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lunedì 22 settembre 2014

Recensione: "Il gioco perfetto" di Jaci Burton.

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Il gioco
perfetto

di Jaci Burton
pagine 300 circa
prezzo 12€
ebook 4.99€
ebook/cartaceo
Leggereditore
già disponibile
voto:
3/5

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 La serie "Play by Play" è composta da:

1. The Perfect Play - Il gioco perfetto
2. Changing the Game - ancora inedito
3. Taking a Shot - ancora inedito
4. Playing to Win - ancora inedito
5. Thrown By A Curve - ancora inedito
6. One Sweet Ride - ancora inedito
6.5. Holiday Games - ancora inedito
7. Melting the Ice - ancora inedito
8. Straddling The Line - ancora inedito
8.5. Holiday on Ice - ancora inedito
9. Quarterback Draw - ancora inedito

Tara Lincoln è la madre single di un figlio adolescente, lavora come organizzatrice di eventi e non ha nessuna intenzione di disperdere le sue energie in storie d’amore, almeno fino a quando il ragazzo non andrà al college. 
cover originale
L’ultima cosa di cui ha bisogno è condividere la vita da jet set di una star del football come Mick Riley: anche se il loro unico, bollente incontro ha dimostrato che Mick è un campione sul campo tanto quanto in camera da letto. 
Tara ha già fatto l’errore di scommettere sull’amore, perdendo tutto, e non ha voglia di partecipare di nuovo a un gioco così pericoloso, soprattutto con un dongiovanni matricolato come lui. 
Ma quando Mick si mette in testa di vincere, non c’è niente che possa fermarlo, e ha già in mente la mossa perfetta per abbattere le difese di Tara…


Considerazioni.
Non penso sia un romanzo perfetto, ma penso che sia un romanzo che ha voluto mostrare l'animo buono, sincero e comprensivo, che diciamocelo, ogni tanto sfugge proprio, che abita, saltuariamente, il cuore degli uomini.

La Burton parte da una storia semplice. C'è una donna con un segreto (mica poi tanto tale, una volta che si scopre) che un giorno, per caso, incontra un uomo (belloccio e testone) con cui intreccia una storia da una notte e basta. O almeno l'intenazione era quella. Si, perchè lei vuole andare avanti, chiudere lì la parentesi, ma è lui, della coppia, che si affeziona (chissà perchè, chissà per come) e la cerca, la involge a procrastinare quello che c'è tra loro. E funziona. Man mano ecco che Tara, la protagonista, si lascia andare a quello che prova, quasi avesse dimenticato come si fa, a causa del dolore passato, e lui, Mick le prova tutte per farla cedere, per farla innamorare, per condurla a un legame, perchè la vuole per lui, la sente talmente giusta per sè che non se la sente di lasciarla andare così, tra i flutti della vita e del rimpianto.

Non mi è affatto dispiaciuta come storia, perchè inverte un pò la tendenza del romanzo d'amore classico, ove è la donna ad essere quella che cerca di far capire all'uomo che è lei quella giusta e lui, quella che non vuole imbarcarsi in un rapporto solido e duraturo. Qui Tara non vuole intraprendere una lunga relazione, perchè non vuole più essere ferita, non vuole più vivere le sofferenze di un rapporto che si disgrega. Perchè fa male. Tanto. Troppo.

Ed è invece, stranamente un uomo, che regge il gioco, che carinamente, con polso, con la determinazione di un uomo che sa quello che vuole, e soprattutto che rischia il tutto e per tutto e si mette in gioco per una donna che sa, valerne la candela. Mick erompe nella vita di Tara senza l'intenzione di rompere le sue barriere a forza, dicendo "Sono io il meglio che ti potrebbe capitare, quindi scegli me", ma semplicemente è un rapporto che conduce ad avvicinarli inevitabilmente nelle intenzioni e nel sentimento, e questo mi è molto piaciuto.

Un'altra delle cose che mi sono piaciute di più del romanzo è che siamo in presenza di un uomo pacato, intelligente (non nel senso di colto culturalmente, ma nel senso di giudizioso), di buon cuore, ma soprattuto molto maschile, che non si impone in senso di volontà, bensì in senso di "spalla", non solo dunque come "amico di letto", ma con un complicità che non è di prevaricazione, ma di amicizia nel senso più ampio del termine, quale confidente, aperto, disponibile, non facile al giudizio e si, anche amorevole. Questo pur rimanendo un uomo che non viene privato, in nulla, della sua mascolinità.

E' un romanzo, però, lo ammetto, che non riesce del tutto a prenderti, a possederti, in quanto la scrittura, le situazioni e i personaggi tentennano delle azioni, sono ridondati nei discorsi e troppo verbosi, un pò troppo fini a se stessi, e poca è poi la varietà delle situazioni, che in questo modo pesano un pò sulla lettura, rallentandola in più di un momento. Soprattutto i dialoghi, non è che siano stupidi o inutili, questo no, ma sono lunghi, a volte inconcludenti e si protraggono per diverse pagine senza quella verve che stemperi un pò la monotonia.

Inoltre, devo confessarvelo, ho provato un piccolo disappunto per lo sport che qui è marginalissimo e inserito per lo più per giustificare il grande successo di Mick e inserire un elemento di frizione con Tara.

Detto ciò, vi assicuro che è una storia molto piacevole, che si rivela godibilissima, in più di un momento, davvero, e penso che sia l'inizio di una serie in cui sia l'autrice, che il suo stile (insieme a personaggi e trame) non potranno che evolvere e migliorare, tuttavia non si rivela un romanzo indimenticabile, ecco.

 

Jaci Burton è un'autrice di romance erotici pluripremiata,  presente nella classifica bestsellers del New York Times e USA Today, con all'attivo oltre 50 libri. Vive in Oklahoma e quando lei non è sotto pressione per l'uscita di un romanzo, di solito è alle prese con il suo giardino "poco collaborativo", con le dispute tra i suoi cani. Guarda una quantità malsana di televisione, o perde completamente la cognizione del tempo a leggere un grande libro . Lei è un'incallita romantica e ama sempre il lieto fine in una storia (che troverai in tutti i suoi libri).

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