Quest'oggi vorrei presentarvi tre romanzi che potrebbero interessare tutti i lettori che hanno di letture che trattano di storia, di tradizioni e di valori. Sono tre romanzi che non si propongono di esplorare questi aspetti appena elencati aggiungendo un piccolo di mistero di suspance, per intrigare il lettore e condurlo alle radici del nostro passato.
Il Dipinto di Aristide
di Francesco Pilieci
Pagine 126 - Prezzo 10€
già disponibili
autopubblicati
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Come in un individuo adulto che ricorda con malinconia le calde certezze della propria infanzia, il protagonista con un approccio quasi superstizioso tenta di riprodurre illusoriamente tempi passati, per ricadere inesorabilmente in un presente di angoscia, ma pur sempre ricco di individuale orgoglio del possesso dei propri principi. Un mondo in cui, nonostante l'insicurezza, non siamo soli a ritrovarci smarriti, a sentirci sperduti nella perdita dei nostri valori. È una perdita condivisa da una generazione intera che ha vissuto l'ultimo cinquantennio della storia italiana con l'affermarsi e il sovrapporsi di partiti e personaggi politici a volte discutibili ma spesso di grande spessore culturale e che si trova improvvisamente spiazzata da una dimensione diversa con la responsabilità di non averne avuto consapevolezza, di non aver percepito in tempo il cambiamento per prevenire i rischi della nuova epoca o, quanto meno, per giungervi preparati.
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Oltre il suono delle rime sparse
di Francesco Pilieci
Pagine 114 - Prezzo 10€
già disponibili
Apollo Edizioni
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Il titolo del romanzo richiama il sonetto proemiale del Canzoniere di Petrarca, Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono. Ciò perché la fonte degli accadimenti, in gran parte surreali, è appunto il Rerum vulgarium fragmenta, un manoscritto autografo ritrovato casualmente da Giovanni Angelini, il protagonista del romanzo, in una libreria antiquaria. Di questo testo, pieno di correzioni e mancante di diversi componimenti rispetto alle due note versioni del Vaticano Latino 3196 e 3195, si persero le tracce nel 1380, sei anni dopo la morte del Poeta, in occasione della traslazione delle spoglie dalla chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta all'arca marmorea situata accanto alla stessa chiesa...
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Lettere dalla rete
di Francesco Pilieci
Pagine 116 - Prezzo 10€
già disponibili
Apollo Edizioni
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Giuseppe Ciufri è un ricco imprenditore che opera nel settore calzaturiero. Le scarpe, di cui lui stesso disegna i modelli, sono ricercatissime e calzano i piedi di una clientela top. Una sera, mentre fa zapping in attesa dell'inizio del telegiornale, la sua attenzione viene catturata dalla dolcezza di un viso, quello della dottoressa Donatella Ambrosoli, ospite di un noto rotocalco. Imbambolato da quel viso e affascinato dalle eccellenti capacità comunicative della brillantissima psicologa, Giuseppe, contrariamente dalle sue abitudini di uomo riservato e timido, le invia una email di congratulazioni. Inaspettatamente Donatella gli risponde e ha inizio uno scambio di messaggi, inizialmente formale e man mano sempre più confidenziale, dando al romanzo la caratterizzazione di un cyber epistolario. Giuseppe confida a Donatella di avere uno strano sogno ricorrente... Molti sono i "colpi di scena" che arricchiscono la corrispondenza tra Giuseppe e Donatella/Giulietta e il finale regala delle belle sorprese!
Recensione del romanzo "Il Cantodell'Upupa"
del medesimo autore:
Francesco Pilieci
laureato in Giurisprudenza presso l'Università "La Sapienza" di Roma nel 1984 e che sono un dirigente della Pubblica Amministrazione (Comparto Enti locali) dal 2002 a tutt'oggi.
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