Arrivare a domani
di Marco Di Carlo
pagine 104 - Prezzo 10€ - eBook €
Edizioni Fogliodivia
già disponibile
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Periferia di una grande città italiana.
Romana è una ragazzina di etnia rom costretta a combattere il pregiudizio. Ha fiducia nel mondo, persino nello sconosciuto a cui trova il coraggio di chiedere un favore. «Non ho il cellulare. Posso fare una telefonata dal tuo?». La domanda mette l'uomo in difficoltà. Lui è schiavo della paura, di minacce che vede spuntare da ogni angolo del pianeta. Un volto, il suo, specchio di una sofferenza e di una insoddisfazione tutta occidentale. Non come quello sorridente di Tarek, il fruttivendolo tunisino, o di Piotr, il senzatetto polacco. Nel medesimo lembo di terra martoriata si muove anche Consuelo, la colf peruviana. Jamal, il bengalese che gestisce un internet point. Aminah, la prostituta nigeriana. Adrian, il rumeno che passa metà della sua giornata in un garage sotterraneo. Qiang, l'ex-professore fuggito dalla Cina. Romolo, il ladro tossicodipendente.
Dieci storie destinate a incrociarsi, legate dal filo sottile di un contatto fugace. Dieci piccole tracce che cercano di resistere agli urti della vita. Anche quando la speranza sembra voltare le spalle. Dieci anime che ambiscono solamente ad "arrivare a domani". In quanti ce la faranno davvero?
Considerazioni.
Romana, Tarek, Piotr, Consuelo, Jamal, Aminah, Adrian e Qiang sono i protagonisti di altrettanti racconti che ci portano a dare un'occhiata da vicino alle persone che oggi abitano un po' tutte le nostre città. Sono persone per lo più ai margini, con storie complicate alle spalle, magari in un altro paese e ora in Italia per cercare un futuro migliore, ma finiti per destino, scelta o sfortuna ad essere in una condizione meno fortunata delle loro aspettative.
Vediamo tutti i giorni queste persone, che cambiano nome rispetto a quelli che troviamo in questo romanzo di Di Carlo, ma le cui esistenze sono molto simili, se non corrispondenti a queste ultime e proprio per questo chi le legge non può non rimanerne colpito. A prescindere dal proprio credo religioso e politico credo che tutte queste storie valgano la pena di essere lette sia per capire cosa c'è dietro i volti delle persone che molto spesso vediamo solo passare dietro un finestrino o distrattamente vicino a noi mentre andiamo a lavorare e che possono raccontare ben di più di quello che appare.
"Arrivare a domani" è un titolo che ben identifica quello che questi protagonisti fanno tutti i giorni, magari in modi differenti, magari in posti diversi della città e con uno spirito differente, ma quello che li accomuna tutti è che cercano di arrivare domani con pochi mezzi, poche prospettive, poche aspettative, giorno per giorno, cercando la bellezza in qualche momento della giornata, condividendo la loro vita con gli emarginati come loro, in una chiacchierata di poco conto, in un sorriso rubato per strada, nella bellezza di qualche ricordo che salta alla mente.
Ma quelli che emergono preponderanti in questi racconti sono però i momenti amari, gli sguardi di accusa, di intolleranza e vergogna. Di Carlo, con un stile fluido, immediato ed empatico, vuole proprio farci vedere la metà del cielo che non osserviamo mai con attenzione, perché presi con il lavoro, la famiglia e i problemi quotidiani, cercando di dar loro umanità e comprensione per quanto hanno passato e quello che sognano e sperano nel profondo.
Da leggere per chi guarda oltre pur rimanendo ben inchiodato a terra.
Marco Di Carlo
Marco Di Carlo, nasce a Roma nell’anno di grazia 1978. Nella medesima città eterna, suo malgrado, vive e lavora. In un passato davvero remoto, ha collaborato in veste di “censore di concerti” per una piccola emittente radiofonica capitolina. Di musica e parole, infatti, non è mai sazio. Ha pubblicato la raccolta di racconti Dal Basso (Cicorivolta edizioni), l’e-book L’imperatore di Marta (Lettere Animate) e di recente il romanzo La loro parte (Augh edizioni).
Interessante
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