---oOo---
Il profumo
dell'oro
di Lorena Bianchi
Pagine 400 circa
Prezzo 19.00€
8.99€ ebook
Rizzoli
già disponibile
voto:
★★★★★
--o--
Fiamma ha diciott’anni, è impulsiva, determinata e negli occhi nasconde una forza che ancora non conosce. Insieme a Menico, apprendista di casa Giraldini, è cresciuta imparando l’arte di suo padre, messer Vincenzo, uno degli orafi più famosi di Roma.
Ma un giorno i committenti dei Giraldini cominciano a preferire gli ori raffinati di Benvenuto Cellini. Fiamma, decisa a scoprire i segreti di quell’artigiano, corre alla bottega di Cellini.
Lì conosce se stessa, il proprio corpo e una passione travolgente: nell’attimo in cui incontra gli occhi smeraldo dell’orafo Lorenzo de Luna capisce che non potrà più tornare indietro. Lorenzo le insegna un nuovo modo di forgiare i gioielli, incastonando nel metallo non solo le pietre preziose, ma anche i sentimenti e i desideri più nascosti.
L’intensità dei loro incontri, però, ben presto si interrompe. Fiamma ricomincia la sua vita dall’inizio e torna a lavorare l’oro, questa volta da sola; e ogni giorno, mentre perfeziona la sua arte, ricorda i tempi in cui Lorenzo la rendeva felice. È convinta dell’eternità dell’oro, ma anche di quella dell’amore…
Considerazioni.
Ho letto diversi romanzi di Lorena Bianchi, ma devo dire che questo "Il Profumo dell'Oro" è stato davvero una lettura che oltrepassato le mie aspettative.
Certo è un romanzo che ha al suo nucleo una storia d'amore tra una donna ed un uomo piacevole da leggere e appassionante per l'epoca e la tematica, ma renderlo solo una storia romantica dai contorni godibili sarebbe ingiusto, per la sua autrice e la storia stessa.
E' una storia profondamente amata dalla sua autrice, una storia pensata, creata dal nulla, ma su basi assolutamente solide che poggiano sulla conoscenza tanto dell'oro come materiale da plasmare, che delle tecniche e delle abilità (nonchè l'ingegno e la creatività) di coloro che nel passato creavano meraviglie con pochi mezzi, tanto lavoro e sacrificio ... ovvero gli orafi.
Questo romanzo è particolare in quanto narra di un orafo che oltre ad affrontare problematiche inerenti la materia da modellare e la competitività naturale che sorge tra colleghi bottegai (per soldi e prestigio), deve anche lottare, in quanto donna, per un'affermazione di bravura e capacità che non viene data per scontata e che deriva da un'effettiva determinazione e passione per la materia, il materiale e l'arte che rende immortale.
Ho trovato che la Bianchi sia stata decisamente brava a soffermarsi ed elaborare due aspetti in particolare del romanzo:
- La Protagonista Fiamma. Quest'ultima è una commistione di determinaziona dettata dalla volontà di destinare la propria vita ad un progetto travolgente, totalizzante (tale da definirla) ed infinitamente grande e la passione per un mestiere che la conduce - incidentalmente e provvidenzialmente - anche a quella per un uomo che diventa parte del suo cuore e del suo lavoro. Non poteva essere diversamente, d'altronde, in quanto Fiamma, essendo così dedita alla lavorazione dell'oro, non poteva incontrare qualcuno che non amassa l'oro quanto lei.
Quello che emerge dalle pagine di questa storia è che Fiamma è il romanzo stesso: la sua fine ed il suo principio, la sua divagazione e il suo scopo precipuo, il suo oggetto e il suo soggetto. Non potrete non farvi impadronire delle sue idee e della sua passione vivace.
- L'emozionante Avventura della manipolazione dell'Oro. Era un rischio parlare molto del come e del perchè dell'oro e tutto quanto ad esso orbita attorno, usando una terminologia specifica e creando una storia che vortichi strettamente attorno ad esso, tuttavia la Bianchi l'ha fatto bene, creando un personaggio che ama visceralmente l'oro, di cui non può fare a meno, di cui immagina forme e geometrie sempre nuove, sempre diverse.
Fiamma non può che trasformare i suoi pensieri in realtà guardando quel materiale pregiato e rarissimo, così malleabile dai suoi progetti e dalle sue mani. Ella vede in esso la vera e grande bellezza, cercando al contempo di trarne grandezza e prestigio per sua bottega ed il suo nome (un tempo era davvero moltissimo, se non tutto).
Tutto questo - se non si utilizzano le giuste parole, se non si tirano le giuste corde della passione, della bellezza, del garbo, dell'aulica solitudine della grandezza - non è possibile, se a stimolare il lettore in un certo senso e quindi portarlo verso quei sentimenti di unicità, passionalità e coinvolgimento che richiede la storia, non ci fosse dietro una brava "direttrice". Ed ecco quindi perchè promuovo assolutmente la Bianchi, che ha be gestito e dosato i sentimenti ai i momenti, creando spazio tanto un'evoluzione personale della protagonista, quanto alla sua crescita professionale senza negarle una complessa storia sentimentale.
Questa storia mi è piaciuta moltissimo perchè è una storia composta da diverse trame, come fosse un tessuto, che non possono essere separate in alcun modo. Se si cerca di sciogliere Fiamma dall'oro o dal suo amato o dai suoi principi o ancora dalla sua epoca ... si distrugge Fiamma. E viceversa.
Tutto è bello di "Il profumo dell'oro" perchè tutto in esso è amore che sfugge in qualche direzione e che per questo non lascia impassibili, insensibili. E' un romanzo che conquista e ti entra dentro, sotto l'epidermide, come solo i profumi sanno fare.
Ho letto diversi romanzi di Lorena Bianchi, ma devo dire che questo "Il Profumo dell'Oro" è stato davvero una lettura che oltrepassato le mie aspettative.
Certo è un romanzo che ha al suo nucleo una storia d'amore tra una donna ed un uomo piacevole da leggere e appassionante per l'epoca e la tematica, ma renderlo solo una storia romantica dai contorni godibili sarebbe ingiusto, per la sua autrice e la storia stessa.
E' una storia profondamente amata dalla sua autrice, una storia pensata, creata dal nulla, ma su basi assolutamente solide che poggiano sulla conoscenza tanto dell'oro come materiale da plasmare, che delle tecniche e delle abilità (nonchè l'ingegno e la creatività) di coloro che nel passato creavano meraviglie con pochi mezzi, tanto lavoro e sacrificio ... ovvero gli orafi.
Questo romanzo è particolare in quanto narra di un orafo che oltre ad affrontare problematiche inerenti la materia da modellare e la competitività naturale che sorge tra colleghi bottegai (per soldi e prestigio), deve anche lottare, in quanto donna, per un'affermazione di bravura e capacità che non viene data per scontata e che deriva da un'effettiva determinazione e passione per la materia, il materiale e l'arte che rende immortale.
Ho trovato che la Bianchi sia stata decisamente brava a soffermarsi ed elaborare due aspetti in particolare del romanzo:
- La Protagonista Fiamma. Quest'ultima è una commistione di determinaziona dettata dalla volontà di destinare la propria vita ad un progetto travolgente, totalizzante (tale da definirla) ed infinitamente grande e la passione per un mestiere che la conduce - incidentalmente e provvidenzialmente - anche a quella per un uomo che diventa parte del suo cuore e del suo lavoro. Non poteva essere diversamente, d'altronde, in quanto Fiamma, essendo così dedita alla lavorazione dell'oro, non poteva incontrare qualcuno che non amassa l'oro quanto lei.
Quello che emerge dalle pagine di questa storia è che Fiamma è il romanzo stesso: la sua fine ed il suo principio, la sua divagazione e il suo scopo precipuo, il suo oggetto e il suo soggetto. Non potrete non farvi impadronire delle sue idee e della sua passione vivace.
- L'emozionante Avventura della manipolazione dell'Oro. Era un rischio parlare molto del come e del perchè dell'oro e tutto quanto ad esso orbita attorno, usando una terminologia specifica e creando una storia che vortichi strettamente attorno ad esso, tuttavia la Bianchi l'ha fatto bene, creando un personaggio che ama visceralmente l'oro, di cui non può fare a meno, di cui immagina forme e geometrie sempre nuove, sempre diverse.
Fiamma non può che trasformare i suoi pensieri in realtà guardando quel materiale pregiato e rarissimo, così malleabile dai suoi progetti e dalle sue mani. Ella vede in esso la vera e grande bellezza, cercando al contempo di trarne grandezza e prestigio per sua bottega ed il suo nome (un tempo era davvero moltissimo, se non tutto).
Tutto questo - se non si utilizzano le giuste parole, se non si tirano le giuste corde della passione, della bellezza, del garbo, dell'aulica solitudine della grandezza - non è possibile, se a stimolare il lettore in un certo senso e quindi portarlo verso quei sentimenti di unicità, passionalità e coinvolgimento che richiede la storia, non ci fosse dietro una brava "direttrice". Ed ecco quindi perchè promuovo assolutmente la Bianchi, che ha be gestito e dosato i sentimenti ai i momenti, creando spazio tanto un'evoluzione personale della protagonista, quanto alla sua crescita professionale senza negarle una complessa storia sentimentale.
Questa storia mi è piaciuta moltissimo perchè è una storia composta da diverse trame, come fosse un tessuto, che non possono essere separate in alcun modo. Se si cerca di sciogliere Fiamma dall'oro o dal suo amato o dai suoi principi o ancora dalla sua epoca ... si distrugge Fiamma. E viceversa.
Tutto è bello di "Il profumo dell'oro" perchè tutto in esso è amore che sfugge in qualche direzione e che per questo non lascia impassibili, insensibili. E' un romanzo che conquista e ti entra dentro, sotto l'epidermide, come solo i profumi sanno fare.
Lorena Bianchi è nata e vive in una città che si affaccia sul mare. Dopo gli studi liceali, si è laureata in Economia Bancaria. E’ appassionata di arte, storia e teatro. Ama leggere e ha cominciato a scrivere per gioco, come momento di evasione dalla quotidianità. Per lei la scrittura è un viaggio emozionante in epoche passate, dove rivivere le atmosfere e le passioni di altri luoghi e tempi. Ha pubblicato diversi libri per I Romanzi Mondadori con lo pseudonimo di Angela White.
Posta un commento
Se volete lasciare un commento mi fa molto piacere ...