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venerdì 20 luglio 2018

Recensione "Sotto il falò" di Nickolas Butler



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Sotto
 il falò
di Nickolas Butler
pagine 240
prezzo
già disponibile
Casa editrice Marsilio
voto:
★★★★☆
Bello!
..o..


I boschi del Midwest, i laghi che gelano con i primi freddi e riflettono i colori del tramonto nelle sere d’estate, custodiscono da sempre storie ruvide e umanissime. Storie in cui il confine tra bene e male non è mai netto, e in cui la luce si intravede anche nella disperazione più nera. 

In questa raccolta Nickolas Butler, autore di culto in Italia, in Francia e nel suo paese, ce ne racconta dieci, tutte intense, tenere e struggenti, tutte simili a ballate country suonate da un vecchio jukebox o dall’autoradio di un pick-up. 

In villaggi dimenticati da Dio o in fondo alla prateria, incontriamo amici che organizzano feste intorno al falò per raccogliere la legna in vista dell’inverno, giovani coppie che si immergono negli abissi per ritrovarsi, uomini che tornano nei luoghi dell’infanzia per scoprire di non essersene mai andati, donne che ne aiutano altre a vendicare le violenze degli amanti, bambine che salvano dalla pioggia gatti rognosi e nuovi papà, anziani che imparano ad apprezzare la vita grazie a un frutteto, nonni che insegnano ai nipoti ad amare i temporali. 

Tra sogni e delusioni, affetto e squallore, i personaggi di Butler si stringono l’uno all’altro più che possono, offrendo il ritratto di un’America testarda e autentica, lontana dal cinismo dei riflettori, vicina al cuore delle cose.





Considerazioni.
Intenso e toccante come una poesia, ipnotizzante come il fuoco danzante del caminetto, amaro solo come il caffè di prima mattina può essere e perturbante come la vita.

Sono rimasta ammaliata da questo romanzo ricchissimo di sfumature e impercettibili finezze che arricchiscono come la trama di un tessuto questa storia. Non pensavo che potessero esserci degli autori, nel nostro tempo, che potessero toccare tematiche in un certo modo, scevro di manierismo e orpelli, con un certo tipo di linguaggio e al contempo in grado di toccare l'animo umano con poche parole, gesti e situazioni. 

Butler ci riesce e con un certo successo.

Sono davvero contenta di essere inciampata in questo autore che mi ha sorpresa e colpita sia per lo stile che possiede, estremamente efficace sia nelle descrizioni che nei vissuti dei suoi personaggi, in grado di evocare semplicemente ed in modo diretto i sentimenti che custodiscono e animano le loro azioni; ma si è rivelato essere anche molto bravo nel cogliere l'essenza di una situazione o di un complesso mondo in racconti decisamente brevi in cui scegliere le parole per cogliere un'emozione, un vissuto un complesso intricato mondo, una società ed i suoi costumi ed usi non è affatto facile.

Mi è piaciuto moltissimo come Butler ha dipinto la provincia americana, troppo spesso eclissata dalle luci e le attrattive delle grandi città (da qui davvero lontanissime), una provincia che vive in modo completamente diverso da quell'immagine americana di possibilità infinite, democrazia assoluta ed egocentrismo che molto spesso automaticamente riconduciamo alla bandiera a stelle e strisce che ben conosciamo. 
No, Butler ci parla di fattorie che più isolate non si possono immaginare, di villaggi sperduti, circondanti dalla natura più selvaggia, sormontati da silenzi intervallati saltuariamente dalla musica che produce la natura, con gli animali che manifestano la loro presenza conferendo bellezza e vitalità al paesaggio; non solo, dove le stazioni di servizio costituiscono un baluardo umano indispensabile, dove le canzoni esprimono un mondo che non è perduto e che è vissuto con sangue e sudore. Ci sono anche bellissimi laghi e tanto verde/polvere, dipende da dove Butler dirige la sua attenzione, portandoci in luoghi dove il tempo scorre più lentamente, facendoci fermare per un attimo ad osservare come in un museo un quadro o come se fossimo in treno e potessimo osservare posti e scenari diversi a seconda della fermata.

Dieci racconti, alcuni di una bellezza da mozzare il fiato, altri un po' meno ma comunque in grado di rendere l'idea di vite complicate, difficili, umane e particolari, si susseguono narrandoci di tormento disilluso, di smarrimento, di difficoltà e lotta, di desiderio più che passione, rabbia che morde e strappa alla vita, di sogni spezzati, di qualcosa da trovare per cui combattere e ideali da rincorrere.
Ma se dovessi consigliare questa raccolta di racconti, lo farei soprattutto per lo stile di Butler, che davvero merita di essere letto per la capacità introspettiva ed empatica in grado di creare quella ruvidezza, quell'essenzialità ed incisività che graffia e rende le cose reali ed in quanto tali più vere e toccanti. Le inquietudini, i sentimenti calpestati, la vita difficoltosa e molto spesso grama è davvero ben resa, come sono altrettanto ben resi i sentimenti, le scelte e i sentimenti di tutti i personaggi di queste storie. 

Una volta letto "Sotto il falò" è impossibile negare di trovare un briciolo di noi stessi in esso, di quello che ci è passato o ci passa nella testa in determinate e peculiari circostante. Non è proprio possibile dire di non cogliere i medesimi sentimenti che ci animano e si dibattono nel petto, com'è impossibile rendervi in questo momento e in due righe la bellezza delle parole con cui esse sono descritte, quasi fosse facile vederle e descriverle per Butler, che probabilmente ha saputo meglio gestire il suo "dono" nei racconti che nei romanzi (che seppur belli a mio parere sono meno incisivi e potenti di questi racconti).

Se non avete ancora avuto occasione di conoscere questo autore non posso che consigliarvi la lettura  di questa particolare raccolta, non potrete non rimanerne colpiti in un modo o nell'altro, da uno dei suoi personaggi o delle situazioni/paesaggi che ha descritto. Non fatevi mancare in particolare tre racconti (anche se è difficile ed estremamente soggettivo sceglierne solo uno) Petrolio dolce”, “Acqua piovana” e “Sotto il falò”, che da il nome alla raccolta. 

Non aspettavi per tutti una fine quieta e serena o talvolta definita, ogni racconto ha una sua ragion d'essere anche nel finale che è stato scelto per esso. Fidatevi di Butler e abbandonatevi alla lettura di quanto ha in mente non ve ne pentirete.




Nickolas Butler 
E' nato ad Allentown, in Pennsylvania, ed è cresciuto a Eau Claire, nel Wisconsin, dove vive con la moglie e i due figli. Ha frequentato il prestigioso Iowa Writers’ Workshop e pubblicato racconti su diverse riviste. Per Marsilio è uscito nel 2014 il suo romanzo d’esordio, Shotgun Lovesongs, che ha conquistato pubblico e critica a livello internazionale e ottenuto l’ambito Prix Page America e il Midwest Independent Booksellers Award. Il cuore degli uomini è stato finalista in Francia al Prix Médicis.

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