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lunedì 28 gennaio 2019

Recensione “Digital Code. Il mondo virtuale” di Simona Citarrella


Digital Code. Il mondo virtuale.
di Simona Citarrella
Pagine 337 circa - prezzo 10,39€ - eBook 0,99€
Independently published 
già disponibile 
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C'è un mistero che ruota attorno alla villa abbandonata, nei pressi dell'area forestale di Crestwood. Un professore di fisica si è tolto la vita, ma le motivazioni del suo gesto rimangono sconosciute a molti. 

Per l'esattezza, sono passati dieci anni da quel tragico evento. Il supercomputer che hanno riattivato nel suo laboratorio sotterraneo, tenuto segreto da tempo, trasporterà Alex, Ryan, Kyle, Matt ed Emma in un mondo virtuale chiamato Ultron e abitato da Kendrax, un'intelligenza artificiale ossessionata dall'idea di dominare il mondo reale. Kendrax, tuttavia, non è l'unica prigioniera di questo universo. 

Su Ultron vive anche Brian, custode della foresta. I ragazzi aiuteranno Brian a contrastare gli attacchi del nemico, ma presto si renderanno conto che niente è come appare ai loro occhi e che Ultron ha molto da scoprire.


Considerazioni.
Il romanzo che ho finito di leggere nel fine settimana mi ha portato nel mondo degli adolescenti, dove però non ci sono solo innamoramenti ed amicizia ma anche il passato da affrontare e tanti errori che si accavallano per poi ricadere sulle persone meno indicate.

Innanzitutto sappiate che la storia è una grande avventura, in particolare l’avventura adrenalinica e pericolosa di un gruppo di ragazzi che cercano di debellare un virus che sta mettendo in pericolo la popolazione e che solo loro in quanto ragazzi - gli adulti non possiedono le capacità necessarie - possono contrastare. Non voglio davvero raccontarvi di più in quanto è bello scoprire le vicende di questi ragazzi - che a loro modo sono tutti protagonisti - mano a mano che la storia si svela, per cui non mi estorcerete una riga di trama in più !

Per quanto riguarda il mio pensiero in merito alla storia raccontata da “Digital Code. Il mondo virtuale“ sappiate che è una storia lineare e molto scorrevole, che non porta alla luce le solite meccaniche linee narrative tipiche dei protagonisti adolescenti, ovvero amore e amicizia, ma racconta anche delle situazioni difficili, dove non è sempre facile distinguere le persone buone e quelle cattive in modo chiaro e netto, ma anzi, esistono molte zone grigie dove è complicato muoversi e dove solo gli adolescenti, al pari di quanto prefigurato da Schopenhauer sono in grado di vedere quella che è la vera realtà che ci circonda e per questo sono in grado di affrontare la vita e le difficoltà e gli ostacoli che la vita gli pone, anche in modo più consapevole e moderno, con la forza e le capacità che gli adulti ormai non hanno più, poiché in qualche modo hanno perso questa abilità  crescendo, con gli anni e l’esperienza di vita che li ha piegati ad una certa accettazione piuttosto che alla resilienza e alla lotta.

Questo aspetto del romanzo è stato davvero apprezzabile e ben descritto, poichè esalta l’adolescenza non solo e non tanto per la giovinezza, ma anche per il fatto che essa possiede la forza e la caparbietà necessaria per affrontare problematiche e difficoltà preclusa agli adulti.
Inoltre ho apprezzato moltissimo la scrittura della Citarrella, che a mio parere descrive molto bene sia le situazioni, che gli ambienti e i personaggi, che qui sono caratterizzati benissimo e con spessore.

Non posso però dire di aver amato tutta la trama nella sua intera globalità, quando infatti (circa dalla seconda metà) incomincia a inanellarsi tutta la sequenza di problemi e rincorse per debellare il virus (al centro della storia), virtualizzazione e devirtualizzazione, con passaggi da vita reale a non reale che un po’ mi ha riportato con la mente ad altri lavori, anche se solo per un attimo, in quanto poi se ne distacca, devo confessare che non mi hanno preso e coinvolto quanto invece avrebbero potuto poste le basi nella prima parte. Avrei proprio lasciato da parte la faccenda del virus, e spostato il fuoco, ed il fulcro del romanzo, da qualche altra parte. Capisco però che questo avrebbe dato vita ad un altra storia, completamente.  Ma questa ovviamente è la mia personale opinione, s’intende.

Consiglio la lettura del romanzo a chi ama il fantasy ed in particolare le storie dove ci siano avventura e azione, ma anche una buona parte di pensieri e riflessione anche su argomenti complessi e quotidiani su cui però poco ci si sofferma. Consiglio il romanzo soprattutto per scoprire una nuova autrice da seguire in futuro!

voto:
★★★☆☆/5

Simona Citarrella
“Digital Code. Il mondo virtuale” è il suo quarto romanzo.

3 commenti :

  1. Mi dispiace di aver letto questa recensione soltanto adesso, ultimamente non so più cosa mi passa per la testa, ma sono lieta di sapere che sommariamente sia piaciuta la storia! ^^ Purtroppo l'alternanza di vicende da voi riportate è praticamente il fulcro del primo volume che, nel corso della trilogia, sparirà via via che la storia prenderà una piega diversa. Grazie ancora! Già che ci sono, vi auguro delle sereni festività pasquali. Mi piacerebbe collaborare un'altra volta con voi in futuro, magari con il nuovo romanzo (uscito su Amazon nel mese di Marzo)! ^^

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  2. Certamente mi piacerebbe molto leggere i romanzi successivi e vedere come prosegue la storia, perché secondo me hai un bello stile e tante idee a cui attingere! Personalmente avevo trovato “troppo” l’elemento del virus (ma in generale amo poco la virologia in questo senso per cui potrei essere di parte). Resto in attesa! Endi

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  3. Ti ho mandato una e-mail un paio di giorni fa, appena hai un momento libero fammi sapere se l'hai ricevuta. :)

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