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sabato 7 maggio 2022

Recensione: "Il ritorno del nemico" Giovanni Casalegno

 


Il ritorno del nemico
di Giovanni Casalegno
Pagine 200 - Prezzo 25€
Etromirror Edizioni
già disponibile
..o..


È una storia che comincia nel 1940 e dura sei anni. Durante l'occupazione di Barcelonnette, un giovane soldato piemontese si innamora di una ragazza francese, che invece lo odia come odia tutti gli italiani che stanno occupando il suo paese. 

Dopo la Francia al soldato tocca la Grecia e l'Albania, dove lo coglie l'8 settembre. Raggiunge l'Italia a piedi, passando attraverso una fosse comune e una perdita, e si salva grazie al pensiero costante e consolante di Marion, la ragazza francese, che lo assiste in tutti i momenti difficili. Tornato a casa deve nascondersi per non essere arruolato dalla Repubblica di Salò e si rintana in una specie di bunker improvvisato. 

A guerra finita deve assolutamente rivedere Marion. Allora prende la sua bicicletta e parte...  Questo non è un romanzo storico, ma incrocia storie lette e immaginate. Celebra la forza della fantasia, del potere dell'immaginazione e della parola.


Considerazioni.
Ho avuto modo di constatare il talento artistico di Casalegno qualche tempo fa (cliccare QUI per visionare il post) ma erano state letture molto diverse da questa sua nuova opera, sono state letture che definirei molto più sensoriali ed immediate. 

Questa volta l'esperienza è stata più classica, legata proprio alle parole, ai sentimenti evocati dall'esperienza, al dolore, al sofferenza (descritta in modo davvero toccante e capace) all'amore, al ricordo, nonché al tema crudele (e purtroppo anche piuttosto attuale) della guerra e delle complicanze che questa apporta o può apportare tanto nella vita quotidiana, che nelle decisioni di sostanza, dei singoli individui e della loro quotidianità.

Anche dalla trama descritta poco sopra potete vedere percepire quasi subito il filone drammatico dato dalla guerra e lo struggimento sentimentale del protagonista, indubbiamente i due filoni centrali e preponderanti dell'opera. 

E' anche vero però che l'opera, nel suo complesso, una volta letta e approfondita, non ci rimanda unicamente queste tematiche (pur governando indiscutibilmente la narrazione) ma riesce a regalare piccole sfumature importanti che emergono sorprendentemente qua e là e che mi hanno colpito per la genuinità, l'onestà e la riflessione che apportano alla storia nel suo complesso. Quali sono? Ce ne sono diverse: dai personaggi secondari (alcuni davvero molto interessanti e piacevoli da incontrare) nonché dalle piccole verità, le constatazioni e le riflessioni che emergono dai dialoghi semplici ma diretti e studiati in modo tale da far emergere l'intenzione ad esse sottese.

Anche se tutte queste cose del libro mi sono davvero molto piaciute, credo che "Il ritorno del nemico" non sia un romanzo complessivamente perfetto, in quanto in alcune parti l'ho trovato  migliorabile (ovviamente per il mio gusto personale). Ad esempio? Ho trovato che in alcuni momenti la storia soffrisse di momenti/pensieri "ridondanti"; o ancora la stessa protagonista femminile, la quale ad un certo punto mi è sembrata nel complesso più un amore perfetto ed idealizzato per cui lottare (quasi ossessione a compensazione di quanto amaro accade intorno al protagonista) che vero scopo del romanzo. 
Però, come vi dicevo, il libro mi è piaciuto e l'ho apprezzato!

Lo consiglio? Si.

A chi lo consiglio? A chi ama le storie difficili, ma intense e piene di significato, a chi apprezza ricostruzioni storiche attente e anche un momento romantico apprezzabile e ben inserito. 

Nota importante a margine: edizione molto molto bella e ben curata, nelle foto in rete l'opera non rende così bene purtroppo!



Giovanni Casalegno
E’ nato a Chieri nel ‘62, vive a Moncucco Torinese e insegna Lettere alle Superiori. Ha curato due antologie di racconti per Einaudi: “Nella tua carne. Racconti erotici” (2009) e “Storie di libri” (2011). Ha scritto anche “Dizionario del lessico erotico” (Longanesi, 1996, poi Utet, 2000 e 2004), “Scrostati gaggio. Dizionario dei linguaggi giovanili” (Utet, 2004) e “Brutti, fessi e cattivi. Lessico della maldicenza italiana” (Utet, 2005). Ha inoltre pubblicato “La luna, il cibo e i falò. La cucina sulle colline di Pavese” (IlLeone Verde, 2008). Per Neos edizioni ha pubblicato due racconti nelle antologie “Chieri, Freisa e rubatà” (2013) e “Brindare alla vita” (2015) e il romanzo “Ultima cena al Mac Pi” (2016).

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