“Cominciai a scrivere perché a 17 anni il medico disse che c’era la possibilità che avessi la tubercolosi e dovevo stare a letto. Non c’era proprio niente da fare, nessuno mi prestava attenzione e quindi mi misi a scrivere.”
- Molly Keane
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Amiche
Devote
di Molly Keane
pagine 256
prezzo 17€
Astoria
disponibile da ottobre
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Jessica e Jane hanno vissuto insieme per sei mesi e sono amiche devote: ma lo sono davvero? Jessica ama l’amica con la cattiveria della possessività assoluta; Jane è ricca, sciocca e beve troppo. L’amico comune Sylvester le osserva e, per quanto si dispiaccia che Jane debba essere “amata e maltrattata e magari assassinata da quella orrenda Jessica”, decide che non sono affari suoi.
Al contrario, quando il gentiluomo irlandese George Playfair incontra Jane, la pensa diversamente e convince la giovane ad andare in Irlanda – accompagnata da una Jessica riluttante –, dove inizia la lotta per conquistare la sua devozione.
Eccoci quindi nel mondo tanto caro all’autrice, e sotto l’occhio un po’ cinico del sofisticato Sylvester assistiamo a una girandola di relazioni e di lotte di potere, dove quasi niente finisce bene.
Autrice di prim’ordine, Molly Keane è abile nel creare i personaggi e capire cosa c’è sotto la superficie dei comportamenti e questo, unitamente al suo spirito affilato, l’ha resa unica nel catturare il vischioso snobismo e il raffinato razzismo delle grandi casate irlandesi degli anni venti e trenta.
“I suoi libri sono divertenti, sardonici, commedie umane, rese spigolose dallo humor nero e, come tutte le commedie riuscite, tristezza e pathos sono vicine alla scintillante superficie.”
- Polly Devlin
Molly Keane (1904-1996) nacque in una famiglia
protestante irlandese, appartenente al ceto della nobiltà rurale, sempre
più immiserito dalla creazione nel 1921 dello Stato Libero d’Irlanda.
Ignorata dai genitori e contornata da un ambiente in cui leggere era
considerato sconveniente, era a sua volta incolta, se non per una forte
ammirazione per Shakespeare e Jane Austen. “Cominciai a scrivere perché a
17 anni il medico disse che c’era la possibilità che avessi la
tubercolosi e dovevo stare a letto. Non c’era proprio niente da fare,
nessuno mi prestava attenzione e quindi mi misi a scrivere.” Non volendo
che i suoi amici sapessero che scriveva, utilizzò tra il 1928 e il 1961
uno pseudonimo: M.J. Farrell. Nel 1961 morì all’improvviso l’amatissimo
marito e per vent’anni fu il silenzio. Poi nel 1981 pubblicò con il
proprio nome Le buone maniere, finalista al Booker Prize, cui seguirono
altri due romanzi. I temi di Molly Keane sono ampli, universali, quasi
shakespeariani: eredità, sopravvivenza, amore famigliare, lotte
intergenerazionali, funerali, tradimenti, matrimoni, adulteri,
assassini. E meglio di chiunque altro scrive sulla relazione
madre-figlia.
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