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domenica 2 luglio 2017

Un chicca targata "Fazi"


Continua la pubblicazione in casa Fazi dei grandi classici. Questa volta torna in libreria Thomas Hardy con il suo "Due occhi azzurri", un romanzo che mancava un po' dalle librerie, ho infatti provato a cercarlo, per leggerlo, diverse volte, ma era irreperibile, se non nell'usato e ho poi dovuto optare sulla versione originale (non vedo dunque l'ora di leggerlo bella versione italiana).

La vicenda racchiusa in questo romanzo propone la storia di una ragazza divisa tra due uomini, i quali però non sono a conoscenza (o almeno non del tutto) del suo passato e quando questo le si presenta alla porta la vicenda avrà risvolti inaspettati su tutti e tre i personaggi coinvolti nella vicenda. 

Come tutti i romanzi di Hardy è un libro profondamente indagatore dell'animo umano, che approfondisce i sentimenti dei personaggi che crea e non si dimentica di accompagnarli con la stessa assennatezza nella loro crescita e nella loro evoluzione (in qualunque senso sia diretto il suo destino), sempre cercando di insegnare qualcosa al lettore, scavando un'esperienza di vita che rimane impossibile non ricordare, quando racconta le vicende di altre persone (che mai si limitano a rimanere semplicemente sulla carta). 

Ovviamente consiglio questo romanzo ... ma non solo a tutti coloro che amano la narrativa classica, ma anche a tutti coloro che mai hanno letto un'opera di Hardy (nel qual caso consiglio anche opere come "Nel Bosco", "Jude L'oscuro", "Via dalla Pazza Folla" e la sua opera più conosciuta "Tess dei D'Urbervilles" che non sono esaustive dell'autore ma rendono l'idea della sua bravura) e che desiderano leggere qualcosa di interessante, valevole e che racconti qualcosa che mai vada via dall'animo.  


«Credo di capire la differenza tra me e te… 
forse tra gli uomini e le donne, in genere. 
Io mi contento di costruire la felicità su qualsiasi bene accidentale 
mi si possa presentare a portata di mano, 
tu vuoi creare un mondo che si adegui alla tua felicità». 



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Due
Occhi Azzurri
di Thomas Hardy
pagine 323 circa
prezzo 18€
Fazi Editore
disponibile dal 13 luglio
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La bellissima e volubile Elfride, orfana di madre e unica figlia del pastore Swancourt, si innamora di Stephen Smith, giovane architetto di Londra erroneamente ritenuto di nobili origini. 
Poi, quando questi per poterla sposare accetta un incarico in India, Elfride conosce l’affascinante e maturo Henry Knight, antico mentore di Stephen; ben presto Knight, come già era accaduto al suo pupillo, perde la testa per la fanciulla. Elfride, divisa tra la promessa di fedeltà a Stephen e la nuova passione per Knight, infine accetta la proposta di matrimonio di quest’ultimo. 
Ma ancora una volta le cose non vanno come immaginato: una presenza oscura dal passato di Elfride insinua in Knight il tarlo del sospetto sull’onestà della sua futura sposa e il fidanzamento è sciolto. 
Smith e Knight si incontreranno casualmente qualche anno più tardi, entrambi si scopriranno ancora innamorati di Elfride, ma ormai sarà troppo tardi. 
Terzo romanzo di Hardy, fu il primo che lo scrittore pubblicò a nome suo: una grande storia sulla gelosia e sui dubbi del cuore da uno dei massimi esponenti della letteratura vittoriana.

«Nessuno mi ha più insegnato niente 
da quando è morto Thomas Hardy». 
Ezra Pound 

«È innegabile l’abilità di Hardy – l’abilità del vero romanziere – 
di farci credere che i suoi personaggi siano persone come noi, 
guidate dalle proprie passioni e idiosincrasie; al contempo – 
e questo è il dono del poeta – 
in loro vi è un qualcosa di simbolico che ci accomuna tutti».
Virginia Woolf



Thomas Hardy
Poeta e romanziere inglese, uno dei massimi esponenti del romanzo vittoriano, nasce a Upper Bockhampton, nel Dorset, vicino Dorchester, il 2 giugno 1840. All’età di ventidue anni si trasferisce a Londra e inizia a scrivere poesie che hanno come tema la vita rurale. Non riuscendo ad arrivare al pubblico con la poesia, decide di tentare fortuna con la narrativa. Il suo primo successo è Via dalla pazza folla, del 1874, cui seguono Il ritorno al paese nel 1878 e Il sindaco di Casterbridge nel 1886. Dopo lo scalpore suscitato da altri due libri pubblicati tra il 1891 e il 1895 (Tess dei D’Urbervilles e Jude l’oscuro), in cui deride le convenzioni dell’epoca vittoriana, Hardy dedicherà il resto della sua vita alla composizione di poesie. Muore a Dorchester, l’11 gennaio 1928.

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