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sabato 18 ottobre 2014

Recensione in breve: "Macerie" di Claudio Piras Moreno






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Macerie
di Claudio Piras Moreno
pagine 200 circa
prezzo cartaceo 5.95€
ebook 3.99€
VandA.epublishing 
già disponibile
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Durante un’alluvione una frana distrugge il paese di Antro e con esso svanisce ogni possibilità per Pietro di ricordare il proprio passato. Mentre tra le macerie ancora si scava, i sogni lo tormentano e lo guidano. Egli allora torna ad Antro e vi trova un ultimo superstite: Antòni. Se lo porta a casa, convinto che costui possa rendergli il passato, ricomponendo la sua storia e quella del paese. Si succedono i racconti “delle genti” ormai scomparse. Storie drammatiche e poetiche, difficili da credere, perché non tutto corrisponde a quanto i superstiti rammentano. Chi è allora Antòni? Mente dunque quando dice di parlare con i fantasmi di Antro? Difficile dirlo, ma pian piano le sue parole paiono indicare una via di redenzione per un’umanità colpevole e innocente insieme.
Considerazioni.
E' una romanzo che verte fondamentalmente sulla ricostruzione. Come persone e delle cose che ci vorticano attorno. 
Come dice il titolo, infatti, è proprio dalla Macerie di un paese, di nome Antro, che prende avvio la storia drammatica di un paese che a seguito di una alluvione scompare e lascia un unico sopravvissuto, Antoni. 
Quest'ultimo, ultimo superstite, è accolto in casa da un giornalista, Pietro, il quale sebbene lo salvi dalle macerie sette giorni dopo la tragedia, ha anche uno scopo per volere Antoni in casa sua; scopo legato a un sogno e che non trova del tutto concorde la moglie di Pietro, Bernardina, la quale diffida e si spaura della presenza dell'uomo taciturno che il marito ha salvato, ma che accetta affidandosi a quest'ultimo.
Man mano che la storia procede Antoni incomincerà a raccontare non solo della sua storia, ma di una molteplicità di storie, ed a parlare degli eventi di cui è testimone, ma non tutto quello che dirà sarà un ricordo, nè propriamente di qualche rassicurazione per coloro che lo stanno ospitando. Perchè la memoria del paese e degli abitanti morti che lo abitavano, non è priva di ombre e colpe, che emergono con la narrazione di Antoni.
Non mi ha fatto impazzire come romanzo, ma non mi è dispiaciuto. Non che non abbia compreso ed apprezzato i temi che sono stati narrati, che oltre ad essere molti, variegati ed interessanti, ho trovato ben inseriti. Si parla infatti di ricordi, memorie, catastrofi ambietali, amore, abbandono, perdita ... temi su cui è bene pensare e oltremodo attuali, parla di morte, di vita, di rinascita, di ricostruzione, e via discorrendo.
Tuttavia, a mio parere, il romanzo ha un ritmo molto, troppo lento, soprattutto in certi punti la storia  acquista lentezza, aggravata dalla scelta stilistica che si incardina sulla profonda cupezza, quasi soffocante, e tutto appare come al rallentatore, quasi si fosse immersi in una vasca d'acqua che porta ad una catarsi oggettiva, più che soggettiva.

Il ruolo ed il valore della memoria esce benissimo da questo romanzo, con i suoi lati oscuri, le sue pecche e le sue conseguenze, tuttavia, pur essendo un momento importante di riflessione, poteva in un certo senso essere sgravato da questa sorta di drammaticità. 
La scelta di impastare la colpa alla memoria è secondo un valido elemento, che ho apprezzato davvero, ma come vi ho premesso e confermato, poteva essere reso decisamente meglio, anche perchè è un romanzo complessivamente buono.
  
Claudio Piras Moreno nato a Lanusei nel 1976, è attore, poeta e scrittore. Ha svolto i lavori più disparati. Attualmente collabora con la compagnia teatrale La Nuova Complesso Camerata di Bruno Venturi e Oreste Braghieri, e con la regista Pierangela Calzone.
Ha pubblicato Il crepuscolo dei gargoyle (novembre 2011 fantasy scritto però a sedici anni), Il Signore dei sogni (luglio 2011 romanzo filosofico), Mare di ombre (giugno 2013 raccolta di poesie) e L’icore umano (novembre 2012 racconti), il racconto che dà il titolo a quest’ultima raccolta ha vinto il secondo premio nel concorso “Lettere in aria” (2011). L’autore ha inoltre ricevuto menzioni speciali ed è stato pubblicato in antologie di poeti contemporanei. Nutre un forte interesse per la letteratura, la filosofia e l’economia. Per anni ha praticato karate e trekking.

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