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giovedì 9 luglio 2020

Recensione in pillole "Fregiate virtù e inconfessabili vizi" di Monika M.


Fregiate virtù e inconfessabili vizi
di Monika M
Pagine 133 - Prezzo 14€ - eBook 1.99€
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già disponibile
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Londra 1813.
Nel prestigioso salone di Lady Heathcote, zia materna della giovane Miss Cécile Juliette Lefebvre frequentato da tutta la Londra che conta, Lord Byron e la sua amante Lady Carolina danno spettacolo con l'ennesima lite.

La fanciulla, sedotta dal fascino dell'uomo, brama divenirne la favorita non comprendendo da subito quale perverso gioco la attende. 

Quel mondo fatto di ricatti, violenze, sopraffazioni, omicidi e passione rivelerà la vera natura della ragazza che supererà per arguzia e crudeltà i suoi stessi Maestri!

Unicamente un'anima altrettanto folle potrà stregarne il cuore.



Considerazioni.
Ambientato nella Londra della prima metà del 1800, questo romanzo vi porterà nei salotti della Londra "bene", altolocata, sessista, bigotta, volente, lussuriosa, brutale, sporca e pettegola, ma anche all'epoca in cui i corteggiamenti era lunghi e perigliosi e sebbene nella realtà fossero decisamente più cinici e disincantati, anche a trasognate storie romantiche.

Chi di voi sceglierà di leggere questa storia sarà portato nei salotti di Miss Cécile Juliette Lefebre, una giovane ragazza francese che viene portata a vivere a Londra con la zia, la quale incontrerà Lord Byron in persona e di cui - disgraziatamente - si innamorerà perdutamente. 
Sebben Cécile Juliette Lefebre sia un giovane simpatica, ti buon famiglia, con un destino predeterminato come tanti altri al matrimonio ed alla filiazione, ad un tratto cambia il suo destino quando incontra uno dei poeti più rimarchevoli dell'Inghilterra, poi egli ne è assolutamente indifferente. 

Proprio l'indifferenza dell'uomo la spingerà a volere uomini impossibili e destini fatali che le faranno toccare fondo in tutti i sensi possibili. Da Frédéric Cox a Lord Ezekiel Bennett, nessuno avrò in qualche modo pietà di lei e dei suoi sentimenti, che verranno più volte non calcolati e disprezzati. 
Cécile  sarà oggetto di abusi, di violenze, di gelosie, di ripicche, di vendette, di amori, di passioni, di dolori, di sentimenti non ricambiati, ma soprattutto di solitudine e dispiacere. Non sempre si potrà provare compassione per lei però, perché non è un personaggio per cui si anela un lieto fine o per cui ci si aspetta una redenzione, è troppo manipolativa, insensibile, orgogliosa, senza scrupoli, indifferente ai sentimenti altrui, vanitosa e senza amor proprio pur di raggiungere i propositi che si è prefissata per diventarlo. 

Sarà una vendetta - in ultimo - a tenere in vita Cécile, a darle uno scopo nella vita ed anche una destinazione a cui tendere. Ma la vendetta non scalda un cuore e Cécile dovrà capire dove potrebbe portarla l'odio e la disperazione ...

Non è stata una storia facile da leggere. Qui non troviamo amori che vivono di ammiccamenti, sospiri e tensioni, qui vediamo il lato oscura dell'amore, o almeno di quello che Cécile reputa tale, non c'è vinto o vincitore, ci sono solo brutalità e disprezzo per una donna che viene trattata come oggetto, che tratta se stessa come tale e in cui per nessuno c'è qualcosa di sacro. 

"Fregiate virtù e inconfessabili vizi" è un romanzo molto interessante, più sulle righe di "Vanity Fair" che di "Pride and Prejudice" ma proprio per questo getta uno sguardo interessante su un periodo storico che molto spesso (soprattutto per le amanti dei libri romantici) viene inteso come sdolcinato, amorevole, appassionante, coinvolgente e piacevole, ma che in realtà non era solo questo, anzi, in cui la condizione femminile era molto spesso prevaricata e sfruttata per secondi fini, non sempre nobili e non sempre sinceri. 

Onestamente non credo sia un romanzo che piacerà a tutti, in quanto i personaggi oscillano tra il crudele e lo squallido, e la scrittura segue l'animo della storia e dei personaggi.  Tuttavia lo consiglio a coloro a cui interessa uno spaccato storico più sincero e verosimile della società dell'epoca. Inoltre credo che possa essere interessante a coloro che amano sondare il lato più oscuro dell'animo umano.


Monika M
Appassionata di arte e storia, viaggiatrice cronica e sognatrice irrecuperabile dice di sé "Scrivo quando non leggo, booklover a tempo pieno. Osservo molto, ma le mie storie nascono sempre da curiosità storiche. Il mio più grande pregio? L'ironia." E' l'autrice dei romanzi "Margot",  "Fregiate virtù ed inconfessati vizi"  e "Come un'isola".


3 commenti :

  1. Sono più tipo da Jane Austen che da Thackeray però devo dire che questa tua recensione mi ha incuriosito parecchio.

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  2. "Non è stata una storia facile da leggere."
    E me lo posso immaginare!
    Hai ragione, in ogni caso, la realtà dell'epoca aveva anch'essa tinte fosche, come ogni altro periodo della storia. Penso ai diari di Lord Byron o anche a quello di John Polidori, che viaggiò con lui... a me mettevano ansia più che altro.

    RispondiElimina

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