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giovedì 14 febbraio 2019

Recensioni in Pillole


La Memoria di Elvira
di Irene Milani
pagine 138 - prezzo 14€ 
Nulladie Editore
già disponibile
..o..






È possibile avere dei ricordi non nostri? 

Può succedere che a un certo punto, senza volerlo, ci rendiamo conto che il nostro cervello ospita anche frammenti di una vita che non abbiamo vissuto? 

Questo è il dubbio che travolge Margherita, giovane donna che lavora come pubblicitaria a Torino dopo una trasferta a Lazise. 

Che cosa la lega a Elvira, ragazza vissuta in quei luoghi durante la seconda guerra mondiale? Due protagoniste molto diverse tra loro vedranno intrecciare i fili della memoria che porterà Margherita sulle tracce di un passato di cui ignorava l'esistenza. 

Il passato va custodito in esso si può nascondere la sofferenza e, allo stesso tempo, il rimedio ad essa.


Considerazioni.
La storia che vi vorrei presentare oggi non solo è italianissima, lo dico come valore aggiunto, ma ha anche una trama davvero interessante e coinvolgente, che mescola il genere romance a quello storico drammtico senza dimenticare un pizzico di paranormale.

La vicenda inizia in tempi difficili, Nella prima metà del 1900, in un territorio non particolarmente gettonato, ovvero Salò. Qui, Elvira, la protagonista del libro, è una giovane donna di una buona famiglia, che finalmente trova un certo equilibrio grazie anche alla fine della Prima Guerra Mondiale, che aveva imperversato fino a pochi anni prima. Elvira riscopre la bellezza degli attimi e di cose scontate come passeggiare senza paura per le strade e senza coprifuoco. Ora la sua unica preoccupazione è quella di pensare a vivere pienamente la vita e magari incontrare l'anima gemella con sui condividerla. Ma presto tutto crolla di nuovo, come torna il coprifuoco, le limitazioni stringenti e tutto diviene proibitivo, anche a causa delle camicie nere.

Nel male, però c’è in fondo anche qualcosa di positivo, in quanto un giorno conosce un ragazzo di nome Michele, uno che non hai ma visto, né conosciuto prima e dal quale è immediatamente attratta, nonostante la travolga con la bicicletta, nonostante ci sia la guerra di mezzo. Solo che mentre la famiglia di Elvira crede fermamente nel cambiamento che sta attuando Mussolini, Michele è invece un fiero partigiano ...

Passano gli anni e sembra che la storia di Elvira sia morta e sepolta, fino a quando non conosciamo Margherita, la quale sogna la sua storia, le sue vicissitudini e non capisce come mai il suo presente sia così inestricabilmente legato a quello di Elvira. Ma molto presto verranno a galla verità sepolte che non sarà più possibile tenere nascoste ...

Tra fughe, inganni, segreti, piani e informazioni, passato e futuro, assistiamo alla sopravvivenza di Elvira e quella del suo amore per Michele, che è messo a dura prova sia dalla società che dalla guerra.

Devo dire che questa storia d'amore, di famiglia e di guerra mi è molto piaciuta sia perché la sua autrice è stata brava nel raccontarla con passione, determinazione e coinvolgimento; sia perché non risulta mai pesante o il suo protrarsi non indugia troppo su un aspetto piuttosto che un altro, trovando sempre equilibrio tra ambientazione, introspezione psicologica e aspetti romantici.

Ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione di Elvira, che è facile amare ma non è altrettanto facile da comprendere fino in fondo, ma della quale accettiamo il destino come naufraghi che si lasciano andare  alla marea che li trascina. Accettiamo l’andamento della storia poichè sappiamo che erano tempi duri, dove nulla poteva essere dato per scontato (lusso raro, diciamocelo) e accettiamo ancor di più il fatto che lotti con tutta se stessa per ottenere quello in cui crede, anche andando controcorrente rispetto alla famiglia ed alla società dell’epoca.

Amore, disincanto, dolore, ferite, passione, amicizia, ancora dolore, la storia di Elvira (ma anche quella di Michele) si intreccerà inevitabilmente con quella di altri personaggi (come quello di Margherita), anche con salti nel futuro, per indagare le conseguenze di una storia che non può considerarsi né scontata, né prevedibile sino alla fine.

Consiglio questa storia a tutti coloro che amano leggere storie romantiche ma non scontate, con tante sorprese, anche se non sempre semplici o dal finale scontato e felice.

★★★★☆/5

Irene Milani
Milanese di nascita, dopo il matrimonio Irene si è trasferita ad Asso, in provincia di Como, dove risiede tuttora. Laureata in Conservazione dei Beni culturali presso l’Università di Parma, si divide tra la scrittura, l’insegnamento e la sua famiglia.

3 commenti :

  1. Grazie per le belle paro!e. Come sempre le tue recensioni sanno cogliere nel segno trasmettendo il senso profondo del libro

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    1. Grazie a te, mi hai permesso di leggere una bellissima storia ;)

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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