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sabato 3 ottobre 2020

Recensione in pillole: "La veste profanata" di Claudia Torresan

La veste profanata
di Claudia Torresan
Pagine 360 - Prezzo 13.30€ - eBook 4.00€
Youcanprint
già disponibile
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Roma fa nuovamente da sfondo a un’indagine condotta dall’ispettore Ivan Tedesco. 

In una notte di novembre, particolarmente gelida e ventosa, un giovane di buona famiglia viene assassinato nel proprio letto. 

Quello che, a prima vista, si presenta come un caso di omicidio su cui indagare, ben presto si rivelerà un intreccio di misteri da svelare, di cui questo assassinio rappresenta solo la punta dell’iceberg. La famiglia Barone, a cui apparteneva il ragazzo deceduto, crea da subito motivi validi per essere ritenuta degna di attenzione e di ricerche accurate che spieghino comportamenti inverosimili dopo la morte di un congiunto. 

Quasi ogni membro di quel copioso nucleo familiare pare possedere un movente per il delitto commesso. 

E Ivan proseguirà l’indagine con l’aiuto dell’ex collega, Oreste, dopo il suo trasferimento fuori Roma, ma vicino a lui anche nel tentativo di risolvere questo insidioso caso. 

Insidioso al punto che Ivan si troverà a dover disturbare un uomo potente, insospettabile e la cui carica si colloca ai piani alti.


Considerazioni.
In questa nuova opera della Torresan, l'autrice ci parla di una storia, quella di un uomo di buona famiglia, almeno apparentemente senza alcun segreto, senza nulla da nascondere, un giovane in buona salute e con tutta la vita davanti, soprattuto dopo aver avuto successo - lavorativamente parlando - essendosi fatto da solo, rendendo l'attività del padre ancora più fiorente e redditizia. Ma la vita è labile e il giovane viene trovato morto, pugnalato al petto.

Il romanzo si apre proprio con la sua morte, e l'inizio delle relative indagini di Ivan Tedesco e Daniele Regina, i quali lavorano presso il commissariato romano nei pressi del Celio. 
In un crescendo di tensione e di violenza, in un dramma familiare dai risvolti sempre più strani, sempre più torbidi e inquietanti, seguiremo le vicende della famiglia Barone. Riuscirà il protagonista a trovare il colpevole? A svelare il mistero? Non resta che leggere il romanzo ...

Che dire, il primo romanzo non mi era dispiaciuto, in quanto è scritto in modo fluente e semplice, diretto e spontaneo. Inoltre l'intreccio era ben orchestrato e il mistero gestito con parsimonia. Anche questo secondo romanzo è stato intrigante e piacevole da leggere fino alla fine. Interessante è stato il fatto che molti di coloro che lavoravano con con Tedesco ed erano presenti nel romanzo precedente sia andati via per vari trasferimenti e che quindi ci sia "una ventata di aria nuova" e questo, anche per chi lo ha letto, fa si che ci siano degli elementi nuovi. Oltre a ciò ci sono dei personaggi "cattivi" davvero molto interessanti, come il cardinale Barone, Umberto Salvati e anche la madre di Barone ed Emilio Barone e dei buoni "buoni" con il fiuto sopraffino, come nel caso di Tedesco ma anche di Regina, che insieme formano davvero una valida coppia di investigatori.

Complessivamente anche questa volta la Torresan confeziona un romanzo coinvolgente, non perfetto, ma che si vuole scoprire in tutte le sue sfumature e che potrà essere apprezzato da tutti coloro che amano le vicende thriller e che hanno voglia di una storia nostrana ma appassionante e contorta al punto giusto.


Claudia Torresan 
è nata a Vigevano (PV). Ha conseguito un diploma in liceo classico e poi una laurea in scienze biologiche.cHa già pubblicato: Dietro la maschera, La cruda verità del lago, Rime che uccidono, quando la poesia diventa un’arma mortale e La paura torna sempre, ma stavolta finirà il lavoro.

2 commenti :

  1. [...[ "un uomo di buona famiglia, almeno apparentemente senza alcun segreto, senza nulla da nascondere, un giovane in buona salute e con tutta la vita davanti" [...]

    E non è forse sempre così?

    RispondiElimina

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