NON MI IMPORTA DI MORIRE.
MA MI RIFIUTO DI ESSERE BATTUTO
Dopo IL RICHIAMO DELLE SPADE e
NON PRIMA CHE SIANO IMPICCATI,
arriva in libreria
L’ULTIMA RAGIONE DEI RE
l’episodio conclusivo de “LA PRIMA LEGGE”,
l’incendiaria trilogia di JOE ABERCROMBIE,
---oOo---
La prima legge
di Joe Abercrombie
Prezzo 19.90€
Pagine 811
Gargoyle
già disponibile
--o--
La serie "The First Law Trilogy" è composto da:
1. The Blade Itself - Il richiamo delle spade
2. Before They Are Hanged - Non prima che siano impiccati
3. Last Argument of Kings - L’ultima ragione dei re
+
Romanzi autoconclusivi ambientati nel mondo della trilogia
1. Best Served Cold - Il sapore della vendetta - Ad aprile 2014
2. The Heroes - The Heroes
3. Red Country - ancora inedito
L’Unione è in ambasce, minacciata sia dai furiosi Uomini del Nord di Bethod, sia dalle mire espansionistiche dei Gurkish e delle Cento Parole. La situazione interna non fa che peggiorare le cose, poiché la capitale Adua è piagata da odiose macchinazioni e ricatti: il Re è oramai in fin di vita e senza eredi, ed è iniziata – più spietata e febbrile che mai – la lotta per la successione, con i nobili timorosi di perdere privilegi, i grandi politici del Regno che vogliono arrivare al potere e i contadini prossimi alla rivolta.
La disfatta è però inaccettabile in primis per il Superiore Glokta, costretto a barcamenarsi tra due padroni di troppo, per Ferro Maljinn, guerriera ossessionata dalla vendetta, e per Bayaz, il Primo Mago, ambizioso e spregiudicato, il quale medita di fermare il tracollo a costo di violare ciò che non è violabile, ossia la Prima Legge…
cover originale
In tale devastante reticolo di opposti interessi, sono chiamati a giocare un ruolo Logen Novedita, che finalmente trova il modo di regolare i conti con Bethod, suo antico e acerrimo nemico, il probo ma esausto West, nominato nuovo Lord Maresciallo, e Jezal dan Luthar, che per uno scherzo del destino – e grazie ai sapienti intrighi di Bayaz – viene eletto nuovo sovrano dell’Unione.
A queste si accompagnano vecchie conoscenze quali Mastino, il Cupo e Dow il Nero. Essi devono cimentarsi con una magia lugubre e possente, cui hanno da opporre solo la loro forza, poiché è la forza l’ultima ratio regum, l’ultima Ragione dei Re.
---o- Il romanzo -o---
come presentato dall'Editore Gargoyle
Cresce il numero di coloro che considerano la trilogia di Joe Abercrombie “La Prima Legge” tra i capolavori del fantasy contemporaneo. Lo scrittore inglese ha mostrato un inarrivabile talento nel rivisitare totalmente i codici del genere stimolando
curiosità inattese anche nei non appassionati, che non mancano di
trovarvi chiavi interpretative e suggestioni inscrivibili
nell’universale più che nella nicchia fantasy. “La Prima Legge” è
infatti, sopra e prima di tutto, una sfolgorante e freschissima indagine sulla condizione umana: la solennità dell’epos eroico – il binomio lotta per il potere/mestiere delle armi – fa pendant con
il senso d’ineluttabilità propria delle saghe fantastiche, che sempre
poggiano sui grandi interrogativi dell’umanità (chi siamo? Qual è il
fine del nostro essere al mondo?), ma Abercrombie maneggia la materia in
maniera completamente diversa da come avvenuto finora: per oltre
duemilla pagine discredita la Morale tradizionale tessendo un grandioso tributo all’ambivalenza dell’animo umano attraverso una caratterizzazione superba dei personaggi,
tutti sull’orlo di un personale precipizio che non esitano a
travalicare con una buona dose di indolenza; tutti, senza distinzione,
fallibili e doppi.
L’autore castiga le aspettative più romantiche dei lettori prediligendo brutali coups de théâtree rivelazioni
inattese e conferisce alla sua pagina una temperatura emotiva sempre
alta dove abbondano passione rovente, vendette, tradimenti fratricidi.
Sullo sfondo, le scene d’azione – battaglie, duelli, scontri – risultano
memorabili per asciuttezza ed essenzialità.
Con la sua trilogia, Joe Abercrombie ha mirato altissimo sin
dall’inizio, puntando a conquistare un posto di tutto rispetto nel
pantheon della letteratura fantastica (J. R. R. Tolkien, C. S.
Lewis, G. R. R. Martin, solo per citare gli imprescindibili). Per farlo
occorreva offrire qualcosa di mai letto prima quanto a genere, offrire
una prospettiva del tutto nuova. Nella direzione di un ripensamento radicale del fantasy, l’autore de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco aveva
già fatto la sua parte, ma l’operazione di Abercrombie è ancora più
sistematica: se Martin ha gettato le basi, Abercrombie quelle basi le
depura, le perfeziona e le rinsalda per costruire un impianto letterario
altro da quanto conosciuto finora. Sta qui la grandezza della trilogia
“la Prima Legge”, che non poteva trovare conclusione migliore ne L’ultima Ragione dei Re, dove tutto ciò che era restato aperto negli episodi precedenti trova completa e armoniosa risoluzione.
---o- I personaggi -o---
Logen Novedita è una confluenza di opposti: intende
fare del bene, ma non riesce a evitare di perpetrare il male. La sua
parte oscura gli scatena un’urgenza di violenza che egli sfoga,
implacabile, su amici, nemici, persino donne e bambini. Come il
tolkeniano Aragorn, Logen è un guerriero, un Re, è consigliato da uno
stregone, infatuato di un essere sovrannaturale, ma mai due personaggi
sono stati più agli antipodi. Logen Novedita crede nell’amicizia, eppure
uccide i suoi amici; è consapevole delle atrocità di cui si è macchia e
le deplora, sa di essere un assassino e desidererebbe cambiare, ma non
riesce a evitare di mantenere viva la leggenda che lo vuole un terribile
Sanguinario: nel mondo spietato in cui vive, infatti, mostrarsi deboli e
misericordiosi equivale a soccombere, invece Logen non vuole morire, è
aggrappato alla vita con tutto se stesso, sebbene sia cosciente di
meritarla ben poco.
Il Primo Mago Bayaz. Uno di quei personaggi che rivelano
la propria natura sfaccettata soltanto alla fine. Con lui il paradigma
dello “stregone bianco” è del tutto demolito. La magia cui Bayaz si
appella è il fantomatico Seme – l’“Aldilà fatto carne” – che viene
direttamente dall’Inferno e che porta solo dolore e disfacimento,
effetti simili a quelli provocati dalle odierne armi di distruzione di
massa. Ogni azione di Bayaz non risponde a un bene superiore, bensì alla
volontà di mantenere la supremazia e lasciare inalterato lo status quo.
Uno status quo in cui i popoli sono soggiogati dall’illusione del
potere e dal miraggio del benessere, mentre il mondo, in realtà, è
governato da un unico padrone: il denaro. Non è un caso, dunque, che
Bayaz sia il proprietario di una banca (e spontaneo sorge il parallelo
tra il suo agire malvagio e le odierne spericolate scalate finanziarie
portatrici di effetti devastanti per milioni di persone).
Sand dan Glokta. Forse la figura più controversa della trilogia, un irresistibile villain gotico,
affascinante e ripugnante insieme, crogiolo di ambizione e remissività,
forza e debolezza, risentimento e cinismo, ironia e astuzia, coraggio e
passività. Un uomo ferito nell’orgoglio che pure non intende perdere la
propria dignità, nonostante le terribili menomazioni che lo affliggono.
Come Logen, anche Glokta non vuole soccombere: in questo episodio
conclusivo sfiora spesso la morte, ma tutte le volte, in un modo o
nell’altro, riesce a sopravvivere, con un misto di amarezza – morire
porrebbe fine a tutte le sue sofferenze – e sollievo – il sollievo di
chi sfida di continuo la morte vincendo la sfida. Glokta ribalta
l’imperativo morale “non fare al prossimo ciò che non vorresti fosse
fatto a te” agendo esattamente all’opposto: infligge ad altri le stesse
sofferenze patite da lui durante la prigionia a Gurkhul.
---o- L'estratto -o---
Da "L’ultima Ragione dei Re"
«A te piace giocare al brav’uomo, non è così? Sai cos’è peggio di un uomo cattivo? Un uomo cattivo che si crede un eroe. Uno del genere potrebbe fare di tutto e trovare sempre una giustificazione alle sue azioni. C’è già stato un bastardo senza scrupoli che si è proclamato Re del Nord, e mi dannerò prima di vederne un altro peggiore di quello prima».
---o- Hanno detto -o---
de L’ultima ragione dei Re:
La trilogia iniziata con Il Richiamo delle spade e Non prima che siano impiccati, giunge alla sua travolgente, grandiosa, sardonica conclusione con L’ultima Ragione dei Re. Abercrombie
si conferma un nuovo e fresco talento del fantasy, che presenta una
visione cupa della vita con arguzia e gusto. I lettori si sentiranno in
lutto alla fine di questa saga così vivida.
Publishers Weekly
L’ultima Ragione dei Re termina la trilogia “La
Prima Legge” con smalto mordace. A dispetto dell’apparente aura
medioevale delle corti e delle tribù, il romanzo è potenza industriale
allo stato puro, un fantasy politicamente scorretto adatto ai nostri
tempi.
L’ultima Ragione dei Re è esattamente quello che deve essere
la conclusione di una trilogia: tutti i segreti vengono rivelati, i
misteri chiariti e l’autore evita di tirare tiri mancini ulteriori...
Superbe le battute finali.
The Wertzone
L’ultima Ragione dei Re ha tutto ciò che si può
chiedere a un grande fantasy: personaggi magistrali, battaglie imponenti
intrighi politici e sorprese a bizzeffe. Un libro che, di volta in
volta, scuote, appassiona, fa ridere e soprattutto intrattiene
splendidamente.
Speculative Horizons
La fine di questa avvincente trilogia, al pari dei precedenti
episodi, vale ogni secondo della vostra attenzione. Se non avete avuto
ancora il piacere di immergervi nel mondo di Joe Abercrombie, vi esorto a
farlo ora, non ve ne pentirete.
Rob Grant, Sci-Fi London
L’ultima Ragione dei Re è il miglior fantasy
pubblicato fino al 2008... Abercrombie porta la trilogia a una
conclusione travolgente, riempiendo il romanzo di incredibili battaglie,
cupo umorismo e mai banali colpi di scena.
Blood of Muse
L’ultima Ragione dei Re appaga completamente il
lettore risolvendo – in un modo che lascia senza fiato – tutti i nodi e
le questioni rimaste in sospeso nei due precedenti episodi.
Felicia Day
Se i primi due capitoli de “La Prima Legge” sono serviti a costruire la tensione, neL’ultima Ragione dei Re osserviamo
la deflagrazione, con pagine dense di azione, di combattimento, di
sangue e insulti. Il lettore viene incalzato, obbligato a correre
attraverso scene che lo faranno ridere, arrabbiare, amare e odiare. Ogni
personaggio raggiunge l’apice della crescita. Le scene di azione sono
accurate, rese in maniera cinematografica, con un realismo e una
crudezza tipici dello splatter più puro.
Sergio Vivaldi - Portal of Dreams
George R. R. Martin su Joe Abercrombie:
[...] un Dumas che dialoga con Michael John Moorcock. [...] Battaglie
formidabili e viscerali, azione brutale, ritmo impetuoso, Abercrombie
accumula tradimenti e ribaltamenti prospettici, e la narrazione si
dipana in maniera vertiginosa, spingendo il lettore a chiedersi come
andrà a finire.
Inoltre:
IL 30 APRILE ARRIVA IN LIBRERIA IL SAPORE DELLA VENDETTA,
L’ATTESISSIMO STAND-ALONE DI JOE ABERCROMBIE.
QUANDO IL FANTASY DIVENTA ESALTANTE
Joe Abercrombie nasce a Lancaster
(UK) nel 1974. È il 2002 quando, studente di Psicologia all’Università
di Manchester, pensa di scrivere una trilogia fantasy e inizia la
stesura del primo episodio. Trasferitosi a Londra, lavora come montatore
freelance e produttore di format televisivi di vario tipo e termina di
scrivere quello che diventerà Il Richiamo delle spade(2006, Gargoyle
2013). Dopo aver incassato lo scetticismo di alcuni degli agenti
letterari più influenti d’Inghilterra, Gollancz acquista i diritti del
romanzo e vincola l’autore a pubblicare la futura trilogia per un giro
d’affari a sette zeri. Con Il Richiamo delle Spade, nel 2008, Abercrombie è finalista al prestigioso John Campbell Award come miglior nuovo scrittore fantasy. Seguono Non prima che siano impiccati eL'’ultima Ragione dei Re (2007, 2008, Gargoyle 2013 e marzo 2014). La “La Prima Legge”viene tradotta in diversi Paesi. Confermano il successo i romanzi successivi di AbercrombieIl sapore della vendetta(2009, Gargoyle aprile 2014) – candidato al David Gemmell Legend Award per il 2010 –, The Heroes(2011, Gargoyle 2012), Red Country (2012), di prossima pubblicazione per Gargoyle. È in via di ultimazione il romanzo Half a King, la cui uscita è prevista nel luglio 2014. http://www.joeabercrombie.com/
non ho mai letto nulla di abercrombie.... ^_^
RispondiEliminaun piccolo gioco, se ti va: sfida a colpi di poesia
http://chicchidipensieri.blogspot.it/2014/04/chicchi-di-sfida-sfida-colpi-di-poesia.html
Ciao ciao! :=)