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lunedì 1 aprile 2019

Recensione in pillole “Il Castello di Wheldrake” di Francesca Serafini

Il Castello di Wheldrake
di Francesca Serafini
Pagine 144 - Prezzo 13.90
Il seme bianco editore
già disponibile
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Ayslin, un’orfana sassone, nell’Autunno del 1066 si ritrova al centro dei giochi di potere tra due Re che si contendono il Trono Inglese, arrogandosi il potere di decidere del suo futuro offrendola in sposa a chi conviene loro. 

Sfuggita al matrimonio di stato, con un vecchio Laird scozzese, incontra, proprio come in una favola, nel profondo ventre di un folto bosco, l’uomo dei suoi sogni: Beowulf un guerriero normanno. 

Quando la fanciulla scopre che Re Guglielmo l’ha promessa al normanno, fugge di nuovo, decisa a non appartenere mai a nessun uomo. Beowulf non è felice all’idea di doversi sposare, ma resta ammaliato dalla sua dolcezza e dal suo carattere ribelle. 

Onore, innocenza perversione e violenza si mostreranno loro lungo la strada, troveranno la forza di scegliere l’amore?

Considerazioni.
Carissimi lettori oggi vorrei parlarvi di un romanzo che ho letto molto volentieri e che parla di una storia d’amore decisamente appassionante tra Ayslin, ovvero un’orfana di origini sassoni con un guerriero normanno di nome Beowulf (e le analogie con la famosa leggenda finiscono qui).

Le vicende prendono avvio nella metà dell’anno mille e ci parlano non solo della vicenda amorosa che coinvolge Ayslin e Beowulf, ma anche del potere che governa il mondo in quel periodo storico, particolarmente violento e spietato, soprattutto per una giovane con davvero pochi poteri decisionali sul suo destino e la sua esistenza come lo è Ayslin.

Non voglio togliervi il piacere della lettura scendendo eccessivamente nei particolari, vi dirò solamente che accadono davvero molte cose, anche troppe, ma ben descritte.

Il Castello di Wheldrake” non si è dimostrata una lettura piacevole solo per lo stile veloce, sicuro e convincente della sua autrice, ma anche perché mi ha coinvolto, per un paio di ore, in una storia che sebbene non appaia originale (chi ha letto romanzi appartenenti al genere romantico sa bene quante trame di questo tipo si possano trovare) ha però qualcosa che riesce a carpire l’interesse del lettore e poi avvincerlo in un’atmosfera storica intrigante, piena di risvolti che portano ad un coinvolgimento vivo e appassionante.

Ci sono delle parti che avrei preferito fossero maggiormente approfondite, come l’introspezione psicologica dei personaggi, che sebbene siano ben descritti e dialoghino complessivamente bene tra di loro, è vero anche che sarebbe stato interessante conoscerli meglio anche con dialoghi e tematiche che li avessero messi più in gioco, arrischiando un pochino di più il loro passato o la loro situazione. Li avrei “sporcati” un po’ di più fossi stata nell'autrice. Detto questo ho trovato molto belle le descrizioni, le ambientazioni e il risvolto romantico, come ho accennato prima, ben narrato ed anche in modo convincente e coinvolgente.

Consiglio la lettura di questo romanzo a coloro che amano le storie storiche con una bella storia romantica come fulcro della narrazione.

Francesca Serafini
nata a Roma, è cresciuta sognando eroi romantici ed eroine ribelli. Persa in mondi antichi, svolgeva innumerevoli lavori in campi diversi e studiava. Ritiene che scrivere sia una sorta di terapia per l’anima.  Con Il Castello di Wheldrake, suo primo romanzo, vuole dare al lettore un momento di sogno e riflessione lontano dalla realtà.

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