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Il dominatore
di Alma Katsu
Pagine 380
Prezzo € 12,90
E-Book € 9,99
Longanesi
E-Book € 9,99
Longanesi
già disponibile
voto:
5/5
--o--
La serie "Taker" è composta da:
1. The Taker - Immortal
2. The Reckoning - Il dominatore
3. The Descent - ancora inedito
3.5 The Devil's scribe - Novella ancora inedita
cover originale |
Lanny è bellissima, sensuale, appassionata…
E ha oltre duecento anni. Lanny è un’immortale, ma la sua vita eterna ha un prezzo.
È costretta a fuggire e a nascondersi continuamente, perché l’uomo che le ha donato l’immortalità, il potente e spietato Adair, è sulle sue tracce.
Adair ha più di mille anni, ma nella sua lunghissima vita non ha mai incontrato una donna come Lanny.
E ora che si è liberato dalla cella in cui lei l’ha rinchiuso per più di un secolo, Adair deve scegliere: ascoltare la voce dell’odio e della vendetta, che gli impone di scovare Lanny e ucciderla dopo orribili sevizie?
Oppure cedere a una voce più profonda e autentica, che non sentiva da secoli: quella dell’amore?
Il libro è la prosecuzione del primo romanzo di questa avvincente, anzi avvincentissima trilogia che si fa mangiare, letteralmente.
Per chi non avesse letto il primo romanzo, potete trovare la recensione del primo romanzo, Immortal, qui:
Sono assolutamente affascinata dal prosecuzione della storia inziata nel primo capitolo, ed l'ho apprezzata per diversi aspetti, non ultimo il fatto che la storia poteva anche fermarsi lì, volendo. Era rischioso, almeno dal mio punto vista, proseguire una storia già perfetta, in quanto si rischiava il tutto e per tutto la Katsu. Invece ... mi ha sorpreso.
Prima di proseguire mi sento di sottolineare il fatto che non è una trilogia che permetta la sua lettura separata dei romanzi, ma anzi, occorre leggere tutti i tre i libri in ordine e con un dogmatica precisione per comprendere bene la storia.
La storia riprende dal dramma compiutosi nel finale del primo volume, che ci aveva lasciato con un estremo sacrificio da parte di Lanny (che ha comportato la perdita di una persona fondamentale, essenziale quasi) la quale aveva compiuto una scelta estrema, drammatica, dolorosa e di assoluta demarcazione con il passato, tanto che in questo secondo capitolo la protagonista paga pegno e si trova a mettere un punto, che però non chiude definitamente la porta del passato, dato che Adair ritorna, dal luogo in cui Lanny e Jonathan lo avevano rinchiuso, pronto a chiedere soddisfazione.
Liberato dopo 200 anni di prigionia da Lanny, lo stregone immortale, brutale, terribile e cattivo, Aidar è libero e vuole distruggere Lanny. Aspettate ... almeno apparentemente, in quanto come vedrete dai flashback, Aidar non è un personaggio così malvagio e privo di cuore, come invece può apparire.
Aidar, che conosciamo e comprendiamo nel tulmutuoso passato, fino al tormentato presente, nella sua complessità, nel bene e nel male, nel meglio come nel suo peggio lo vediamo spettacolare, magnetico, assoluto protagonista di questo secondo capitolo che la Katsu compatta in un volume efficace, con ancor più fascino e mordente proprio perchè punta su un personaggio che è un prisma da ruotare per vedere i colori dei raggi che proietterà (per non parlare di dove li proietterà) senza contare che Il Dominatore - Immortal ha un ritmo perfetto, tra colpi di scena e momenti di calma e riflessione/comprensione per riprendere fiato (altrimenti il cuore non avrebbe onestamente rispreso a battare!).
Aidar, che conosciamo e comprendiamo nel tulmutuoso passato, fino al tormentato presente, nella sua complessità, nel bene e nel male, nel meglio come nel suo peggio lo vediamo spettacolare, magnetico, assoluto protagonista di questo secondo capitolo che la Katsu compatta in un volume efficace, con ancor più fascino e mordente proprio perchè punta su un personaggio che è un prisma da ruotare per vedere i colori dei raggi che proietterà (per non parlare di dove li proietterà) senza contare che Il Dominatore - Immortal ha un ritmo perfetto, tra colpi di scena e momenti di calma e riflessione/comprensione per riprendere fiato (altrimenti il cuore non avrebbe onestamente rispreso a battare!).
Estremamente diverso da Immortal, Il Dominatore ha come fulcro sempre la complessa mente umana, i suoi difetti, i suoi ossimori, le sue discrasie, ma anche la sua bellezza, la sua interessante e affascinante meccanica.
Ma in modo diverso da Immortal.
Ma in modo diverso da Immortal.
Mentre nel primo romanzo, infatti, la storia importante, il Sole attorno a cui tutto ruotava, era sostanzialmente la storia d'amore/odio/rabbia/frustrazione di Lanny (non ricambiata) per Jonathan, e le contorte macchinazioni e pulsioni che ruotavano intorno a Lanny per cercare di farsi amare da quest'ultimo, con tanto di ricorso alla magia e patto con il diavolo con conseguenze dai risvolti estremamente drammatici per tutti, Il Dominatore parla di tutt'altro.
Di cosa?
Di cosa?
Solitudine. Lanny, nel secondo romanzo parte da se stessa, vuota, sola, consapevolmente edotta del fatto che non possa più essere quello che vorrebbe, ma accettato il fatto che è quello che è, procede in una vita immortale di cui si pente, ma a cui è legata, volente o nolente per sua stessa cieca volontà, com un destino che si prospetta di solitario e ramingo tormento.
Dal canto suo Aidar esce da una prigionia durata secoli, trovandosi ancora più solo e rabbioso di quando vi era entrato. Aidar è consumato, logorato, schiacciato da una profonda solitudine che lo ha costretto a guardarsi dentro, intraprendendo un cammino interiore che non vuole, non ha chiesto, voluto, ma che si trova nelle circostanze di dover compiere, uno stato che gli ha fatto vivere il presente nel passato, rintanato nel ricordi, nella assoluta fermezza del tempo. L'ho amaramente compatito, compreso, quando decide di trasformare la sua tristezza in vendetta, la sua apparente calma, in arguzia e sottile furia di vendetta.
Passione. Si, passione. Lanny e Aidar non conoscono la passione, non quella tra due persone. Loro sanno cosa provano quando alberga in loro, sanno come stanno, cosa la passione spinge loro a fare, a provare, a sentire, ma non hanno idea di come si completi con l'altro, perchè nessuno li ha mai veramente ricambiati. Lanny e Aidar hanno sempre inseguito l'amore, la passione, in qualcuno che non li corrispondeva veramente, ardentemente, quanto loro, per cui vogliono e aspirano a qualcosa che non sanno gestire, ma che sanno solamente di volere a ogni prezzo, sopra ogni altra cosa. E questo capitolo fa comprendere loro qualcosa che non credevano fosse possibile, e che fa in qualche modo ricredere loro.
Dolore. Tanto, a pioggia. Come la violenza, il sesso, la passione, il dolore è molto presente, ossessionante, fagocitante, imprescindibile sia nella storia, che nel veicolo della scrittura scelto dalla Katsu per narrare la sua storia di amore ai tempi della sofferenza, della magia. Penso che il dolore sia una parte necessaria ai protagonisti per vivere, per comprendere, per comunicare, per sentirsi vivi, come se fossero quasi nella condizione di non poterne farne a meno, non riuscissero a concepire un'esistenza senza dolore.
La Katsu è talmente capace, magnetica, pazzescamente brava che non so bene come veicolare le mie parole per indirizzarvi alla bellezza del romanzo, alla sua profondità, alla sua potenza.
E' un romanzo che promette una storia intensa, ma coglie così bene la potenza dei sentimenti umani, delle sue sfumature, che non aggiungo parole alle parole, solo, se avete volgia di un buon libro, duro e feroce, ma assolutamente divino, allora ve lo consiglio, senza ombra di dubbio.
E' un romanzo che promette una storia intensa, ma coglie così bene la potenza dei sentimenti umani, delle sue sfumature, che non aggiungo parole alle parole, solo, se avete volgia di un buon libro, duro e feroce, ma assolutamente divino, allora ve lo consiglio, senza ombra di dubbio.
Alma Katsu vive al di fuori di Washington DC con suo marito, il
musicista Bruce Katsu. Oltre ai suoi romanzi, la signora Katsu è stata
opinionista per il Publishers Weekly e una collaboratrice occasionale al The Huffington Post
. Ha conseguito il Master in scrittura creativa presso l'Università
Johns Hopkins e ha ricevuto la laurea presso la Brandeis University,
dove ha studiato con John Irving. Ha inoltre frequentato la Comunità
Squaw Valley degli scrittori.
Prima della pubblicazione del suo primo romanzo, la signora Katsu ha
avuto una lunga carriera come analista di intelligence senior per
diverse agenzie degli Stati Uniti ed è attualmente un analista senior
per un think tank.
Il debutto di Alma Katsu, con Immortal, è stato confrontato con i primi
lavori di Anne Rice, Elizabeth Kostova The Historian e Outlander di
Diana Gabaldon per l'abilità di combinare la fantasia storica con il
soprannaturale. Il romanzo è stato nominato nella Top Ten del 2011,
nella sezione romanzi d'esordio, dalla American Library Association e i
diritti sono stati venduti in 16 Paesi. The Reckoning (Il dominatore) ,
il secondo libro della trilogia, è stato pubblicato nel giugno 2012, e
il terzo e ultimo libro, The Descent , sarà pubblicato a gennaio 2014.
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