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mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione ❧ "La tempesta di neve" di Lev Nicolaevič Tolstoj




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La Tempesata
di Neve
di Lev Tolstoj
pagine 128 circa
prezzo
Galaad Edizioni
già disponibile
voto:
★★★★
Bellissimo !
..o..

La tempesta di neve non è solo il racconto di un viaggio notturno nella tormenta. Nel cuore gelido della tempesta, Tolstoj custodisce il ricordo di un giorno caldo di luglio e di un bambino che vede estrarre da uno stagno il corpo annegato di un contadino. 
Tolstoj ha così tanta cura di queste due narrazioni da cucirle con lo stesso sentimento. Non crea specchi, lega melodie. E il lettore inizia a sentire che gli oggetti, i suoni, i personaggi della mattina calda di luglio appartengono alla corsa dei cavalli e delle slitte nella neve, alle urla dei vetturini nella tempesta. 
Ma la morte porta via qualcosa a chi sopravvive, la tempesta cancella lo spazio attorno ai viaggiatori: senza un luogo nel quale riconoscersi l’uomo non ha identità. È la ricerca dell’identità il tema sotterraneo de La tempesta di neve. Tolstoj chiude con un canto: nella luce dell’alba, descrive con gioia i volti dei vetturini, che erano rimasti nascosti al narratore durante la notte. 
È il canto dell’identità, la chiusa di ogni scritto che sia vissuto come esperienza.





Considerazioni.
Oggi vorrei portarvi indietro nel tempo, proprio in quella letteratura classica che amo tanto e cui talvolta mi piace rifugiarmi per godere di parole intrecciate alla meraviglia, descrizioni poetiche e trame che nascondono sorprese ad ogni giro di pagina.

Questa volta vi conduco in piena Russia, paese che quest'anno mi sta seguendo (casualmente) in diverse letture, anche se molto diverse tra loro, con un autore che ha scritto diversi romanzi interessante e pieni di fascino che ancora oggi riescono a dare tanto anche al lettore/ascoltatore meno propenso alla lettura di romanzi d'epoca e di un certo spessore.

Questa storia, anche se decisamente molto breve (è un librettino di poco più di un centinaio di pagine) ha diversi pregi. Il primo, in assoluto, ed anche il più rimarcabile, risiede nel fatto che i colloca in una landa bianca, fredda ed inospitale e lo fa di notte. Ora, qualsiasi autore che mi proponesse una trama, anche solo simile, al giorno d'oggi, mi farebbe mettere sull'attenti: cosa mai ci potrà essere di interessante in una storia di questo tipo? La lentezza e la noi sarebbero dietro l'angolo ... Tolstoj, con l'amore nel cuore per tematiche quali la solitudine, la bellezza, la profondità dell'animo e le questioni sociali del suo paese (positive e negative) è riuscita a creare, a mio gusto, un piccolo capolavoro.

Ne "La tempesta di neve" c'è una trama principale in cui vediamo un bambino che, nel bel mezzo di una tempesta di neve (proprio quella evocata nel titolo) trova il cadavere di uomo, un contadino, in uno stagno. La situazione in questione, cupa, profondamente triste, intrisa di tematiche altrettanto scure e profonde come la morte, la solitudine, il freddo, la disperazione ed il sentimento scomodo dell'accettazione della fine delle cose (e della caducità della vita), sono compensate dalla storia che scorre parallelamente ad essa. Quest'ultima si svolge in luglio, in pieno caldo, assolato ricordo di un autore a cui non sfugge alcun dettaglio e che lo porta a ricordare cose, dettagli, momenti, profumi, suoni che lo riportano in qualche modo a quel momento della tempesta.

Non potrei definire "La tempesta di neve" che un frammento, un qualcosa di cui l'autore ha dovuto per forza scrivere perché in qualche modo tornava a tormentarlo e di cui poteva liberarsi solamente scrivendo. E lo ha fatto in modo magistrale. Anche se è corto, questa storia colpisce inevitabilmente sia per lo stile sempre ben riconoscibile di Tolstoj, ma anche e soprattutto per la delicatezza e la profondità a cui conducono le descrizioni, davvero molto intense, evocative, voluttuose, eleganti e sottili come i fili impalpabili e quasi evanescenti di un ricordo lontano.

Ed anche i sentimenti evocati si allineano queste descrizioni, accentuandole, evocandole, provocandole quando necessario, portando la storia ad un altro livello, quello più complesso da trasmettere, quello sentimentale. Intenso.

Concedete a questa piccola storia di conquistare il vostro cuore, non ci metterà molto, ma sarà per sempre. Assolutamente consigliato.



Lev Nicolaevič Tolstoj
(Jasnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astapovo, 20 novembre 1910) è uno dei grandi scrittori dell’Ottocento. Tra le sue opere più importanti ricordiamo I Cosacchi (1863), Guerra e pace (1865-69), La morte di Ivan Il’ič (1886), Anna Karenina (1878), La sonata a Kreutzer (1889), Resurrezione (1899).

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