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lunedì 17 giugno 2019

Recensione "La candidata perfetta" di Greer Hendricks, Sarah Pekkanen


Sebbene abbia avuto un po' di problemi (ecco perché ho latitato per qualche settimana, chiedo scusa) sono di nuovo tornata attiva e presto leggerete davvero un bel paio di recensione che potrebbero esservi utili per le letture di questa estate! 

Ma bando alle ciance e partiamo subito con un bel romanzo thriller davvero molto coinvolgente e scritto proprio bene! Buna lettura!


La candidata perfetta
di Greer Hendricks, Sarah Pekkanen
pagine 432 - prezzo 19,90€ - eBook 9,99€
Piemme Editore
già disponibile
..o..




Eminente psichiatra di New York cerca donne tra i 18 e i 32 anni 
per uno studio su etica e morale.
Compenso generoso. Anonimato garantito.
Una sola richiesta: sincerità assoluta.

Quando Jessica Farris, make-up artist squattrinata, accetta di partecipare a uno studio condotto da un certo dr. Shields, misterioso psichiatra della New York University, non sa bene cosa immaginarsi. Ma in fondo a lei interessa più che altro il compenso "generoso", e forse il brivido della novità: la sua vita è fatta di corse su e giù per Manhattan a truccare studentesse per le loro notti pazze, di tranquille serate in compagnia del suo cane e poco altro.

Eppure, nel momento in cui mette piede nell'aula 214 - una stanza asettica con soltanto un computer accesso, su cui lampeggia un: Benvenuta, Soggetto 52 - qualcosa le dice che forse è stata troppo avventata. Sincerità assoluta: ne sarà capace?

Ti senti in colpa se dici una bugia? 
Hai mai fatto molto male a qualcuno a cui tieni? 
Spieresti i messaggi del tuo partner? 

Pian piano, le domande del fantomatico dr. Shields si fanno più incalzanti, più personali, più pericolose. È come se avesse capito tutto di Jess: quello che pensa, quello che nasconde. E quando le chiederà di passare dall'aula 214 al mondo reale, per lei sarà già troppo tardi per sottrarsi al gioco.

Perché Jessica Farris è la candidata perfetta per quello che il dr. Shields ha in mente. Almeno finché, ormai prigioniera di una sottile rete di lusinghe, dipendenza, e ossessione, Jess non scoprirà che la stessa sorte è toccata a qualcun'altra prima di lei.

Considerazioni.
Seguo Sarah Pekkanen da un bel po' di tempo e quest'autrice è davvero molto versatile, credetemi! Il primo romanzo che ho letto della Pekkanen, "L'amore non è il mio forte" era una storia romantico - riflessiva davvero molto, ma molto bella (se capita recuperatela poiché ne vale assolutamente la pena), seguito dal carinissimo "Single? No, grazie!". Dopo diverso tempo l'ho poi ritrovata lo scorso anno in veste di scrittrice thriller (con la Hendricks) con "La moglie tra di noi", che mi ha colpito per la tensione e la costruzione della parte psicologica della storia. Era dunque inevitabile che leggessi il suo ultimo lavoro, "La candidata perfetta" scritto sempre a quattro mani con il suo ex editore, ovvero la Hendricks.

Anche "La candidata perfetta" presenta una struttura simile a quella del romanzo precedente, ma la sua sostanza è molto diversa. Siamo infatti in presenza di una normalissima ragazza di nome Jessica Farris, che fa la make-up artist (mestiere non troppo comune nei thriller, che per questo me lo ha reso ancor di più intrigante) ma non naviga nell'oro, anzi, diciamo piuttosto che è una ragazza squattrinata. Proprio per la sua situazione economica precaria decide di partecipare a uno studio condotto da uno psichiatra di nome Shields. Pur non sapendo in che cosa consista lo studio, accetta subito, poiché il compenso è molto generoso.

Le cose iniziano a farsi (molto) strane nel momento in cui Jessica si presenta allo studio dello psichiatra, dove trova solo un computer e un messaggio inquietante "Benvenuta, Soggetto 52". Ma mentre io sarei fuggita a gambe levate, Jessica rimane e legge le domande spinose, pericolose e sempre più intime che cercano di  scavare nel passato di Jessica, di conoscerla meglio, rendendola la preda (o candidata) perfetta per l'esperimento del dottore, il quale entrerà prepotentemente nel mondo di Jessica, la quale non potrà più tirarsi indietro dall'esperimento ...

Innanzitutto vi dico che di questa storia mi è piaciuta molto la protagonista, la quale sin da subito si presenta come una ragazza giovane, ma di carattere, che pur essendo in difficoltà ha un forte senso di libertà ed indipendenza, non le mancano inoltre intelligenza e spirito di intraprendenza. Pur avendo tutte queste caratteristiche (e osiamo dirlo, pregi) ha però anche difetti, come il fatto di fare un lavoro poco redditizio, il che la porta a dormire sempre con un occhio aperto e l'altro anche, senza contare che a volte fa scelte un po' avventate, come accettare lavori che potrebbero causarle guai seri. Vedi la stanza 241 e uno psichiatra poco affidabile.
Ma d'altronde è anche concepibile la sua scelta (davvero ben descritta dalle due autrici): Jessica, con una sorella malata a casa (in Pennsylvania), un appartamento nel Lower East Side , con un abbigliamento a dir poco limitato e come unica compagnia il fido Leo,  non si sente nella condizione di fare la schizzinosa per guadagnare qualche soldo in più, quindi accetta senza farselo dire due volte.

Seconda cosa che mi ha portato a darmi una pacca sulla spalla per la scelta di questo libro è il fatto che le autrici hanno scelto di alternare il punto di vista di Jessica, la quale ci narra il suo  vissuto,  a quello del Dott. Shields, e lasciatemi dire che questo porta a quel qualcosa in più che mi è proprio piaciuto.

Altro (ve lo avevo detto che ce n'era più di uno) elemento che mi ha conquistato della vicenda è il fatto che mi ha tenuto sul filo del rasoio per tutto il tempo in modo interessante, con dei bei tempi e una suspance costruita con tanti dettagli nonché una struttura solida, non lasciata al caso.
Un esempio? Il fatto che altri candidati all'esperimento vi abbiano già partecipato e siano vivi e vegeti ci fa ben sperare, ma il fatto che solo Jessica venga richiamata per un secondo incontro, incomincia a far suonare qualche campanello di allarme; le domande, che si basano su un'indagine morale, sono davvero molto personali, come se lo psichiatra la conoscesse veramente; e poi quante domande sul dire la verità, l'esser onesti, l'amare qualcuno e il sacrificio per esso ... perché?

In ultimo credo che anche la parte delle tematiche affrontate siano davvero ben strutturate, dalla solitudine alla malattia, dall'amore all'ossessione, dall'amicizia alla libertà, dalla paura alla fede.

E' complessivamente una storia che mi sento di consigliare a tutti, soprattutto a coloro che amano il thriller e le storie avvincenti


voto:
★★★★/5

Sarah Pekkanen
Nata a New York, si è subito trasferita con i genitori in una tranquilla cittadina del Maryland, dove vive tuttora con il marito e i tre figli. Dopo la laurea, ha lavorato per qualche anno come giornalista; ultimamente, però, ha deciso di prendersi una pausa per passare più tempo insieme ai figli e per dedicarsi alla sua vera passione, la scrittura. L'amore non è il mio forte, il suo primo romanzo, ha ottenuto un grande successo sia in Italia che all'estero. www.sarahpekkanen.com

Greer Hendricks
L' editor di lunghissima data di Sarah Pekkanen. Insieme, duo inedito quanto vincente, hanno deciso di scrivere un thriller psicologico: il risultato è stato uno dei più grandi successi dell'anno in America, venduto in trentacinque Paesi per cifre altissime e opzionato per il cinema da Amblin Entertainment.


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