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lunedì 4 dicembre 2017

Recensione: "Il rapimento del Principe Margarina" di Mark Twain



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Il rapimento
del Principe Margarina
di Mark Twain, Philip Stead e Erin Stead
pagine 160
prezzo 20€
Illustrato
Bompiani
disponibile dal 22 novembre
voto:
★★★★
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Nel 1879 Mark Twain è a Parigi con le figlie bambine, che ogni sera lo pregano di raccontare loro una storia. Così prende a raccontare di Johnny, un ragazzino povero che mangia il fiorespuntato da un seme magico, acquista la capacità di parlare con gli animali e si avventura alla ricerca di un principe scomparso. 
Nel 2011 gli appunti di quella storia, sedici pagine, riaffiorano tra i manoscritti di Twain conservati alla University of California a Berkeley. 
Seguendo le note recuperate, e immaginando di conversare con Mark Twain stesso, Philip Stead ha completato il racconto. 
Illuminata dai disegni delicati e decisi di Erin Stead, questa favola riemersa dal passato ci restituisce la voce ironica e dissacrante di uno dei più importanti autori della letteratura americana.

Immagine di Erin Stead


Considerazioni.
E' proprio vero che a volte non c'è di meglio che fare un tuffo nel passato! Per questo Natale non ho dovuto prodigarmi troppo per trovare una storia che mi facesse fare un salto indietro nel tempo ... grazie alla Bompiani, infatti, Mark Twain (insieme a Erin e Philip Stead) torna sui nostri scaffali per narrarci un'avventura che non potrebbe cadere in un altro periodo dell'anno.

La storia che narra che in quel di Parigi, nel 1879, Twain (il cui vero nome era in realtà Samuel Langhorne Clemens) narrasse tutte le sere alle sue figlie una storia differente per farle addormentare. Una sera, questo fantasioso padre narra alle piccole Susy e Clara una storia un po' particolare - giunta sino a noi solamente nel 2011 grazie al professore John Bird - intitolata "Il rapimento del Principe Margarina".

Immagine di Erin Stead




"Volevo che papà scrivesse un libro capace di mostrare almeno in parte la sua indole gentile e affettuosa"
Susy Clemens 




Questo racconto, che stenta raggiungere le 20 pagine, narra le vicende di un ragazzino povero che un giorno si reca al mercato per vendere la sua gallina e ricavarne dei soldi per porte mangiare. Johnny, questo il nome del ragazzino, mangia poi per caso il fiorespuntato da un seme magico, seme che gli conferisce la capacità di parlare con gli animali, capacità che lo porterà poi ad avventurarsi alla ricerca di un Principe - di nome Margarina - che risulta essere scomparso. 


Immagine di Erin Stead

Il racconto, che è stato completato da Philip Stead ed arricchito dalle bellissime immagini di Erin Stead - la quale ha utilizzato diverse tecniche, nuove ed antiche, per dare corpo alla narrazione - partendo dal personaggio di Johnny e la gallina sua migliore amica -  Pestilenza e Carestia - si snoda sino a immergerci nella vicenda vera e propria, la quale ci porta ad incontrare fate travestite da vecchie che chiedono l'elemosina, un bue stralunato, fiori dagli strani effetti, un Principe in carne ed ossa che scompare senza che dimenticare che ci porta a visitare luoghi particolare come l'Isola del Castori, su tutti.



"Il rapimento del Principe Margarina" non è una semplice storia di sole 16 pagine, una strenna di Natale per grandi e piccoli che intrattiene in modo fantastico e piacevolissimo, ma è soprattutto un racconto breve ma intenso che cerca - e trova - la parte più fanciullesca che serbiamo nel cuore e la intrattiene inducendola allo stupore e all'avventura . Quest'ultima, senza troppo sforzo, si trova coinvolta anche a livello visivo con delle immagini davvero bellissime realizzate dalla Stead, la quale con diverse tecniche, che mescolano l'antico sapere e la nuova ricerca, danno come risultato la rappresentazione del racconto in modo genuino e appagante per la vista che va avanti per poi tornare indietro e guardare ancora per tornare alla storia e riviverla. 
Anche le tematiche affrontate sono interessanti e ovviamente ben introdotte, tanto che nemmeno ci si accorge di averne affrontata una per poi essere entrati con tutti i due piedi in un'altra. Proprio verso la fine del racconto si dice che "Il rapimento del Principe Margarina" è una storia che "parla di gentilezza, coraggio e nobiltà". Non avrei saputo dirlo meglio.

Immagine di Erin Stead


Se volete leggere una storia che mescola avventura, ironia, intraprendenze e qualcosa - nella narrazione e nel gusto - di antico, avete trovate la storia illustrata che fa per voi in questo Natale 2017.


Immagine di Erin Stead


Erin e Philip C. Stead
Sono l’autore e l’illustratrice di Il ra­ffreddore di Amos Perbacco (vincitore della Medaglia Caldecott), Orso ha una storia da raccontare e Lenny and Lucy. Vivono in Michigan e nelle giornate limpide da casa riescono a vedere l’Isola dei Castori in cui ha luogo parte di questa storia.

Mark Twain
È nato a Florida, Missouri, e il suo vero nome era Samuel Langhorne Clemens. Mark Twain è lo pseudonimo che si è scelto, il grido dei battellieri del Mississippi per segnalare la profondità delle acque. Il grande fiume è stato al centro della sua vita ed è diventato lo sfondo dei suoi due romanzi più famosi: Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn. Twain e la moglie, Olivia Langdon Clemens, ebbero quattro figli: Langdon, Susy, Clara e Jean.

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