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mercoledì 20 giugno 2018

Doppia recensione di Federico Maria Rivalta



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Un ristretto 
in tazza grande 
Inferno e paradiso 
chiavi in mano
di Federico Maria Rivalta
 
pagine 300 circa
prezzo 9.99.€
eBook4.99€
già disponibile
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La serie "Riccardo Ranieri's" è composta da:

1. Un ristretto in tazza grande 
2. Come tracce sulla sabbia
3. Il segno mancante
4. Passi di tango in riva al mare
5. Il pasto dell'iguana (Reccensione QUI)
6. Inferno e paradiso chiavi in mano



La prima avventura del cronista più distratto e imprevedibile d’Italia.
Riccardo Ranieri, giornalista del Mattino di Padova e assiduo frequentatore dei campi da golf, si trova suo malgrado coinvolto in un omicidio che sconvolge la rilassata routine del Golf Club Frassanelle. Inizia così una vera e propria caccia all’uomo in cui preda e predatore si confondono. Nonostante la protezione di un irruente poliziotto e le premurose attenzioni dell’affascinante e implacabile procuratrice Giulia Dal Nero, anche Ranieri si ritrova nel mirino dell’assassino. Meno male che a proteggerlo ci sono l’imprevedibilità delle sue mosse e la cronica incapacità a gestire le situazioni.

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Una tentazione di troppo per il cronista più imprevedibile d’Italia.
A parte qualche sporadica visita al golf club, da diversi mesi Riccardo Ranieri passa le sue giornate a occuparsi del figlio Antonio e a schivare gli attacchi del diabolico gatto Ragù. Ogni tanto, a tempo perso, scrive un articolo per Il Mattino di Padova o per qualche quotidiano a tiratura nazionale. Per questo, quando Paola Grisutti gli telefona per convincerlo a indagare sulla figlia Sabrina, morta per overdose un anno prima, Riccardo non riesce a resistere alla tentazione di ficcarsi di nuovo nei guai. A poco serviranno i tentativi della sua compagna, il procuratore della Repubblica Giulia Dal Nero, di distoglierlo da suoi folli propositi. La comunità di recupero che frequentava la ragazza nasconde infatti una serie di ombre che lui non potrà ignorare. Sarà un’indagine tutta al femminile quella nella quale Riccardo si troverà coinvolto. Accanto a lui non solo Giulia, ma anche Sonia Pechinese, la vicedirettrice sociopatica del carcere di Padova, e la troppo affascinante ex collega Cristina Santi…





Considerazioni
Qualche tempo fa avevo recensito un romanzo di questa serie, adesso eccomi a recensirne il primo e l'ultimo romanzo della serie.

Il protagonista di questa serie è Riccardo Ranieri, un giornalista sulla quarantina che lavora presso il giornale "Il Mattino" che si è trasferito da Milano sino alle campagne dei Colli Euganei, in quel di Padova. Ranieri ha una quotidianità ed una routine ben collaudata, che prevede la partenza ed il rientro dal suo rustico un po' isolato della provincia, dove vive con i suoi due fedeli pastori tedeschi e una sana "partitella" a golf. Ranieri è infatti un'appassionato di golf e proprio in questo romanzo la sua quotidianità, la sua passione e la vita vengono intaccate quando un folle incomincia a compiete efferati delitti. Non solo, ma qualcuno fa di tutti a che proprio lui venga sospettato di essere il killer ... non gli resta che indagare egli stesso per trovare il vero colpevole!

Partendo dal primo, che si intitola Un ristretto in tazza grande  posso dirvi subito che ha una leggerezza che non avevo notato ne "Il pasto dell'Iguana", ovvero il quinto romanzo da cui sono invece partita a leggere questa serie la prima volta. Non che nei libri successivi non ci sia ironia, tutt'altro, questa permane ed è una caratteristica di Rivalta, che non si può non apprezzare, ma in questo primo romanzo è tutto più euforico, forse come in tutti gli inizi di avventura/serie. Detto questo, qui la trama è un pochino più debole, rispetto alle storie successive, come anche le descrizioni, le ambientazioni ed i dialoghi sono meno ricercati, più spogli, più fragili di quanto non lo siano i personaggi stessi, anche se alla fine raggiungono lo scopo finale. Sono tutti difetti che ho notato Rivalta ha man mano smussato nei romanzi successivi, quindi sono contenta di essere andata avanti nella serie, perché la sua scrittura e le sue storie mi tengono sempre compagnia in allegria.

Detto questo, non posso non dire di aver trovato il romanzo certo gradevole, ma non impressionante, mi è piaciuto il mondo del circolo del golf e il rapporto con la procuratrice Giulia, che ho trovato piacevole, senza contare tutta la serie di avventure in cui Ranieri si va cacciare, che non può che risultare simpatico e piacevolmente imperfetto. 

La freschezza ed il brio è sicuramente quello che caratterizza di più questo libro, che non posso che consigliare a coloro che hanno voglia di una lettura semplice e senza tante complicazioni.


voto:
★★★☆☆


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Per quanto riguarda invece il secondo romanzo Inferno e paradiso chiavi in mano, che vi presento oggi, fa sempre parte della medesima serie, ma è il sesto in ordine di uscita (e di lettura) e come sempre rimarca lo spirito del suo autore anche nel titolo che vediamo essere ironico sin da subito!

Lasciandovi scoprire meglio la trama (descritta poco sopra) vi voglio dire che in questa nuova avventura di Riccardo Ranieri, riesce bene laddove diversi altri autori inciampino invece in qualche errore. Vi spiego meglio subito. Scrivendo una serie in cui il protagonista è sempre il medesimo e le sue avventure incominciano ad essere costituite da un certo numero di episodi, pare naturale che vi sia - ad un certo punto - un calo di trama o un po' di declino da parte del suo personaggio principale. Ranieri non sembra invece subire questo tipo di declino e riesce sempre a stupire sia per la storia che ci aspetta dietro l'angolo, che per le invettive sardoniche e le "uscite" del suo protagonista, davvero incredibilmente unico.

Sempre con il dono di saper sdrammatizzare qualsiasi situazione, Ranieri, anche in questo episodio dovrà vedersela con un brutto crimine, dal quale riuscirà sempre ad emergere vittorioso, ma senza rinunciare a diventare serio e riflessivo quando necessario, linea sottile ma ben orchestrata da Rivalta, il quale ha scritto bene questa storia risultando credibile sia nella parte ironica che in quella più drammatico riflessiva. Il libro risulta fluido, appassionante e molto divertente senza però rinunciare alla sua anima "gialla".

Consiglio questo romanzo, e lo consiglio doppiamente a chi ha amato ed ama il giallo, ma con qualche spruzzata di romanticismo (proprio fine, ma comunque presente) e tanta voglia di far spuntare un sorriso al lettore.


voto:
★★★





Federico Maria Rivalta 
E' nato a Milano il 24 maggio 1959. Risiede in Veneto, sui Colli Euganei, da circa quindici anni. Non fa il regista o lo sceneggiatore, non ha mai giocato a calcio in serie A, non è un giornalista né un politico, non è mai andato sui giornali per qualche malefatta e non è mai stato ospite in programmi televisivi con più di otto spettatori. Ciononostante, e al di là di ogni più rosea aspettativa, ha pubblicato per Amazon Publishing Un ristretto in tazza grande, Come tracce sulla sabbia, Il segno mancante, Passi di tango in riva al mare e Il pasto dell’iguana, raggiungendo puntualmente la vetta delle classifiche di vendita di Amazon solo sulla scorta del gradimento dei lettori.

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