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giovedì 5 marzo 2020

Recensione a sorpresa.


Da oggi vi presento una nuova rubrica - in cui inciamperete ogni tanto, a sorpresa - e con cui vi presenterò una recensione, e quindi un libro, senza svelarvi nulla, se non cliccando e aprendo il post 😀. Spero che l'idea vi piaccia! Oggi è la volta di un romanzo classico che viene ... rivisto!



Cenerentola libera tutti
Di Rebecca Solnit 
Pagine 72 - Prezzo 12,90€ - 
Salani Editore
Già disponibile
..o..


UNA DELLE FIABE PIÙ AMATE DI SEMPRE RISCRITTA DALLA PALADINA DEL FEMMINISMO CONTEMPORANEO

C’era una volta una bambina di nome Cenerentola, costretta a servire una crudele matrigna e due indifferenti sorellastre. Finché un bel giorno incontra la sua fata madrina, va a un ballo e conosce il principe. È la fiaba che tutti conosciamo, ma è solo l’inizio di questa storia. 

Qui Cenerentola vuole farsi degli amici, imparare a non rinnegare il suo passato, a migliorare il presente e a realizzare i suoi sogni senza aver timore di chiedere aiuto agli altri. 

In sella al suo cavallo pomellato e con una fetta di torta sempre pronta da offrire, insegna a tutti la libertà di scegliere. Un classico con finale a sorpresa in cui tutti hanno diritto a una seconda possibilità.

Considerazioni.
Siete pronti ad una rivisitazione della favola di Cenerentola? Se la risposta è si, come credo (essendo una favole che piace a grandi e piccini) allora sappiate che è arrivato proprio oggi in libreria un libro che ne da una lettura nuova, un po' (tanto) diversa.

Non immaginate qualcosa di completamente differente all'inizio, poiché tutto ha inizio in sordina, facendoci credere che il cambiamento sia una "fuffa", ma la Solnit ne vuole dare una lettura decisamente più moderna, con una ragazza spavalda, determinata, che prende in mano il proprio destino con fermezza e lo cambia. Verso metà dell'opera, che è leggibile in una mezz'oretta, Cenerentola attua un cambiamento importante su se stessa e sulla fiaba in generale, cerca di riflettere maggiormente sulle sue azioni, portandola ad essere anche un po' più egoista, indipendente e di riflesso ... ribelle. 
E vi renderete conto pienamente di quanto io stia dicendo solo verso l'ultima parte, perché la Solit è così, vuole farvi credere che le cose siano simili - quasi immutate - da come le conosciamo, ma poi ci cambia le carte in tavola, e volendo rendere la fiaba moderna, anzi, contemporanea, ne applica le regole del mondo in cui viviamo. Perché dunque la protagonista dovrebbe volersi sposare? Perché dovrebbe vivere per forza con il principe, giovane com'è? 

Certo ritroverete molto dell'impianto originale della storia: dalle sorellastre tutt'altro che simpatiche, belle, affascinanti o collaborative, alla matrigna arcigna ed egoista; dalla fatina buona che si offre di aiutare la sfortunata Cenerentola, agli aiutanti ed amici che dividono l'esistenza con la nostra protagonista; e così via. Ma non fatevi ingannare, rimanete attenti, poiché le cose iniziano a mutare, e vi accorgerete sempre più di trovarvi di fronte ad una favola con regole nuove. 

Scoprirete una Cenerentola che lavora mentre le sue sorellastre se la godono e partecipano a feste e balli, vedrete Cenerentola sgobbare per pulire la casa, ma anche partecipare (come già sapevamo dalla favola classica) al ballo, dove incontrerà il principe. 

Ma qui occhio ... tutto cambia.

Cenerentola ed il Principe si incontrano, ma invece di innamorarsi ... parlano. Parlano, parlano a cuore aperto, si confessano tutto quello che hanno nel cuore, tutto quello che sono, che hanno e che invece vorrebbero, i loro sogni, le loro speranze. E se Cenerentola sogna di aprire una pasticceria, il Principe vorrebbe essere maggiormente libero, e allora perché non provare a cambiare le cose? Perché non usare le proprie forse e realizzare i loro sogni?
Dalla chiacchierata a cuore aperto le cose prenderanno una piega nettamente diversa da quella che conosciamo e sia Cenerentola che il Principe saranno due persone diverse. Ma prenderanno anche strade diverse? Che cosa ne sarà di Cenerentola? Conoscerà qualcun altro? E il Principe che destino affronterà? Ovviamente lo lascerò scoprire a voi!

Scrivendo per la prima volta un libro rivolto ad un giovane pubblico, dopo aver scritto alcuni volumi provocatori, la Sonit si pone un obiettivo: vuole liberare le protagoniste delle favola, almeno questo è quanto da lei manifestato apertamente, iniziando appunto da Cenerentola, e aggiungendo quel tocco femminista e ribelle che ribalta la storia. Qui non è la vicenda che ci narra la storia di Cenerentola, ma Cenerentola che prende la storia che la incatena alla fiaba e si libera, decidendo il suo destino e scoprendo il mondo per come l'aggrada e più le piace. Comprenderete dunque che si tratta di una rilettura sostanziale, che piacerà a chi vuole leggere una storia più moderna ed attuale, ma meno a chi è da sempre innamorato della favola tradizionale. 

Una menzione va poi fatta ai disegni, davvero molto carini, delicati e piacevoli che accompagnano la storia in ogni momento. Sono per lo più ombre, ma sono davvero ben fatte, cogliendo anche i momenti principali della vicenda e sottolineandoli con garbo e bellezza.

Consiglio questo libro a tutti coloro che amano le fiabe, ma che ne apprezzano una chiave di lettura piuttosto decisa e sostanziale.

Rebecca Solnit 
Californiana, è scrittrice, giornalista, storica, ambientalista, femminista e critica d’arte. Ha pubblicato diversi libri su ambiente, arte, politica, letteratura ed esperienze di viaggio, tra cui Storia del camminare (2005) e Un paradiso all'inferno (2009). I suoi scritti sono apparsi su Harper's Magazine e The Guardian. Vincitrice di numerosi premi, è una delle intellettuali americane più rispettate e autorevoli I diritti di traduzione degli Uomini mi spiegano le cose sono già stati venduti in dieci Paesi.

1 commento :

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