della storia
di Elisabetta Cametti
Pagine 576
Prezzo 14,90 €
Giunti
già disponibile
voto:
--o--
La serie "K - I guardiani della storia" è composta da:
1. K - I guardiani della storia
2. K - Nel mare del tempo
+ eventuali altri a venire
La serie "K - I guardiani della storia" è composta da:
1. K - I guardiani della storia
2. K - Nel mare del tempo
+ eventuali altri a venire
la cover del primo romanzo |
Considerazioni.
Di solito, i secondi romanzi in un serie - in particolar modo se il primo romanzo romanzo è piaciuto abbastanza - sono molto difficili da recensire: apettative, risvolti di trama e crescita dei personaggi a volte vengono disattesi o non colgono più esattamente l'"animo" del primo libro.
"K - Il mare del tempo" si presenta nella stessa struttura del primo: una protagonista forte, risoluta come Katherine Sinclaire, determinata a risolvere quanto di misterioso le capita di essere coinvolta; un comprimario e "spalla" come Jethro Blake su cui può sempre bene o male contare, che la comprende, la stimola e l'aiuta; ed in ultimo un'intricata quanto misteriosa fitta rete di misteri, omicidi, libri enigmatici, tesori, personaggi misteriosi che conducono al Medioevo e agli Ittiti, per approdare alla verità e alla risoluzione del labirinto di indizi creato dalla Cametti per catturarci nella sua ultima opera.
Siccome vorrei farvi affrontare la trama da soli (si perderebbe il divertimento) senza alcun indizio che possa darvi input per comprendere questa seconda avventura, vorrei invece soffermarmi sul romanzo in generale e quallo che ho tratto da esso nella lettura.
Innanzitutto vorrei dirvi che sebbene abbia trovato qualche nota che con cui non sono entrata del tutto in sintonia - già riscontrato anche nel precedente romanzo - come alcuni dialoghi (soprattuto quelli non attinenti strettamente gli intrighi, i misteri, o l'avventura in generale), i quali saltuariamente mi sono risultati un pò forzati nella loro fluidità, ovvero alcuni pensieri dei personaggi, che sono inclusi nella narrazione (in corsivo per contraddistinguerli) e che compaiono ogni tanto "a tradimento", interrompendo lo svolgimento della storia a specificazione del loro trascorso personale ovvero di una determinata situazione, ecco ... ogni tanto li avrei volentieri saltati (in particolare per qualche personaggio) perchè incidentali alla narrazione in quel momento e pertinenti solo alla soddisfazione di qualche curiosità in più. Complessivamente, però, posso dirvi senza alcun dubbio, che ho trovato una storia davvero molto, ma molto appassionante. Forse addirittura migliore della prima.
La grande forza della Cametti è il fatto di ordire e orchestrare delle trame fittissime, ma facilmente perseguibili dal lettore. La Cametti è infatti in grado di gettarti al momento giusto l'indizio adatto per incuriosirti, è brava nel portati direttamente nella storia, per condurti a partecipare attivamente al progresso della narrazione anche allo scopo di mettere in discussione i personaggi, sondare i loro intenti, scoprire la loro posizione in merito alla trama, agli avvenimenti che si prospettano. L'avventura, l'intrigo, il possibile e talvolta anche lo pseudo impossibile sono il pane e dil fulcro di questa serie di romanzi, che vivono di colpi di scena, intrighi e enigmatici indizi storici, volti al costante stupore di cui legge.
Ciò, unitamente ad una ricerca storica davvero ben svolta, solida e credibile, del periodo parallelo a cui si fa riferimento ne "K - Il mare del tempo", come il Medioevo, con i suoi risvolti eretici, i manufatti antichi, ed il popolo degli Ittiti a cui si fa riferimento spesso - essendo le due grosse tematiche del romanzo - fanno del romanzo un'indagine curiosa del passato dal punto di vista dei suoi segreti, di quanto non svelato, ove si innesta bene una trama verosimile, quella di Angelica - che costituisce un filone narrativo intrigantissimo - e quello più moderno, veloce e complesso che costituisce il filo conduttore, il collante di tutto, costituito invece dalla storia di Katherine.
Strepitosa anche la scelta dei luoghi in cui la storia prende piede ed evolve man mano, come la Bretagna cona la stupenda quanto misteriosa Saint-Malo, o i nascondigli prealpini di Fra Dolcino che si adattano bene sia alle atmosfere volute per questa storia, sia a incremenare l'aurea di mistero che ruota intorno ai meccanismi enigmatici che conducono all'ultimo snodo finale.
Consigliato a chi vuole leggere un romanzo che costituisca partecipazione e coinvolgimento mentale, con tanto di intrighi, enigmi, indizi per solleticare la mente!
---o- Intervista -o---
Certo, con immenso piacere! La protagonista è sempre Katherine Sinclaire. Ha lavorato per anni in una casa editrice e in K I guardiani della storia si è trovata coinvolta in un terribile intrigo archeologico che le ha distrutto la vita. K Nel mare del tempo si svolge un anno dopo. Katherine non si è arresa e ha ricominciato a costruire il proprio futuro partendo dalla passione per la scrittura. Durante la presentazione del suo primo romanzo, un uomo si spara di fronte a lei dopo averle lanciato un anello antico con incisi due nomi. Tormentata da una catena di omicidi e da cinque libri enigmatici, Katherine sarà di nuovo risucchiata in una caccia al tesoro sanguinaria che la metterà sulle tracce di Angelica, una donna misteriosa vissuta nel Medioevo. Seguendo i dipinti che la ritraggono, Katherine finirà nei cunicoli battuti dagli eretici in fuga e scoprirà l’esistenza di un tempio sotterraneo creato da uno stratega per proteggere un manufatto antico, testimonianza di uno dei più straordinari segreti della storia. In un tumultuoso viaggio dalla Bretagna, la terra delle maree, ai nascondigli prealpini di Fra Dolcino, Katherine capirà di essere legata ad Angelica da un filo invisibile ma fortissimo… più forte del destino che sta per guidarla verso una scelta da cui non c’è ritorno.
- Le andrebbe di raccontare ai lettori del Bostonian Library di cosa parlerà questo suo nuovo romanzo, "K - Nel mare del tempo" iniziato con "K - I guardiani della storia"?
Katherine è una donna intensa, vera. Una donna che vive di momenti: non guarda mai al passato, non carica il futuro di troppe attese e cerca di dare un senso al presente. Qualsiasi cosa succeda, non smette mai di sognare… perché il tempo dedicato a costruire i sogni ha la forza di rendere possibile l’impossibile.
- Protagonista di entrambi i suoi romanzi editi dalla Giunti Editore è Katherine Sinclaire. Come descriverebbe questo personaggio e quali sue caratteristiche vorrebbe portare all'attenzione dei lettori?
Jethro rappresenta il punto di equilibrio di Katherine. Un uomo al quale lei riconosce grande lucidità e fermezza nell’affrontare le sfide della vita.
- E Jethro? Come lo descriverebbe anche e soprattutto in relazione al suo rapporto con Katherine?
È un finanziere che si divide tra gli investimenti a sostegno dell’autarchia nazionale e la ricerca scientifica volta a dare una speranza alle persone con problemi al midollo spinale. Concreto, calcolatore, guidato da ideali autentici, sa anteporre sempre il ragionamento all’impulsività ed è il solo in grado di frenare l’istinto travolgente di Katherine.
In Katherine le mie esperienze si fondono con le mie aspirazioni. Katherine è la parte di me che non vede ostacoli, che non si preoccupa delle conseguenze. La mia voce amplificata all’ennesima potenza per urlare i valori in cui credo.
- La passione per l'archeologia, la scrittura e il passato da manager, solo coincidenze o si potrebbe dire che Katherine sia una sorta di suo alter ego sulla carta?
Adoro scrivere trame complesse, ricche di personaggi le cui storie si intrecciano, di misteri che mentre si dipanano conducono a nuovi enigmi, di cambi di rotta capaci di sorprendere. E l’avventura scaturisce proprio dalla volontà di unire l’alta tensione alle verità storiche, gli intrighi a luoghi inaccessibili, l’azione al sentimento, ma anche di far volare la fantasia senza trascurare momenti più profondi.
- Come è nata la parte "avventurosa" di questa storia in particolare?
Dedico molto tempo alla selezione dei luoghi: l’ambiente deve essere suggestivo e far sussultare il lettore. In K I guardiani della storia l’azione si svolge in un labirinto etrusco costruito nelle viscere dell’isola Bisentina, uno dei punti più esoterici al mondo.
- Mi tolga una curiosità, se può. C'è un motivo per il quale ha scelto proprio un'ambientazione come la Bretagna?
Nel nuovo romanzo ho scelto Saint-Malo, antica terra di corsari, dove la luna parla alle onde e provoca maree di oltre dodici metri di ampiezza... dove la vita è condizionata dalla natura e il confine tra ciò che si vuole e ciò che si può fare rappresenta una sfida continua.
Due sono i temi storici toccati: il Medioevo e gli Ittiti. Il Medioevo lo sentiamo seguendo le tracce di Angelica nei rifugi in cui si era nascosto Fra Dolcino, famoso eretico citato da Dante nell’Inferno, tra i seminatori di discordia. Gli Ittiti nutrono la mia passione per i popoli dimenticati dalla storia. Sono vissuti tra il 1800 e il 700 a.C. in Anatolia, l’attuale Turchia. Erano abili guerrieri con smisurate brame espansionistiche ed esperti costruttori di città sotterranee. È stata l’archeologia moderna a portare alla luce templi, bassorilievi, ma soprattutto cinque biblioteche di trentamila tavolette di argilla scritte in un idioma che ha richiesto un secolo di studi per essere decifrato.
- Nel primo romanzo era presente un mix di culture e mitologie, dagli etruschi, ai Golem. In questo nuovo capitolo cosa ha preparato per noi lettori?
Io vivo la serie di Katherine come un unico libro di migliaia di pagine, tutte da scrivere. Ogni capitolo è un’avventura, godibile anche se non si sono letti i romanzi precedenti. Katherine non è immune al passare del tempo e cambia sulla base delle esperienze con cui via via si confronta e delle prove che la attendono. Dal punto di vista della scrittura, l’elaborazione di un nuovo romanzo è sempre più fluida. Forse perché si è più allenati, sia per affrontare la fase di ricerca che per costruire la storia e metterla nero su bianco. La tensione è data dalle aspettative: se il primo romanzo ha avuto un buon successo, con quelli successivi si avverte la necessità di fare un passo avanti, di stupire il pubblico e, in qualche modo, di superare se stessi.
- Rispetto al primo romanzo cosa è cambiato? E'stato più difficile o più facile trovare l'ispirazione per storia da scrivere?
La costruzione dei personaggi. Sono convinta che ciò che connota un romanzo non sia la trama, ma il modo in cui i personaggi riescono a esprimerla. La storia acquisisce significato solo se i protagonisti hanno l’intensità necessaria per catturare il lettore.
- Qual è la parte o il momento che preferisce quando stende un libro?
Approfondisco molto lo studio dei personaggi. A partire dal nome. Il nome identifica il soggetto e, attraverso il suono e le assonanze che crea, suscita sensazioni. Alcune volte mi faccio ispirare da lingue e culture diverse, altre dalla mitologia, altre ancora mi lascio guidare dall’immaginazione finché non trovo il nome che mi convince per rafforzare la personalità che ho in mente.
Dopo aver battezzato il personaggio, inizio a “disegnargli” la vita: ognuno di loro ha un passato, è mosso da qualcosa e coltiva sogni inconfessati.
Rivolgo un’attenzione particolare all’ideazione dei “cattivi”. Il male può essere affascinante e nei miei romanzi gli antagonisti sono sagaci, brillanti. Hanno uno spessore intellettivo notevole perché devono essere degni rivali. È la loro crudeltà a far apprezzare al lettore i valori trasmessi dai protagonisti positivi.
Mi piace dare un volto anche alle “comparse” che appaiono solo per qualche riga, come il barista, l’agente dietro la scrivania, il conducente del taxi, l’infermiera di turno. Sebbene siano figure di contorno, penso che caratterizzarle arricchisca il contesto e dia qualità alla scena.
Per dirla in altre parole, Katherine Sinclaire, Jethro Blake e i loro antagonisti sono l’essenza della storia. Non sono mai finalizzati alla trama del libro, ma li immagino come se esistessero davvero. Ne sviscero gusti, abitudini, manie… ogni sfumatura da cui può scaturire un atteggiamento. E la parte che li vede protagonisti nel romanzo è il punto a cui li conduce la strada che hanno imboccato, le scelte che hanno fatto, o il destino. E in quel punto incontrano il lettore, comunicano con lui, accendono emozioni e lo trascinano dentro gli eventi, portandolo ad amare, soffrire e lottare insieme a loro.
Sì, Katherine Sinclaire ci guiderà in nuove avventure dense di trappole, inganni, cospirazioni e minacce. L’idea di questa serie è nata proprio dal desiderio di creare un personaggio femminile in grado di lasciare il segno, di trasferire emozioni forti, di passare messaggi non convenzionali… e di coinvolgere il lettore in modo totalizzante.
- Siccome il primo romanzo mi è piaciuto molto, e mi sto accingendo a leggere il secondo, mi può anticipare se ci saranno altri romanzi legati alle avventure che seguono Katherine in cui mi potrò fiondare, in futuro?
Il book trailer del primo romanzo:
Il book trailer del secondo romanzo:
Elisabetta Cametti è nata nel 1970 in una piccola località ai piedi del Monte Rosa. Si è laureata in Economia e Commercio e ha intrapreso la strada del marketing. Dopo circa vent’anni di esperienza in importanti multinazionali, ha scelto di dedicarsi alla sua passione di sempre iniziando così la carriera di scrittrice. I guardiani della storia è il suo romanzo di esordio, il primo di una serie che ha per protagonista l’affascinante Katherine Sinclaire.
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