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lunedì 24 giugno 2019

Recensione "I 17 mondi - Il Capitano" di Alessandra Rapetti Alexander


I 17 mondi
Il Capitano
di Alessandra Rapetti Alexander
Pagine 18€ - Prezzi 6.99€
già disponibile
Crowdfunding
..o..


Una donna straordinaria con un passato oscuro che chiede di essere vendicato. 17 pianeti divisi in 4 schieramenti i cui capi si sono dimenticati di arrivare tutti dallo stesso posto: la Terra
Una minaccia che potrebbe trasformare uno strumento che salva la vita di tutti nel peggior incubo mai visto.

Il Capitano Lee è un criminale ricercato sulla maggior parte dei pianeti della Comunità, una colonia di terrestri. Hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione per trovarlo, nonostante ciò, quel pirata appare e scompare a suo piacimento senza lasciare tracce. Ma non hanno preso in considerazione due fattori: stanno cercando un “lui” quando dovrebbero cercare una “lei”; non si sono chiesti quali motivazioni lo spingano e chi sono i suoi veri obbiettivi.

Il Capitano Lee è Elizabeth, donna con un‘intelligenza di gran lunga superiore alla media, spregiudicata e che utilizza il sesso in modo cinico, con una vera e propria ossessione nei confronti del proprio doloroso passato. Lei è l’unica in grado di avere una visione chiara di quanto il futuro potrebbe diventare terrificante, e questo accende in lei un senso di profonda solitudine.

Il Capitano è il primo libro della pentalogia I 17 Mondi che apre uno scenario lontano nel tempo e nello spazio. In questa storia le scene di azione si alternano a quelle di relazione tra i tanti personaggi. Nello stesso modo, la sofferenza e l’angoscia claustrofobica si alternano alla necessità umana di amore e al senso di lealtà. Il tutto condito con alcune generose gocce di erotismo e un pizzico di ironia.

Considerazioni.
Uno dei modi per far conoscere (e trovare il denaro per poter pubblicare i romanzi) è la piattaforma  crowdfunding di Bookabook, dove (una volta iscritti) si può domandare al pubblico - tra le varie cose - di aiutarvi a pubblicare il romanzo chiedendo una donazione, in questo caso corrispondente al costo del romanzo che si può in questo modo pre-ordinare. Una volta raggiunto l'obiettivo, e trovati quindi i fondi per pubblicare il romanzo, lo potrete vedere (e leggere) finalmente stampato o in formato digitale.

Proprio per raggiungere questo obiettivo una ragazza mi domandato di leggere la sua storia per dare un'opinione a lei ma anche a voi su quello che penso di questo romanzo fantasy, che indaga in modo particolare gli aspetti psicologici del senso umano. Nonostante gli impegni e le varie traversie, sono riuscita finalmente a completare la lettura. 
Posso dirvi che sono contenta di averlo fatto, poiché "I 17 mondi - Il Capitano", nonostante una certa velocità nell'incedere che talvolta si faceva sentire, è una lettura molto piacevole, che trasporta il lettore affamato di avventure nello spazio in una vera e propria lotta di potere e colonizzazione che coinvolgono ben diciassette pianeti, suddivisi in quattro schieramenti: Alleanza Indipendente, Unione Alpha, Impero Cardian, Corporazione Kappa
Questo primo libro è ambientato per lo più su Bagoha, pianeta dell’Alleanza, e seguono le vicende di una donna che si finge uomo per lottare contro nemici che vogliono prevaricare sulla colonia di pianeti in questione anche e soprattutto attraverso il controllo mentale delle persone che vivono sui diciassette mondi. Riuscirà una donna determinata, tenace, intelligente, arrabbiata e pronta alla vendetta a farcela? 

Innanzitutto vi dico che le storie alla Lois McMaster Bujold mi colpiscono sempre, specialmente se, come in questo caso, è protagonista una donna dal passato misterioso e con una missione di salvezza imprescindibile a guidare l'azione. Credo infatti che il Capitano Lee sia una personaggio davvero molto ben scritto e caratterizzato, sia a livello di azione che psicologico. Lee/Elizabeth è un personaggio interessante, le cui azioni non sono predicibili, che riesce a interessare sia per quello che dice che per quello che fa, senza contare il suo passato, davvero intrigante, il quale costituisce di per se una ragione sufficiente per andare avanti a leggere l'intero romanzo.
Seppur abbia citato la Bujold, siamo ancora lontani da essa, la quale è per me un caposaldo irremovibile a cui tendere in campo di letture nello spazio, e lo dico in riferimento alla struttura della storia, alla sua evoluzione, alla conduzione delle sotto trame e il rispetto di certi tempi e dinamiche che in questo genere sono particolarmente importanti, ma devo dire la Rapetti Alexander è davvero molto brava, soprattutto per quanto concerne l'aspetto psicologico.
Certo, mi direte, la Rapetti Alexander è una psicologa ... si va bene, ma non era detto che sarebbe stata in grado di narrare e prospettare su dei personaggi delle indagini psicologiche interessanti, coinvolgenti e avvincenti. Invece ci riesce bene e con idee, a modo suo, anche originali.

Mi è inoltre piaciuto il fatto che l'autrice abbia giocato sul senso del doppio: bene e male, giusto e sbagliato, distacco e coinvolgimento, perdono e vendetta, odio e sesso per tutto il romanzo, cercando di creare sempre un opposto sia per i personaggi che per le tematiche, generando con questo domande e questioni in senso pratico e metafisico su tutto quello che ne nasce e che si sviluppa.

Come vi dicevo prima spererei che nei prossimi capitoli, pur mantenendo i medesimi appassionanti intrecci a livello di azione e di caratterizzazione di personaggi, i tempi e la velocità della storia fosse calibrata meglio e vi fosse meno tecnicismo in merito alla storia o alla collocazione dei pianeti, ma per il resto credo sia una buona storia, appassionante al punto di giunto e con sicuro margine di miglioramento. La seguirò volentieri anche in futuro!

Consigliato a tutti coloro che amano le storie che si spingono nel futuro e nello spazio più profondo.


voto:
★★★★☆/5


Potete aiutare anche voi l'autrice andando a questo link: 



A. R. Alexander 
Sono una psicologa e sono affascinata dalle sfumature della mente umana. Quando ero bambina giravo per casa immaginando personaggi fantasiosi con cui intraprendere avventure rocambolesche, sotto gli occhi rassegnati dei miei genitori. Crescendo le avventure si sono fatte più silenziose agli occhi degli altri, ma sono rimaste una costante della mia vita. Ho sempre amato costruire mondi che non esistono dove iniziare tutto da capo, inventare gli scenari dove tutto è metaforico e reale allo stesso tempo. Mi piacciono le favole, la fantascienza e le scienze, dalla biologia all’astrofisica, e mi piace l’idea di poterle mischiare insieme. Un giorno, mentre raccontavo timidamente uno dei miei sogni ad occhi aperti alla mia terapeuta, lei mi disse “Prima o poi sceglierà una storia e la metterà nero su bianco…”. E, alla fine, l’ho trovata.

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