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lunedì 15 giugno 2020

Le brame del lunedì


Oggi vorrei proporvi la lettura di un saggio molto interessante, appena uscito dalla casa editrice Il Saggiatore, che ha come soggetto i gatti e del perché cadono sempre ritti sulle loro splendide zampette. 

Per qualcuno sarà anche un argomento frivolo, ma qui l'autore - che nemmeno a dirlo è un professore di fisica della Noth Carolina - il cui cognome me è Gbur, costruisce un intero libro di assoluto interesse su questo argomento, con solide e convincenti basi fisiche e matematiche, che sin da subito appaiono davvero molto affascinanti.

All'interno del romanzo troverete moltissime notizie e curiosità con solide basi scientifiche, che spaziano da teorie che gli studiosi hanno elaborato nel corso del tempo fino ad approdare a notizie celebri sull'argomento, molte delle quali le avrete anche magari sentite, ma che da approfondire meglio - e con basi scientifiche praticamente inconfutabili alla mano - sicuramente vi incuriosiranno e troverete interessanti da appuntarvi e ricordare. Vi la scio ai dettagli del libro, fateci un pensiero. 

Come sempre, buona lettura!


Perché i gatti cadono sempre in piedi
di Gregory J. Gbur
Pagine 320 - Prezzo 23€ - eBook 10,99€
Il Saggiatore
già disponibile
..o..


Chi di noi non ha mai guardato un filmato di gatti sul web? Ammettiamolo, sono davvero carini, fanno acrobazie straordinarie e riescono ad atterrare sempre in piedi. Quest’ultima caratteristica è quasi proverbiale e ha contribuito non poco ad alimentare la leggenda delle loro nove vite. Eppure scienziati, matematici e pensatori hanno faticato a capire come fanno i gatti a compiere certi movimenti; le teorie che hanno proposto coinvolgono diverse branche della sica e della biologia.

Gregory J. Gbur ha ricostruito con precisione e arguzia la storia scientifica della sinuosa elasticità dei gatti: l’entusiasmo del xix secolo – ben prima dell’odierna invasione sui social –, gli esperimenti temerari, il paradosso di Schrödinger, le ipotesi bizzarre e anche l’imbarazzata ammissione della comunità scientifica di non riuscire a comprendere la meccanica dei loro mirabolanti atterraggi.

Nel 1969 questa elegante mossa felina (battezzata «piega e torci») è stata finalmente spiegata, ma il gatto ha continuato a far parlare di sé: come protagonista di ricerche sul movimento degli astronauti in assenza di gravità, come modello per la costruzione di robot in grado di rimettersi in piedi senza danni o persino come autore di articoli universitari.

Perché i gatti cadono sempre in piedi è un’ode ai felini, alle loro misteriose doti siche e alle capacità straordinarie che hanno affascinato nei secoli pensatori e scienziati, contribuendo a graffi anti rivelazioni sul funzionamento e sulla natura dell’universo.


Gregory J. Gbur 
E' professore di Fisica presso la University of North Carolina. È autore di Mathematical Methods for Optical Physics and Engineering (2011), Singular Optics (2016) e ha contribuito al volume Science Blogging: The Essential Guide (2019). Cura due blog molto popolari di letteratura fantastica e di storia della scienza e ha adottato numerosi gatti.

2 commenti :

  1. Questo post mi ha ricordato che, da bambina, mi venne detto che i gatti cadono sempre in piedi per evitare di non morire... punto. Mi è sempre sembrata una logica che non facesse una piega. Adesso, con solo vaghi ricordi degli studi di scienze, penso che potrebbe essere anche il risultato dell'evoluzione.

    L'immagine di copertina di questo libro è proprio carina e mi ispira anche il contenuto.

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    Risposte
    1. È un libro che si prospetta davvero interessante! Si anche a me la copertina ha molto colpito 🥰

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