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mercoledì 8 luglio 2020

Recensione "Monstress. Volume uno. Risveglio" di Marjorie Liu e Sana Takeda


Monstress Vol. 1
Risveglio
di Marjorie Liu e Sana Takeda
Pagine 19 - Prezzo - 208
già disponibile
Mondadori - Collana Ink


Ambientato in una ucronica e suggestiva società asiatica matriarcale del primo novecento, Monstress combina elementi del genere giapponese «kaiju» (quello dei mostri giganti e potentissimi come Godzilla) con contaminazioni estetiche di sapore steampunk.



Considerazioni.
Monstress è una graphic novel a cui da tempo davo la caccia. Non solo perché è un'opera molto famosa - e proprio per questo scatta il fattore "curiosità" - non solo perché ha vinto tutto quanto potesse vincere e anche di più e non solo perché mescoli tanti generi, ma anche perché - fondamentalmente - racconta una storia davvero molto particolare, che da un lato si dimostra essere brutale, violenta, poco incline a compiacere il lettore  e dall'altro si propone di andare al di la degli orpelli sociali, parlando - nel suo modo particolare e surreale - e ponendo sul piatto del lettore, davvero di tutto.

Ma partiamo dal contesto, e diamo un'idea di quello di cui stiamo parlando. 
Ci troviamo in un mondo fratturato e modificato da anni di guerre estremamente violente, che al momento vive una situazione di pace - purtroppo solo apparente - tra umani, antichi e arcaici, ovvero le razze che abitano il pianeta in questione.
Queste ultime non vivono in una situazione di pacifica convivenza: gli umani tramano per scardinare lo stato attuale delle cose, gli arcanici vengono venduti come schiavi o anche peggio a chiunque possa e voglia averli, come oggetti senza valore e volontà, gli antichi Dei vagano come spettri in giro pronti a tormentare qualsivoglia creatura e poi ci sono i gatti, di cui si capisce ancora bene le intenzioni ...

In tutto ciò conosciamo immediatamente la protagonista, Maika Halfwolf, e apprendiamo della sua esistenza nella peggiore delle condizioni possibili, visto che la troviamo incatenata, mutilata, nuda, ed in quanto arcanica, in procinto di essere venduta al miglior offerente tra quelli che le siedono davanti, come una qualunque altra schiava.
A differenza delle altre volte, però, questa transazione viene presto interrotta da una donna di nome Sophia, la quale trasferisce Maika nella Cumaea, un luogo dove vive un ordine religioso composta da streghe umane che utilizzano proprio gli arcanici per estratte il lilium, una sostanza magica piuttosto ambita.

Man mano che la storia procede consociamo le ambientazioni particolare, ricche, intricate come le vicende a cui assistiamo, i personaggi principali e quelli secondari e soprattutto capiamo meglio la protagonista, finendo, per di più che forse il fatto essere venduta non era propriamente un caso ... infatti Maika ha scientemente scelto di farsi "vendere" alla congrega della Cimaea per cercare delle risposte sia su sua madre, sia su quel "mostro" che ogni tanto prende possesso del suo corpo e incomincia a fare stragi di anime di uomini!

Ecco dunque le premesse di "Monstress", un romanzo intricato, stratificato, onirico e fantasioso, che si snoda lasciando scoprire la sua vera anima piano piano, lasciandoci scorgere quanto è accaduto nel passato con flashback sulla vita passata di Maika, e  svelatoci le intenzioni del futuro con sagacia e intrigo. E mentre incede nel suo racconto non si risparmia in nulla: avventura, vendetta, amore, odio, intrigo, furbizia, crudeltà, schiavitù, indipendenza, e tanto tanto altro.

Essendo questa graphic novel una storia molto complessa, con moltissimi altri personaggi oltre alla protagonista principale (la quale costituisce il filo rosso che unisce tutte le altre varie trame e sottotrame) è difficile coglierne l'animo fino in fondo e spiegarvi in modo completo come tutti i fili delle varie ragnatele vengano intersecate, ma sappiate che merita di essere letto tanto per i personaggi (da Maika a Kippa, dal gatto Ben fino Tuya), che per le tematiche (le quali non si impongono come casuali o superficiali) e senza dubbio anche per le tavole, davvero molto belle, ricche, studiate perfettamente per adattarsi alla storia.

Il motivo principale per cui consiglio questa GN è senza dubbio la rappresentazione della natura umana nelle sue molteplici componenti: dalla cattiveria al potere, dai soldi al sesso, dalla spietatezza alla violenza, dall'amicizia allo sfruttamento. Non c'è sentimento o condizione che non venga rappresentato con le sue luci e le sue rispettive ombre.
Certo ci sono poi cose che a livello personale potrebbero piacervi di più o di meno (io che amo i gatti, ad esempio, non amo paradossalmente la rappresentazione gatti dei gatti che è stata scelta, ma tant'è), nel complesso credo però che non potrete non ammirare la sontuosità del tratto e la bravura della gestione della trama.

Detto ciò concedete una possibilità a questo libro, perché potrebbe piacervi davvero oltre misura! Promosso.




Marjorie Liu 
è l’autrice della celebrata serie Monstress (Hugo Award 2017). Tra i suoi fumetti X-23, Black Widow, Dark Wolverine e Astonishing X-Men, per il quale è stata candidata a un GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) Media Award. Tiene un corso dedicato alla scrittura di fumetti presso il Massachusetts Institute of Technology. Vive a Cambridge, MA.

Sana Takeda 
è un’illustratrice e artista specializzata in fumetti. Nata a Niigata, risiede ora a Tokyo. A vent’anni ha iniziato la carriera come designer per le animazioni 3D presso SEGA, azienda giapponese di videogame, e a venticinque è diventata un’artista freelance, attività che continua a esercitare. Ha lavorato a titoli come X-23 e Ms. Marvel per Marvel Comics, mentre in Giappone è un’illustratrice di giochi di carte collezionabili.

2 commenti :

  1. Eeh... interessante che si siano unite due artiste che provengono da culture artistiche così diverse.

    Da poco ho terminato di leggere un romanzo di narrativa giapponese e mi sono resa conto - come sempre, in questi casi - che qualcosa mi è sicuramente sfuggito. Di solito questa sensazione è meno evidente nei manga però.

    Intrigante, quindi, ritrovare in una graphic novel la collaborazione tra un'autrice statunitense e un'illustratrice giapponese.

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    Risposte
    1. Ti dirò, ad una prima lettura non sembrava piacermi, non riuscivo ad entrare nella storia, poi a metà è scattato qualcosa ... hai ragione - concordo assolutamente - quando dici che sembra che "ti sfugga qualcosa". E' verissimo, è una sensazione presente presso.

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