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giovedì 15 dicembre 2016

Recensione: "Il Prigioniero del Cielo" di Carlos Ruiz Zafón



Carissimi lettori, prosegue la recensione della serie, iniziata con la recensione "L'Ombra del Vento" e proseguita con "Il Gioco dell'Angelo". Mi raccomando continuate a seguirmi!

E adesso eccovi la recensione del terzo libro! Come sempre, buona lettura cari lettori!!

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Il 
Prigioniero 
degli Spiriti
di Carlos Ruiz Zafón

pagine 352 circa
prezzo 12.50€
eBook 7.99€
Mondadori
già disponibile
voto:
★★★★☆
..o..
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La Serie "Il Cimitero dei Libri Dimenticati" è composta da:
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1. The Shadow of the Wind -  L'ombra del vento
2. The Angel's Game - Il Gioco dell'Angelo
3. The Prisoner of Heaven - Il Prigioniero del Cielo
4. El laberinto de los espíritus - Il labrinto degli spiriti
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Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri.
La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza.
Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia.
Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín.
Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista ...

francFog by Stella Sidiropoulouhista...

 Considerazioni.
Il terzo romanzo della serie di Zafón mi ha portato nuovamente un po’ indietro, ovvero al protagonista del primo romanzo, "L'ombra del vento", Daniel, il quale lavora nell’amata libreria Sampere - insieme al caro e fedele amico Fermín – il quale scopre di avere qualcosa che lo collega a David, ovvero il protagonista del secondo romanzo della serie,  "Il Gioco dell’Angelo".


In una Barcellona che si prepara a festeggiare il Natale, sempre in un’atmosfera piuttosto ovattata e surreale, che evoca il mistero, che non vuole volutamente essere scoperta da chi ci vive o anche solo l’attraversa, ecco che vediamo tornare al centro della narrazione Daniel e Fermín, i quali sembrano condurre le loro esistenze più o meno come li avevamo lasciati. E mentre Daniel è ormai un uomo sposato, felice e realizzato nel gestire la libreria di famiglia, Fermín, come Zafón ci ha lasciato intuire nei romanzi precedenti, ci nasconde ancora qualcosa … che propri in questo libro viene a galla.

Un giorno, infatti, proprio con l’appropinquarsi del Natale, entra nella libreria Sempere un uomo misterioso, il quale a seguito dell’acquisto (ad un prezzo spropositato) di una copia del romanzo “Il conte di Montecristo” ed aver lasciato un messaggio/dedica con esso, chiede a Daniel di consegnare il tutto a Fermín.

Proprio con questo avvenimento, avremo modo di intraprendere un cammino che ci porterà a conoscere il passato di Fermín e la sua personale storia, con esperienze più o meno drammatiche (come l’essere stato imprigionato nel castello del Montjuic durante la guerra civile dell’epoca franchista, ad esempio) che ci portano indietro ad una Barcellona violenta, franchista e pericolosa.
Zafón intreccia quindi il passato dei due amici in modo avvincente e parallelo, dipingendoci la vita del piccolo Daniel e del rivoluzionario Fermín, che agli inizi del 900 e all’inizio di una storia che condurrà a molti rancori …

A mio avviso se nel primo romanzo la nebbia serviva a rendere l’ambientazione del romanzo in un certo senso misteriosa e affine alla ricerca dei protagonisti, creando una bella disposizione d’animo per il lettore, ecco che in questo terzo romanzo la nebbia trova un significato simile ed altrettanto significativa, essendo qui utilizzata per condurci in un fumoso e poco chiara passato, che vede la nebbia diradarsi per mostrarci stralci di verità che, soprattutto per quanto riguarda Fermín, ha cercato di restare sepolta il più possibile.

Mi è piaciuto lo scoprire e mettere a nudo il personaggio di Fermín Romero de Torres, il quale è stato spia per i servizi segreti (settore Caraibi della Generalitat di Catalogna) poi in disarmo e poi passato a sposare la vocazione di bibliografo. Lo conoscevamo solo come uomo dallo spiccato umorismo, e dall’ironia sottile, come una persona sensibile, con grandi valori e un amore immenso per la vita e quelli che gli orbitano attorno, ma risulta essere un uomo ben più complesso, che è arrivato ad essere un uomo equilibrato, ma è che ha alle spalle un passato impregnato di dolore e terrore.

Parallelamente a tutto ciò viene intessuta anche una trama più dolce e romantica per entrambi, e se per Daniel si affaccia lo spettro della gelosia, per Fermín si ha finalmente la realizzazione dell’amore della sua vita, ma che non può ancora vivere pienamente e serenamente per via del passato…

Complessivamente anche questo terzo romanzo della serie "Il Cimitero dei Libri Dimenticati" è un buon romanzo, forse meno sorprendente e meno affascinante de "L'ombra del vento" ma una buona prosecuzione dei romanzi precedenti. Credo in ogni caso che sia impossibile non leggere questo romanzo non fosse altro per il gusto di leggere la scrittura fluida e semplice di Zafón.

 

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Carlos Ruiz Zafón 

Completati gli studi in un collegio di gesuiti a Barcellona, inizia a lavorare nella pubblicità, diventando direttore creativo di una importante agenzia. Inizia la sua carriera letteraria nel 1993 con Il principe delle nebbie, prima parte della trilogia della nebbia. Nel 2001 esce il primo romanzo per adulti, L'ombra del vento, che si trasforma subito in un fenomeno letterario internazionale con otto milioni di copie vendute nel mondo.
Nel 2008 con Il gioco dell'angelo il successo viene confermato. Il 2009 è l'anno di Marina, seguito da Il Palazzo della Mezzanotte (2010), Le luci di settembre (2011), Il principe della nebbia (2011). Le sue opere sono state tradotte in più di quaranta lingue e hanno ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali. Nel 2012 esce in Italia la terza parte della saga inaugurata con L'ombra del vento: è Il prigioniero del cielo.
Nel 2013 Mondadori riunisce in un volume i tre romanzi della Trilogia della nebbia, che si conlcude nel 2016 con l'uscita, sempre per Mondadori, de Il labirinto degli spiriti.
Zafón vive a Los Angeles dal 1993 dove scrive anche sceneggiature di film per Hollywood. Collabora regolarmente con i quotidiani spagnoli El País e La Vanguardia.
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