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lunedì 4 settembre 2017

Recensione: “La giostra delle memorie” di Eva Sanmartino


Carissimi lettori ben ritrovati!!! Avete passato delle buone, serene e rigeneranti vacanze? Io sono stata un po' in giro per poi tornare a ricaricare le batterie a casa, in tranquillità e serenità. Diciamo che ora finalmente va molto meglio sia sul piano fisico che quello mentale! Ne avevo veramente molto bisogno!!!
Detto ciò spero tanto che abbiate potuto leggere tanti bei romanzi e che questi vi abbiano intrattenuto piacevolmente. Io ho potuto leggere molto, ed anche se alcuni romanzi sono stati davvero parecchio brutti, altri invece sono stati una piacevole sorpresa, anche inaspettata. 
Inizio quindi oggi a pubblicare la recensione di un romanzo tutto italiano che mi ha colpito parecchio per le ambientazioni, i personaggi e le tinte thriller.

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Le giostra
delle memorie
 di Eva Sanmartino
pagine 327
prezzo 20.99 €
Ebook 2.99 €
già disponibile
Lettere Animate
voto:
★★★☆☆
..o..



Guido Durini è un giornalista dalla vita alquanto incasinata. Viene inviato in Toscana per intervistare il conte Nelson Manfredini, noto produttore di vini, amante della caccia e collezionista d’arte. Ma durante il viaggio ha un terribile incidente d’auto, durante il quale … qualcosa avviene. 
Dopo settimane di coma, il Guido che torna alla vita non è più lo stesso uomo, e sarà costretto ad iniziare un altro viaggio, che lo porterà attraverso la Toscana, a contatto con personaggi folkloristici o inquietanti. 
Si troverà coinvolto in un omicidio, rischierà egli stesso la vita, ma, alla fi ne, raggiungerà il suo obiettivo, o meglio, l’obiettivo di chi l’ha accompagnato nel viaggio: trovare il Mostro di Firenze.


Considerazioni.
La giostra delle memorie” è un romanzo particolare, che parte raccontando della vita di un uomo apparentemente normale di un certo Guido Durini, il quale fa il giornalista e che scopriamo avere una vita un pochino complicata anche a causa del fatto che vive per il lavoro e per cercare la verità ad ogni costo. Poi, ad un certo, punto, il romanzo - a seguito un'incidente automobilistico del protagonista - si tinge di giallo ... perché? Perché purtroppo a svegliarsi dal coma a seguito del grave incidente, su quel letto di ospedale, non è esattamente lo stesso uomo che era il Guido entrato in ospedale.

Guido, infatti, a seguito dell'incidente vive una vita che gli sembra un'incubo, in quanto si sente abitato, posseduto dallo spirito di una ragazza, una certa Nada, che era stata uccisa insieme al suo ragazzo dal Mostro di Firenze. Ma cosa vuole Nada? Perché cerca proprio Guido per avere la sua vendetta? 

Da questo punto in poi Guido porterà il lettore tra il 1968 circa fino alla metà degli anni '80, portando alla luce il famosissimo caso del Mostro di Firenze, il quale aveva seminato paura e psicosi in quel della Toscana proprio negli anni appena sopra menzionati. Tra Chianti, Civitella e a altre bellissimi paesini della Toscana più profonda, ecco che si è coinvolti in un thriller psicologico avvincente e ben delineato dai due autori del romanzo.

Devo dire che questo romanzo è stato una scoperta interessante. Innanzitutto mi ha colpito per lo stile, che non solo fluisce bene ed è arricchito da tanti dettagli descrittivi che permettono di entrare meglio nella storia focalizzandola nella propria mente, ma gli autori (unite dallo pseudonimo di Eva Sanmartino), con bravura sono riusciti ad inserire, in una storia complessa e dai toni tipicamente thriller, tanti piccoli e curiosi dettagli riguardanti la cultura e il modo di vivere toscani (in particolar modo a livello culinario), che sono stati una piacevole sorpresa che mi ha aiutato ad entrare meglio in sintonia con la storia. Ho anche apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, che sono riusciti splendidamente, approfonditi in modo intelligente, curato e interessante. Unica pecca del romanzo? Sulla carta il romanzo è una storia con tutti gli elementi giusti messi al posto giusto, ed ho apprezzato il libro tanto a livello di struttura che di ricchezza stilistica e di contenuti, purtroppo però non ho trovato quel coinvolgimento che avrei voluto, soprattutto visto il fatto che ci sia alla base un grande mistero che ancora oggi è avvolto dal mistero. Non chiedetemi di preciso che cosa mi aspettassi o che cosa mi avrei voluto di diverso, forse semplicemente non è scattato quel feeling che mi ha permesso di perdere la testa per qualcosa in particolare e non sono riuscita a trovare quel coinvolgimento che invece mi aspettavo di trovare. Quis Novit?

Rimane a mio parere però un romanzo che non potrà non appassionare gli amanti del thriller che cercano una storia nuova di zecca, con un bel approfondimento psicologico e tanto lavoro - dietro le quinte - di storia, senza però rinunciare ad indagare sulla storia passata del crimine italiano.



Eva SanMartino
E' lo pseudonimo usato da una coppia italiana, per scrivere il libro a quattro mani. Maria Saccà, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa e suo marito Mario Gallorini, chimico nucleare. Lei è autrice di tre saggi psicologici per Franco Angeli, e il marito di numerose pubblicazioni internazionali. Un connubio insolito per un libro che è stato un esperimento, un divertimento, un litigio.. il figlio che non hanno mai avuto insieme.

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