Il commissario Kluftinger al castello di Ludwig
di Michael Kobr, Volker Klüpfel
Pagine 352 - Prezzo 14€ - eBook 7,95€
Pagine 352 - Prezzo 14€ - eBook 7,95€
già disponibile
Emons Edizioni
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La serie "Commissario Kluftinger" è composta da:
1. Milchgeld - Spiccioli per il latte
2. Erntedank - Mistero in fondo al lago
3. Seegrund - ancora inedito
4. Laienspiel - ancora inedito
5. Rauhnacht - ancora inedito
6. Schutzpatron - ancora inedito
7. Herzblut - ancora inedito
8. Grimmbart - ancora inedito
9. Himmelhorn - ancora inedito
10. Kluftinger - ancora inedito
Cover originale del primo romanzo della serie. Cliccandovi sopra potrete scoprirlo presso l'editore! |
Località Algovia
La vita è piena di sorprese per il commissario Kluftinger. Proprio lui, che mangerebbe spätzle anche a colazione e che detesta persino il cellulare quando gli parla in inglese, ha appena scoperto che Miki, il nome della nuova fidanzata di suo figlio, non è un diminutivo di Michaela, bensì di Yumiko. Proprio così, una giapponese.
Come se non bastasse, durante una serena passeggiata in famiglia lungo le sponde di un ameno laghetto di montagna, nei pressi del celebre castello di Ludwig, manca poco che inciampi in un cadavere riverso in una pozza di sangue.
L’uomo indossa solo una muta da sub e accanto a lui, nella neve, è tracciato un misterioso disegno. Ma nulla è come sembra, neanche i morti. Mentre una strana reticenza avvolge il passato del lago, le indagini zoppicano.
Tra un poderoso raffreddore, la rivalità con quella virago della collega locale e una pioggia di imprevisti, Klufti riuscirà a cavarsela ancora una volta.
Considerazioni.
Devo dire che questo libro, per adesso il secondo della serie dedicata al commissario Kluftinger ad essere pubblicato qua in Italia, mi ha nuovamente conquistato, riuscendo a intervallare ad una linea narrativa giallo, una più ironica e brillante. Proprio il mix creato con questa mescolanza è ciò che mi ha convinto di questa serie, che con il primo romanzo mi aveva decisamente conquistata.
D'altronde è improbabile che un personaggio come quello di Kluftinger (detto anche Klufti) possa rimanere indifferente - anche al lettore più ostico, quello che tende a non farsi convincere da romanzi in cui l'ironia e la leggerezza mescolate al giallo possano essere storie credibili e avvincenti.
Kluftinger è infatti un protagonista peculiare, con tante caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere e immediatamente simpatico: suona nella banda del paese (cosa che lo vede oggetto di leggera irrisione da parte dei colleghi poliziotti); adora con gli spätzle sono proprio la sua passione; è un lavorato indefesso, alla "tenente Colombo" per intenderci, tanto che una volta che "annusa" una pista non la molla finché non scopre il colpevole; è inoltre un bonaccione "mascherato" da burbero; ultima cosa, ma non meno importante visto che lo definisce con maggior precisione, ha una moglie avvenente, di cui è ancora innamorato (mica tanto ovvio al giorno d'oggi), che cerca di coinvolgerlo in una vita di coppia in cui il commissario è l'elemento passivo (ma non aggressivo) ed adorante, il quale riesce però in qualche modo a svicolare (e non soddisfare) le richieste della moglie (come andare in vacanza in un posto caldo invece di indagare su un omicidio e così via).
Oltre a ciò (anche se non è poco visto che il commissario è il vero protagonista, quello che seguiamo in tutto e per tutto) c'è da dire che anche la storia, narrata dal ben rodato duo Kobr e Klüpfel, è stata un'altra volta decisamente ben strutturata, in modo che la vicenda giallo - criminale s'incastri bene con quella del nostro beniamino, in modo tale appassionarci ancor di più a lui e interessarci ed incuriosirci fino all'ultima pagina con il mistero del lago.
Soffermandomi in particolare sulla vicenda, mi è molto piaciuto il fatto che per questa seconda storia gli autori abbiano scelto di narrarci una serena passeggiata in famiglia, nella quotidianità (e ricerca di tutto quanto è normale e abitudinario) del commissario - che tra l'altro si deve anche barcamenare con le novità che suo figlio ha deciso di portargli in dono (ovvero una fidanzata giapponese di nome Yumiko) - che diventa oggetto del suo lavoro, poiché nei pressi del castello di Ludwig, rinvengono un cadavere!
Ecco che lo sgomento dei presenti e l'incredulità della moglie di Kluftinger (che non riesce nemmeno a fare una normale passeggiata senza che il lavoro del marito li insegua) il commissario dovrà tornare al lavoro per dipanare il mistero che avvolge l'omicidio dell'uomo vestito solo con una tuta da sub e riverso nella neve.
Come sempre, per scoprire l'assassino il commissario dovrà interrogare numerosi personaggi (uno più strano dell'altro), cercare di non incappare in strade senza uscita, evitare le menzogne e le mezze verità che dubbiosi soggetti gli appiopperanno e stanare il colpevole con la sua solita sottile arguzia. Tutto questo in aggiunta alle complicazioni sentimentali e di saluti che provengono dalla famiglia!
Ho trovato questa storia brillante, estremamente carina, piacevole, coinvolgente, simpatica e scrittura benissimo. Spero davvero tanto che la casa editrice Emons, conosciuta maggiormente per i bellissimi audiolibri che propone, traduca anche i romanzi successivi, poiché a parte grandi nomi come la Christie & Co, pochi altri romanzi (appartenenti a questo genere) riescono ad appassionarmi e piacermi tanto. Dico sul serio. Sono proprio carini.
Consiglio questa storia (raccomandandovi caldamente anche il libro precedente) a tutti coloro che hanno voglia di leggere una storia dai toni gialli, ma che includano momenti simpatici, che stemperano il genere poliziesco, e si faccia leggere in ogni occasione e momento. Sono decisamente felice anche della copertina, che riflette bene lo spirito di questa serie e di questo libro in particolare.
Devo dire che questo libro, per adesso il secondo della serie dedicata al commissario Kluftinger ad essere pubblicato qua in Italia, mi ha nuovamente conquistato, riuscendo a intervallare ad una linea narrativa giallo, una più ironica e brillante. Proprio il mix creato con questa mescolanza è ciò che mi ha convinto di questa serie, che con il primo romanzo mi aveva decisamente conquistata.
D'altronde è improbabile che un personaggio come quello di Kluftinger (detto anche Klufti) possa rimanere indifferente - anche al lettore più ostico, quello che tende a non farsi convincere da romanzi in cui l'ironia e la leggerezza mescolate al giallo possano essere storie credibili e avvincenti.
Kluftinger è infatti un protagonista peculiare, con tante caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere e immediatamente simpatico: suona nella banda del paese (cosa che lo vede oggetto di leggera irrisione da parte dei colleghi poliziotti); adora con gli spätzle sono proprio la sua passione; è un lavorato indefesso, alla "tenente Colombo" per intenderci, tanto che una volta che "annusa" una pista non la molla finché non scopre il colpevole; è inoltre un bonaccione "mascherato" da burbero; ultima cosa, ma non meno importante visto che lo definisce con maggior precisione, ha una moglie avvenente, di cui è ancora innamorato (mica tanto ovvio al giorno d'oggi), che cerca di coinvolgerlo in una vita di coppia in cui il commissario è l'elemento passivo (ma non aggressivo) ed adorante, il quale riesce però in qualche modo a svicolare (e non soddisfare) le richieste della moglie (come andare in vacanza in un posto caldo invece di indagare su un omicidio e così via).
Oltre a ciò (anche se non è poco visto che il commissario è il vero protagonista, quello che seguiamo in tutto e per tutto) c'è da dire che anche la storia, narrata dal ben rodato duo Kobr e Klüpfel, è stata un'altra volta decisamente ben strutturata, in modo che la vicenda giallo - criminale s'incastri bene con quella del nostro beniamino, in modo tale appassionarci ancor di più a lui e interessarci ed incuriosirci fino all'ultima pagina con il mistero del lago.
Soffermandomi in particolare sulla vicenda, mi è molto piaciuto il fatto che per questa seconda storia gli autori abbiano scelto di narrarci una serena passeggiata in famiglia, nella quotidianità (e ricerca di tutto quanto è normale e abitudinario) del commissario - che tra l'altro si deve anche barcamenare con le novità che suo figlio ha deciso di portargli in dono (ovvero una fidanzata giapponese di nome Yumiko) - che diventa oggetto del suo lavoro, poiché nei pressi del castello di Ludwig, rinvengono un cadavere!
Ecco che lo sgomento dei presenti e l'incredulità della moglie di Kluftinger (che non riesce nemmeno a fare una normale passeggiata senza che il lavoro del marito li insegua) il commissario dovrà tornare al lavoro per dipanare il mistero che avvolge l'omicidio dell'uomo vestito solo con una tuta da sub e riverso nella neve.
Come sempre, per scoprire l'assassino il commissario dovrà interrogare numerosi personaggi (uno più strano dell'altro), cercare di non incappare in strade senza uscita, evitare le menzogne e le mezze verità che dubbiosi soggetti gli appiopperanno e stanare il colpevole con la sua solita sottile arguzia. Tutto questo in aggiunta alle complicazioni sentimentali e di saluti che provengono dalla famiglia!
Ho trovato questa storia brillante, estremamente carina, piacevole, coinvolgente, simpatica e scrittura benissimo. Spero davvero tanto che la casa editrice Emons, conosciuta maggiormente per i bellissimi audiolibri che propone, traduca anche i romanzi successivi, poiché a parte grandi nomi come la Christie & Co, pochi altri romanzi (appartenenti a questo genere) riescono ad appassionarmi e piacermi tanto. Dico sul serio. Sono proprio carini.
Consiglio questa storia (raccomandandovi caldamente anche il libro precedente) a tutti coloro che hanno voglia di leggere una storia dai toni gialli, ma che includano momenti simpatici, che stemperano il genere poliziesco, e si faccia leggere in ogni occasione e momento. Sono decisamente felice anche della copertina, che riflette bene lo spirito di questa serie e di questo libro in particolare.
★★★★★/5
Volker Klüpfel
E' nato a Kempten nel 1971, una laurea in scienze politiche e storia, oggi vive ad Augusta, dove lavora presso la redazione culturale dell’Augsburger Allgemeine.
Michael Kobr
Nato a Kempten nel 1973, ha studiato romanistica e germanistica, insegna in un liceo e vive con la moglie e le figlie nell’Algovia.
Volker Klüpfel e Michael Kobr sono amici dai tempi della scuola. Dopo il clamoroso successo di Spiccioli per il latte, hanno pubblicato altri sette titoli con il commissario Kluftinger, molti dei quali insigniti dei maggiori premi per la letteratura di genere. Dalla serie sono stati tratti due film tv molto popolari.
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