La coppa dell'amore
di Winston Graham
Pagine 544 - Prezzo - eBook
Sonzongno Editore
già disponibile
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La serie "Poldark" è composta da:
* se cliccate sul titolo in grassetto potete leggere le recensioni dei romanzi precedenti
1. Ross Poldark (dal 1783–87) - Poldark
2. Demelza (dal 1788–90) - Demelza
4. Warleggan (dal 1792–93) - Warleggan
8. The Stranger from the Sea (dal 1810–11) - Lo straniero venuto dal mare
9. The Miller's Dance (dal 1812–13) - La danza del mulino
10. The Loving Cup (dal 1813–15) - La coppa dell'amore
11. The Twisted Sword (dal 1815) - ancora inedito
12. Bella Poldark (dal 1818–20) - ancora inedito
Cornovaglia, 1813.
Una coppa d’argento giace abbandonata in una grotta, insieme ad altri oggetti rubati. Porta incisa un’iscrizione in latino, amor gignit amorem, “amore genera amore”.
E il motto che sembra governare le pagine di questo nuovo episodio della saga, che si apre con il ritorno a casa, dopo lunghi anni di guerra in Europa, di Geoffrey Charles, il cugino di Ross. Per celebrare l’evento Geoffrey organizza una grande festa, che è l’occasione per rivedere in scena i principali personaggi e aprire il sipario sulle loro incandescenti passioni.
La turbolenta storia d’amore tra Clowance e Stephen ha di nuovo cambiato rotta, e questa volta conduce i due addirittura al matrimonio, anche se le improvvise ricchezze da lui ottenute con la rapina alla banca di George Warleggan destano più di un sospetto. Jeremy invece continua a venire respinto dall’ambiziosa Cuby Trevanion ed è colto dalla disperazione quando si sparge la voce che la sua amata sta per sposare il cinico e affascinante Valentine Warleggan.
Intanto nelle trame sentimentali si inseriscono altre figure, come la solitaria Selina Pope, da poco rimasta vedova in circostanze oscure. Ma anche nelle vite, apparentemente tranquille, di Ross e Demelza stanno per intervenire grandi cambiamenti.
Considerazioni.
Ho letto questo romanzo con molto piacere. A essere onesti mi mancavano un po' le avventure dei Poldark, le loro gioie, le loro difficoltà, ma anche il mondo in cui si muovono, le vicende in cui (volenti o nolenti) si trovano coinvolti e soprattutto il microcosmo familiare che hanno saputo creare nel corso del tempo.
Siamo nei primi anni dell'ottocento, precisamente nel 1813 e e vediamo tornare in quel di Trenwith , dopo lunga assenza, l'ormai adulto Geoffrey Charles. Lo vediamo uomo, giovane, bello, aitante, sicuro e padrone di se stesso, tornato dalla guerra in Portogallo con maggiore consapevolezza e maturazione, ritornare con una moglie l'aspettativa di ritrovare in parte il suo passato e le persone importanti del suo passato. E lo fa decidendo di dare una festa.
Proprio l'occasione della festa è motivo ed occasione non solo per rivedere tutti insieme i personaggi di questa grande saga (che onora questa etichetta con ben 12 volumi) ma anche facendo incontrare molti personaggi che da un po' non avevano modo di confrontarsi. Per i lettori questo incontro non è solo fonte di gioia perché si riesce a vedere molti nemici tornare ai ferri corti e molte situazioni di stallo ribaltata, ma anche perché questo romanzo, questa festa e questi incontri fanno parte di un quadro più ampio, voluto profondamente da Graham per parlare d'amore e tutte le sue sfumature.
Essendo Graham un grande indagatore dei sentimenti umani (ed essendo anche molto bravo a farlo nonché a descriverlo nell'animo e nelle decisioni dei suoi personaggi) questa occasione è insieme ludibrio, momento di riflessione, gioia, dolore, commozione, felicità, rinuncia, incontro, passione, e così via.
E troverete davvero tutto insito nello spetto dei sentimenti dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere, e in alcuni momenti ne gioiremo felicemente (come nel caso della coppia felice e armoniosa di Dwight e Caroline), altri ne saremo dispiaciuti (nel caso dei figli maggiori di Ross e Demelza, ovvero Jeremy e Clowance che troveranno l'anima gemella dopo diverse traversie ma non senza dubbi, compromessi, sofferenze e indecisioni che saranno destinati a proseguire anche nei prossimi romanzi), altri ancora riporteranno alla luce vecchi ricordi e dolori (Demelza torna indietro a cattive abitudine per il bene di tutti o le vecchie ruggini tra Ross e George, Valentine e Jeremy si faranno sentire più vive che ami) ma tutte queste tipologie di amore andranno a completare quell'arazzo complesso che Graham vuole mostrarci e, in tante occasione, mescolarsi per rimettere in gioco tutti e rinnovare la storia con nuova linfa vitale.
Questo romanzo è davvero molto complesso poiché intreccia romanticismo, competizione, storia (con Napoleone esiliato all'isola d'Elba) a meccanismi sociali, umani e culturali che sono difficili da intessere e gestire in modo coerente, fluido e appassionante se non si è un autore acuto, capace e appassionato come Graham. E quest'ultimo ha fatto un lavoro ottimo per intrigare, cercare di ravvivare ad ogni capitolo una saga non facile, stratificata, con tematiche sempre attuali e molto spesso delicate (soprattuto in campo sentimentale).
Come sempre ho adorato il lavoro fatto su Ross e Demelza, anche se un po' oscurati - com'è giusto che sia andando avanti nelle vicende - dai figli (che nonostante tutto non riescono ad appassiona completamente e totalmente al pari dei genitori); ma anche Morwenna e Drake hanno saputo strappare attimi di feroce consapevolezza e profondo affetto per la loro intensa, complessa e non facile storia. A tratti anche Valentine mostra fascino (spesso malvagio) da vendere e George ritrova il suo cattivo umore.
Complessivamente posso dirvi che siamo davanti ad un nuovo, bellissimo, appassionante capitolo della saga dei Poldark. 8 motivi per cui ve lo consiglio:
- lo stile, la trama, i personaggi, le ambientazioni e le vicende tutte meritano la lettura;
- pur essendo il 10° volume della saga non ha nulla da invidiare ai primi volumi in quanto a coinvolgimento e piacevolezza;
- è una serie che non sai bene come ma trova sempre nuova linfa e genera interesse ad ogni capitolo;
- i coinvolgimenti sentimentali, il trasporto per le tematiche di forte impatto sociale per l'epoca e la sensibilità per la natura umana sono mirabili;
- la caratterizzazione dei personaggi è ottima;
- lo stile di Graham;
- la Cornovaglia;
- Ross Poldark e Demelza.
Winston Graham
Nato a Manchester e trasferitosi a diciassette anni a Perranporth, in Cornovaglia, è stato un prolifico romanziere inglese, noto principalmente per la saga di Poldark, la grande opera della sua vita in dodici volumi, e per il thriller Marnie, portato sul grande schermo da Alfred Hitchcock. Lo straniero che viene dal mare è l'ottavo episodio della fortunata serie storica ambientata tra il 1783 e il 1820, pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1945, e di cui Sonzogno ha già tradotto Ross Poldark (2016), Demelza (2017), Jeremy Poldark (2017), Warleggan (2018), La luna nera (2018), I quattro cigni (2019) e La furia della marea (2019).
Ogni volta che viene pubblicato un nuovo romanzo della saga dei Poldark, mi aspetto sempre un post tuo e di Elisa (blog Le nove muse).
RispondiEliminaLieta che anche il decimo volume ti abbia soddisfatta.
🤗 ormai siamo al "must" 😊🤣😂
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