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sabato 4 agosto 2012

Breve analisi dei titoli Neri pozza di luglio.


Ultime uscite prima della pausa estiva anche per la Neri Pozza, che quest'anno ci consegna all'estate con due libri piuttosto brevi, ma molto interessanti, di due autori che sebbene siano piuttosto di nicchia sono anche molto capaci e possiedono quel dono narrativo che conduce magicamente alla connessione tra autore e lettore nella profondità dell'animo.

Il primo romanzo è costituito da una serie di storie che ci conducono a un periodo di guerra, in particolare quella avvenuta nei paesi dell'est europeo (Penkov è bulgaro). E' sostanzialmente la narrazione dura e cruda, e in alcuni momenti anche un pochino assurda e bizzarra, di quanto avvenuto in Bulgaria, la sua terribile storia di conflitti e la miseria che ne deriva, nonchè la sua cultura, le sue usanze, ma anche dell'amore che può nascere, perdurare o mutare in una situazione così tragica. 
I tre racconti sono "Makedonija" "East of the West" e "Buying Lenin" .

In "Makedonija" troviamo un  uomo anziano, in una casa di cura a Sofia, Bulgaria, che trova delle lettere d'amore a sua moglie, scritte da un uomo che combatte per la libertà della Macedonia nel 1905. L'uomo ha conservato le lettere per oltre sessant'anni, e ora che è parzialmente paralizzato e muto da diversi anni, comincia a leggere queste lettere, rievocando vividamente luoghi ed avvenimenti avvenuti al tempo della guerra.
In "East of the West", che è la storia che da il nome al romanzo nel suo complesso, troviamo una città che è divisa da un fiume, infatti, a seguito di una delle numerose guerre bulgare, la città è divisa lungo il fiume: ad oriente c'è la Bulgaria e ad occidente troviamo la Serbia. Ogni cinque anni i funzionari della città consentono un'incontro delle due parti  e proprio durante questi incontri, il narratore della storia e sua cugina, Vera, si incontrano e incominciano ad avere una particolare storia d'amore, di corteggiamento, che si prolunga nel tempo, che procede, grazie a questi incontri. Al protagonista della storia ci vogliono trent'anni per domandareVera di sposarlo, ma alla fine qualcosa va storto.
In "Buying Lenin" - vincitore del premio "Eudora Welty" (amatissima, bravissima e capacissima autrice americana) e scelto da Salman Rushdie per l'inclusione nella raccolta dei migliori "American Short Stories" - troviamo un protagonista arrivato in America dalla Bulgaria per frequentare il college che continua a mantenere un collegamento con il paese d'origine mediante le telefonate piuttosto controverse con il nonno (che crede ancora nel partito comunista) e sui loro ideali differenti. Il protagonista, per scherzo, acquista il cadavere di Lenin per  suo nonno. Quando chiama il nonno, ammettendo quanto è infelice in America, questo gli dice che ha trovato una cassa di grandi dimensioni, con il corpo di Leninalla sua porta.

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A est 
dell'Occidente
di Miroslav Penkov
pagine 245
prezzo 16,50
Neri Pozza
già disponibile
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In "Makedonija", il racconto che apre la raccolta, Nora e suo marito vivono da otto anni in un ospizio a qualche chilometro da Sofia. Vivono accettando più o meno serenamente le ingiurie degli anni, i malanni, la nostalgia del passato. Finché un giorno il marito di Nora si imbatte in una dolorosa scoperta. Gli cade di mano il portagioie della moglie, il coperchio si spalanca e, sul fondo, uno scomparto segreto rivela le lettere che qualcuno ha scritto a Nora più di sessant'anni prima, quando lei aveva appena sedici anni. Da quell'istante l'uomo diventa preda della gelosia, un'assurda gelosia per il giovane fidanzato della moglie morto da oltre mezzo secolo, alimentata dal desiderio di voler essere lui quel ragazzo che ha amato Nora quand'era vicina all'inizio della sua vita e non alla fine.
cover originale

 Nel secondo racconto, "A est dell'Occidente", Naso incontra Vera nel 1970 quando lui ha sei anni e abita con i genitori sulla sponda bulgara del fiume del suo paese, mentre lei vive sull'altra riva, quella serba. La incontra durante la grande riunione in cui i due paesi concedono alle due famiglie di passare qualche ora insieme, e per tutta la vita, nei diversi luoghi in cui lui e Vera si ritroveranno a vivere, cercherà invano di abolire il confine reale e immaginario che lo separa irrimediabilmente da lei. In "Comprando Lenin", un ragazzo decide di lasciare la Bulgaria ed emigrare in America. Non c'è nessuna guerra o miseria che lo costringa ad approdare su rive straniere. Se ne va perché può farlo.




Miroslav Penkov è nato nel 1982 in Bulgaria. E 'arrivato in America nel 2001 e ha completato gli studi in Psicologia e ha un MFA in scrittura creativa presso l'Università dell'Arkansas. Ha vinto il Premio Eudora Welty in Fiction, e la sua storia "Buying Lenin" è stato pubblicato in "The Best American Short Stories 2008", a cura di Salman Rushdie. Insegna scrittura creativa presso la University of North Texas, dove è un editor di narrativa per l'American Literary Review. Il suo sito èhttp://www.miroslavpenkov.com/

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L'ultimo giorno di 
Joseph Conrad 
di David Miller 
pagine 174
prezzo 13,90
Neri Pozza
già disponibile
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È un giorno di agosto del 1924 a Oswalds, la casa a pochi chilometri dalla costa sud-orientale inglese in cui i Korzeniowski si sono riuniti per celebrare i diciotto anni di John, figlio di Józef Korzeniowski, al secolo Joseph Conrad, e della moglie Jessie. Lo scrittore riposa nella sua camera da letto. Durante una gita verso la costa in compagnia di Richard Curie, giornalista e amico di famiglia di vecchia data, ha all'improvviso cessato di respirare normalmente.

Curie l'ha visto ingoiare l'aria come fosse acqua, il petto che si sollevava, il corpo esausto e tremante per lo sforzo, la mano fredda e inerte che stringeva la sua. Una volta a Oswalds, il battito per fortuna è tornato regolare e il respiro normale, a detta almeno del medico subito accorso. In casa sono presenti tutti i Korzeniowski e la loro cerchia: Jessie, la moglie dell'autore di "Lord Jim" e "Cuore di tenebra", autrice a sua volta di libri di cucina; Borys, il primogenito veterano di guerra con la moglie Joan King e Philip, il loro piccolo appena nato; John, naturalmente, il festeggiato; Lilian Hallowes, la dattilografa e segretaria personale dello scrittore; Curie, l'amico di famiglia, Arthur Foote, il domestico; Charles Vinten, l'autista e factotum; Audrey, la governante e dama di compagnia di Jessie. E Jessie che annuncia la tragedia, facendo accorrere Foote e Audrey al suono della sua campanella. Ha udito un tonfo simile al rumore di una valigia lasciata cadere a terra provenire dalla camera di Conrad.

Vero è che il romanzo in questione è molto breve, ma vi accorgerete in poco tempo che la brevità non sempre è uno svantaggio in alcuni romanzi. Questo è uno di quelli. Sia per trama che per scrittura, la brevità lo esalta e lo rende più appassionante, più racccolto, più focalizzato sul dolore e sulla perdita.
Today
cover originale

Gli eventi si svolgono intutto in sei giorni, un tempo molto breve e conciso. Compattando il libro in un così breve periodo di tempo, Miller ha voluto focalizzare il romanzo sull'agonia del dolore e la fragilità dell' amore familiare e del conlitto all'interno di essa.  E' una visione cruda, dolorosa e palese del dolore familiare. Volendo potrebbe essere un libro con protagonista anche un personaggio meno famoso, in quanto tratta essenzialmente di tematiche comuni a tutti noi, come la famiglia, il dolore per la socmparsa di un membro di essa, dell'amore che rimane, dei ricordi per quella persona nel nucleo familiare che abbandona la vita terrena, e dei conflitti che emergono per differenti ragioni. 
 
Sebbene questo romanzo abbia sorpreso positivamente molti lettori e addetti ai lavori del settore, alcuni critici, nel recensire questa prima opera dell'autore, hanno affermato che talvolta, anche se il romanzo è una storia breve, l'autore eccede nelle digressioni, si sofferma troppo su alcune lunghe descrizioni, con relative  lungaggini circa le atmosfere e i luoghi del tempo. 
Personalmente l'ho trovata una lettura piacevole e molto scorrevole, anche se non eccelsa. Non è che mi aspettassi qualcosa di più o qualcosa di differente, semplicemente pur rimanendo una buona prima prova, poteva esserci quel "quid pluris", quel tono sofferto e sopito e tormentato, che solo l'esperienza può veicolare più efficacemente in un romanzo, conferendole un più di pathos.
 

David Miller è direttore una famosa agenzia letteraria. "Today" è il suo romanzo d'esordio.

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