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Azzurra
dei
Ciliegi
di Stefano Mosele
pagine 156
prezzo 14.50€
eBook 3.99€
Editore ZeroUnoUndici
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Azzurra si risveglia in stato confusionale in una camera d’ospedale. Il fratello, per tenerle compagnia, mette in sottofondo la sua playlist preferita e le canzoni innescano in lei dei ricordi che riportano a galla segreti e zone d’ombra della sua vita.
Riemergono le immagini dell’infanzia, i giochi con il nonno, le fiabe che le raccontava, le figure di un ragazzo misterioso, con cui stava costruendo un rapporto, e di due ragazzi più grandi con cui si incontrava vicino a una casa abbandonata. Azzurra ricorda anche che dall’età di nove anni riceve a ogni compleanno una lettera da un mittente sconosciuto che le racconta lo strano incontro di un ragazzo con i Nafix, creature fantastiche che hanno il compito di custodire i sogni degli uomini e di dar loro l’energia per realizzarli.
Ma chi è l’autore delle lettere e cosa vuole rivelarle con la sua storia? In un intreccio tra realtà e magia, riuscirà Azzurra a dare un senso agli eventi che sta vivendo e a fare luce sul suo passato?
Considerazioni.
In questo primo romanzo che vi presento quest'oggi, l'autore ci parla di una giovane ragazza di nome Azzurra, la quale si trova in uno stato - causa malore improvviso - prima comatoso, poi confusionario. Il coma è un verdetto forte, inaccettabile per tutti quelli che le sono vicino ma soprattutto per suo fratello, il quale le tiene compagnia tutto il tempo, dapprima solo con la semplice presenza, ma poi anche cercando di farle riaffiorare i ricordi ed il piacere di vivere i momenti. Cerca insomma di farla riemergere da quella bolla di confusione e smarrimento che le offusca la mente e gli occhi distanti con cui lo guardo.
Pian piano la cosa funziona e Azzurra incomincia a ricordare piccoli frammenti felici, in lei riemergono momenti passati di vita vissuta felicemente, ma incomincia a ricordare anche di certe lettere ... lettere inviatele da uno sconosciuto su un ragazzo di cui non ricorda il nome e che intreccia la sua vita a quella dei Nafix, i quali sono delle strane creature fantastiche (descritti come dei piccoli folletti dai grandi occhi) che leggendariamente custodiscono i sogni degli uomini e danno loro la forza necessaria ad concretizzarli.
Da questo momento in poi Azzurra non può che incuriosirsi del misterioso ragazzo e del popolo dei Nafix, soprattutto perché sono in qualche modo legati a lei.
"Azzurra dei Ciliegi" è un romanzo fantastico, caratterizzato dalla presenza di elfi, di sogni che permettono di oltrepassare la soglia dell'invisibile e mettono in contatto metafisico mondi e personaggi. Questo romanzo si caratterizza per essere un carinissimo urban fantasy con una buona idea di base - ovvero una protagonista che subisce un trauma e per questo riesce a venire a contatto con eventi e personaggi straordinari più o meno immaginari - e prosegue credibilmente grazie ad uno stile gentile e poetico.
Il romanzo di Mosele regge bene perché riesce a nascere e svilupparsi con equilibrio tra sogno, realtà e visione soggettiva, inoltre le descrizioni sono quasi poetiche e i personaggi hanno un'anima gentile e sensibile che li anima, rendendo possibile un'empatizzazione immediata e profonda con essi.
Pian piano la cosa funziona e Azzurra incomincia a ricordare piccoli frammenti felici, in lei riemergono momenti passati di vita vissuta felicemente, ma incomincia a ricordare anche di certe lettere ... lettere inviatele da uno sconosciuto su un ragazzo di cui non ricorda il nome e che intreccia la sua vita a quella dei Nafix, i quali sono delle strane creature fantastiche (descritti come dei piccoli folletti dai grandi occhi) che leggendariamente custodiscono i sogni degli uomini e danno loro la forza necessaria ad concretizzarli.
Da questo momento in poi Azzurra non può che incuriosirsi del misterioso ragazzo e del popolo dei Nafix, soprattutto perché sono in qualche modo legati a lei.
"Azzurra dei Ciliegi" è un romanzo fantastico, caratterizzato dalla presenza di elfi, di sogni che permettono di oltrepassare la soglia dell'invisibile e mettono in contatto metafisico mondi e personaggi. Questo romanzo si caratterizza per essere un carinissimo urban fantasy con una buona idea di base - ovvero una protagonista che subisce un trauma e per questo riesce a venire a contatto con eventi e personaggi straordinari più o meno immaginari - e prosegue credibilmente grazie ad uno stile gentile e poetico.
Il romanzo di Mosele regge bene perché riesce a nascere e svilupparsi con equilibrio tra sogno, realtà e visione soggettiva, inoltre le descrizioni sono quasi poetiche e i personaggi hanno un'anima gentile e sensibile che li anima, rendendo possibile un'empatizzazione immediata e profonda con essi.
"Azzurra dei Ciliegi" mi è piaciuto molto proprio perché si presenta e conserva suggestioni magiche, descrizioni poetiche, ambientazioni ovattate e irreali che delicatamente scuotono i sentimenti e inducono alla favola. Assolutamente consigliato!!!
Stefano Mosele
Nasce a Levico Terme, in Trentino, città con la quale ha un rapporto di odio/amore, per sua ammissione: Ho un rapporto complicato con la mia città, dice, per certi versi la cerco, per altri mi allontano, soprattutto quando tento di affermare il mio spirito artistico.
Nel 2007 pubblica la sua prima silloge poetica, Rintocchi di campane. Nel 2010 si autoproduce una seconda raccolta di componimenti poetici, Giullare!, contenente anche alcuni testi di canzone poi incisi in un CD da Eterogenea, gruppo folk rock attivo fino al 2016 nel quale suonava il basso elettrico. Azzurra dei ciliegi è la sua ultima fatica letteraria.
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Andrà tutto
abbastanza
Bene
di Arianna Franzan
pagine 164
prezzo 15€
eBook 3.63€
Meligrana Giuseppe Editore
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Pozzoleone, 1915.
Isetta vive serena con i due fratelli e la mamma fino a quando una tragedia la priva dei suoi affetti più cari e persino della sua identità, che viene attribuita dal padre, perennemente ubriaco, alla sorella morta.
La bambina conosce così povertà e soprusi, ma ha una forza: non batte ciglio. Lei è una che non si fa domande, perché nessuno le ha mai insegnato a farsele. Attraversa così, tra peripezie, incontri surreali ed equivoci anagrafici due guerre mondiali.
Isetta, assieme al cugino Aldo, bellissimo ma un po' cialtrone, zia Maria, donna forse troppo pratica, e Giovanni, fidanzato prima, marito poi, cresce e diventa donna semplice ma risoluta e intelligente, arrivando ad una semplice ma importante conclusione: "Alla fine, andrà tutto bene. O, perlomeno, abbastanza."
Questo libro è l'appassionante storia di una bambina che conosce solo povertà, sfortuna e disgrazia, ma avendo una grande forza dentro di sé non si lascia mai abbattere e coglie ogni sfida e l'affronta di petto e a testa alta. Isetta, questo il nome della piccola protagonista della storia, cresce ed affronta la sua esistenza attraverso ben due conflitti mondiali, senza mai essere vinta e sopraffatta dalle avversità.
Sto cercando volutamente di non dirvi troppo sulla trama di "Andrà tutto abbastanza Bene" in quanto questo romanzo è da leggersi man mano, vedendo come Isetta cresce, come si rafforza sia fisicamente che moralmente. E' bello vedere come da bambina evolve a giovane donna attraverso tutto quello che le capita, gli avvenimenti a cui assiste, anche se molto spesso con poche gioie, se non di fuggevole durata.
Ma nonostante gli avvenimenti spesso poco gioiosi è bello vedere il suo percorso complessivo, anche se con pochi familiari accanto, anche se non nel periodo migliore della nostra storia, ma il tutto è vissuto con un gran cuore e una gran voglia vivere ed emergere dal proprio passato. E' una storia che parla al cuore di ognuno di noi, che ti lega sentimentalmente ai personaggi che sono coinvolti, ai loro avvenimenti, alla profondità e alla drammaticità degli eventi a cui assistiamo, sempre nuovi anche se ne abbia sentito parlare per anni anche a scuola.
E deve poi rendere merito alla Franzan dello stile con cui ha scritto questa storia, davvero bene e con dettagli storici, ambientali e descrittivi che lasciano un bel ricordo anche a distanza da tempo.
Consigliato a tutti coloro che vogliono leggere un romanzo di formazione con un bello stile, una struttura ben delineata e con una protagonisti con una personalità in itinere interessante e appassionante.
Arianna Franzan
E'nata a Thiene e vive a Breganze, provincia di Vicenza, con il marito Giovanni e i figli Giulio e Pietro. Ha studiato Scienze Biologiche e insegna materie scientifiche in un centro di formazione professionale. Ha scritto un racconto (Gocce di fuoco, 2004) pubblicato nella rivista “Quaderni breganzesi”, la sceneggiatura di un film (Nei miei sogni, 2014, regia di Matteo Pauletto) e uno spettacolo teatrale (Alla fine arriva sempre l’estate, 2016, regia di Luisa Vigolo). Andrà tutto abbastanza bene è la sua prima pubblicazione.
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Alice
non lo
Sa
di Carmen Laterza
pagine 346
prezzo 15€
eBook 2.99€
Libroza Editore
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Alice è una bambina di sei anni, curiosa e sempre allegra, che osserva il mondo con sguardo puro e senza filtri. Sua madre Roberta, oberata dal lavoro e dagli impegni familiari, cerca di non far pesare sui figli il momento difficile che sta attraversando, soprattutto nella relazione con il marito Carlo. La nonna Mimì, dal canto suo, cerca di insegnare ai nipoti che la vita va presa con leggerezza e sprona la figlia a non rinunciare alla propria felicità.
Convinti che Alice sia troppo piccola per capire ciò che le succede intorno, i familiari non si accorgono che invece Alice li osserva e riesce a vedere oltre l’immagine che ciascuno vuole dare di sé. Così Alice vede la stanchezza di sua madre, il distacco del padre, i tormenti di suo fratello Riccardo, in piena crisi preadolescenziale, e la dolorosa solitudine della nonna, nascosta sotto una maschera di apparente serenità. Con la disarmante innocenza della sua infanzia, Alice intuisce quello che gli adulti le nascondono e arriva a comprendere perfino quello che essi stessi non sanno.
Nel rapporto tra nipote, madre e nonna, nell’alternarsi di queste tre nuove figure femminili, Carmen Laterza indaga dunque ancora una volta il senso profondo delle relazioni familiari e affettive e, con la scrittura lucida e riflessiva che abbiamo imparato ad amare, ci dimostra che spesso la saggezza non è conquista esclusiva dell’età adulta e che la felicità è possibile, ma solo se condivisa.
Perché essere felici da soli è come essere felici a metà.
Considerazioni.
Anche l'ultima lettura che vi presento per oggi ha come protagoniste tante donne, in un'universo tutto femminile molto sfaccettato e ben descritto in tutte le sue complessità.
Anche qui la voce narrante è quella di una bambina che anziché affrontare i problemi che derivano dall'esterno deve invece vedersela con quelli che ci sono all'interno della propria famiglia.
Qui infatti siamo di fronte ad un racconto fortemente raccolto ed intimo, la famiglia per l'appunto, in cui ci sono diverse situazioni di disagio e malessere di cui però si accorge solo la bambina.
Alice, questo è il nome della bambina, si accorge di tutto, delle piccole frustrazioni ma anche dei grandi turbamenti dell'animo che sconvolge il suo piccolo universo conosciuto. Alice nota la crisi dei suoi genitori, la sensibilità accentua del fratello, che è alle prese con gli scombussolamenti ormonali dell'adolescenza, la solitudine della nonna. Alice li ama tutti moltissimo e tutti provano per gli altri sentimenti di affetto e di unione, ma c'è comunque una crepa nel loro animo, una crepa che solo Alice riesce a vedere e che forse solo lei riuscirà a sanare facendo da collante, senza limitarsi solamente a fare da spettatrice...
Anche qui la voce narrante è quella di una bambina che anziché affrontare i problemi che derivano dall'esterno deve invece vedersela con quelli che ci sono all'interno della propria famiglia.
Qui infatti siamo di fronte ad un racconto fortemente raccolto ed intimo, la famiglia per l'appunto, in cui ci sono diverse situazioni di disagio e malessere di cui però si accorge solo la bambina.
Alice, questo è il nome della bambina, si accorge di tutto, delle piccole frustrazioni ma anche dei grandi turbamenti dell'animo che sconvolge il suo piccolo universo conosciuto. Alice nota la crisi dei suoi genitori, la sensibilità accentua del fratello, che è alle prese con gli scombussolamenti ormonali dell'adolescenza, la solitudine della nonna. Alice li ama tutti moltissimo e tutti provano per gli altri sentimenti di affetto e di unione, ma c'è comunque una crepa nel loro animo, una crepa che solo Alice riesce a vedere e che forse solo lei riuscirà a sanare facendo da collante, senza limitarsi solamente a fare da spettatrice...
Mi è piaciuto leggere di questo romanzo un po' particolare, dove vediamo una cornice familiare, quasi fosse un acquario, in cui si muovono una famiglia come tante (se viste dal di fuori) dove apparentemente non manca nulla, la mamma ed il papà indaffarati con i figli ed il lavoro, dei figli intenti a conoscere se stessi e una nonna che si occupa ancora di aiutare come e quando può coloro che tanto ama. Ma come in tutte le famiglie si scopre che non sono proprio come quelle del famoso Mulino Bianco, in quanto ci sono delle cose da rivedere, su cui bisognerebbe discutere per migliorare, per sanare perché non più come una volta. Ma non c'è tempo o se c'è si è troppo stanchi e stressati per parlarne.
Per fortuna però qui c'è una bambina di sei anni che parla troppo e si fa gli affari dei più grandi! Alice è intelligente, curiosona, intraprendente e diventa irresistibile quando cerca di regalare con un sorriso o una parolina la serenità e magari anche un po' di felicità a questi stessi adulti che lo dovrebbero fare con lei! Alice insegna davvero molte cose con questo suo racconto, uno su tutti il fatto che bisognerebbe vedere un po' più di gioia e serenità nel mondo.
Per fortuna però qui c'è una bambina di sei anni che parla troppo e si fa gli affari dei più grandi! Alice è intelligente, curiosona, intraprendente e diventa irresistibile quando cerca di regalare con un sorriso o una parolina la serenità e magari anche un po' di felicità a questi stessi adulti che lo dovrebbero fare con lei! Alice insegna davvero molte cose con questo suo racconto, uno su tutti il fatto che bisognerebbe vedere un po' più di gioia e serenità nel mondo.
Carmen Laterza, a mio parere, ha scritto un romanzo molto piacevole, con la centro una famiglia come tante, ma con un'osservatrice d'eccezione, che fa davvero piacere leggere! L'autrice riesce poi a essere tanto brava nel costruire i personaggi, quanto i dialoghi sia nel raccontare la storia, con uno stile immediato, semplice ma diretto. Davvero brava!
Consiglio questo romanzo a tutti coloro che hanno voglia di leggere qualcosa sulla famiglia e la forza che si trae da essa, nel bene e nel male!
Consiglio questo romanzo a tutti coloro che hanno voglia di leggere qualcosa sulla famiglia e la forza che si trae da essa, nel bene e nel male!
Carmen Laterza
Scrittrice indipendente, ghostwriter ed editor freelance, da anni gestisce il blog Libroza.com, dedicato alla scrittura creativa e al self publishing. Ha pubblicato il saggio musicologico I duetti d’amore nelle opere di Giuseppe Verdi e il romanzo L’amore conta.
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