Shane
Stevens è nato a New York nel 1941.
Ha scritto
cinque romanzi tra il 1966 e il 1981,
prima di sparire nel nulla.
È morto nel
2007.
Il nome è uno pseudonimo:
tuttora se ne ignora la reale identità.
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Io
ti
troverò
di Shane Stevens
pagine 798
prezzo 19,50€
Fazi
già disponibile
--o--
A dieci anni, Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver ucciso la madre, che lo tirannizzava da sempre. Io ti troverò si apre così, in quel lungo, atroce istante in cui il piccolo osserva il corpo della donna consumarsi tra le fiamme. Quindici anni dopo, l'uomo evade dall'istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, poi due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile e, a suo modo, sodale, raccontandone nel dettaglio l'infanzia e gli anni di reclusione, le piccole ingenuità quotidiane e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a cedere alla violenza, all'orrore, alla distruzione dell'altro e di sé. E accanto a questa ombra inafferrabile che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, scorre l'America degli anni Settanta, restituita attraverso una galleria di personaggi che gravitano intorno all'universo del crimine: poliziotti, medici, giudici, politici e giornalisti, in breve un'intera società coinvolta in una caccia all'uomo.
Cosa dovete assolutamente sapere sul libro e sull'autore:
Alla sua uscita negli Stati Uniti, nel 1979, Io
ti troverò è stato definito dal New York Times "straordinario".
Stevens, nom de plume per un autore che scelse tra l'altro di far perdere le
sue tracce, vi costruisce una storia agghiacciante, che ha per protagonista uno
dei primi serial killer della letteratura, e insieme un ritratto vivido e crudo
degli Stati Uniti tra gli anni '50 e '70. A partire da una storia vera, quella
di Caryl Chessman, che negli anni Sessanta fu al centro dell'enorme dibattito
internazionale sulla pena di morte negli States, in un'epopea violenta e
romantica al tempo stesso, Stevens fa entrare i lettori nella mente di un
assassino seriale e ricostruisce, attraverso le indagini della polizia e della
stampa, e le responsabilità della politica, un drammatico caso in grado di
terrorizzare un'intera nazione. Una riflessione sulla genesi del male, scevra
da ogni moralismo, che si è conquistata il plauso dei più grandi maestri del
thriller americano.
Stephen King è uno dei più grandi estimatori di Shane Stevens tanto da riconoscergli una vera e propria influenza sulla propria scrittura: in "La metà oscura" riprende un personaggio di uno dei suoi romanzi e gli dedica la postfazione del libro in questo modo: "La scelta di questo personaggio è un omaggio a Mr. Stevens, i cui romanzi sono tra i più acuti mai scritti sul lato oscuro dell'American Dream. In queste opere la cosiddetta "mente criminale" e lo stato di psicosi cronica si fondono per creare il male perfetto. Ne raccomando la loro lettura incondizionatamente".
Nonostante
il successo di critica e pubblico, dopo l'uscita dell'edizione americana, Io ti
troverò ha continuato a circolare per anni, in poche e introvabili copie, solo
nel circuito delle bancarelle e nei reparti delle librerie dedicati all'usato.
L'autore aveva scelto l'isolamento all'inizio degli anni '80 e nulla di lui era
trapelato fino al 2007, quando fu data la notizia della sua morte. Solo nel
2009, l'edizione francese è stata resa possibile dalla caparbietà del suo
editore, che è riuscito a rintracciare la figlia di Stevens, che ne deteneva i
diritti.
«Un libro immenso».
James Ellroy
"Uno dei più grandi romanzi mai scritti sul male assoluto.
"Uno dei più grandi romanzi mai scritti sul male assoluto.
Lo
raccomando senza alcuna riserva".
Stephen King
«L'eroe di questo romanzo è uno dei più
inquietanti mai apparsi
su una pagina stampata».
John Connolly
«Spesso citato come fondamentale punto di riferimento
«Spesso citato come fondamentale punto di riferimento
dai
maestri del genere, da Stephen King a James Ellroy
a Thomas Harris, Io
ti troverò è un miracolo.
Perché questo thriller è eccezionale, di
quelli che
tengono incollati alla pagina, che perseguitano, scuotono.
Lo
si legge in un lampo e si ha poi voglia di ricominciare, subito.
Il
genio di Shane Stevens risiede nello scrivere
in uno stile spoglio,
quasi giornalistico:
il riferimento immediato è al grande Truman
Capote
di A sangue freddo».
Le Monde
«Uno dei più grandi noir mai scritti».
Carlo Lucarelli
--o--
Dopo aver svelato in Io ti troverò la
società americana dell’era Nixon,
in L’ora della caccia Shane Stevens -nom de
plume per un autore
che scelse far perdere le sue tracce e il cui lavoro fu
acclamato
da Stephen King e James Ellroy-
sposta il suo sguardo sull’Europa
della Guerra Fredda:
da Parigi a Berlino Est un viaggio nelle trame
oscure del
controspionaggio internazionale.
Una detective story dall’intreccio costruito
su scatole cinesi,
tra un’approfondita conoscenza dei fatti storici e le
suggestioni di un tempo ormai lontano.
---oOo---
L'ora
della
caccia
di Shane Stevens
pagine 556
prezzo 18€
Fazi
già disponibile
--o--
«Era un ebreo cresciuto da francese che odiava i tedeschi. Era un uomo ossessionato da una donna che aveva ucciso. Era un cacciatore sulle tracce di una preda che nessuno voleva fosse catturata. Era un ispettore senza un incarico di comando». Aprile 1975. Parigi. Un uomo viene trovato impiccato a una corda di pianoforte. Il suo nome è Dieter Bock, un ex capitano delle SS. La tesi del suicidio non regge e l’indagine viene affidata all’ispettore César Dreyfus, unico superstite di una famiglia ebrea sterminata ad Auschwitz. Le piste sono innumerevoli e complesse, dal Mossad ai servizi segreti occidentali che si sarebbero serviti della collaborazione di Bock nel dopoguerra. Ma quando l’ispettore scopre che le morti di un banchiere svizzero, di un industriale belga e di un diplomatico inglese sono collegate, è l’inizio di una serie di colpi di scena in cui ogni certezza si rivela infondata. In una caccia senza tregua, César estenderà le sue indagini in Austria e in Germania sulle tracce del complotto più occulto e paradossale della Storia. Perché niente è ciò che sembra, la sete di vendetta può attendere decenni e tra le pieghe delle tragedie d’Europa si nascondono segreti che hanno condannato a morte chiunque li conoscesse.
Fra criminali di guerra nazisti, tradimenti e servizi segreti, in una corsaa perdifiato che non lascerà scampo al più smaliziato dei lettori, con un protagonista impossibileda dimenticare, si dispiega l’ultimo romanzo di Shane Stevens, maestro riscoperto del crime novel cui hanno dedicato grandi elogi le firme più prestigiose, da James Ellroy a Stephen King, fino al nostro Carlo Lucarelli.
«Il padre della moderna narrativa sui serial killer.
I suoi libri riscuotono gli elogi incondizionati di lettori come James Ellroy, Thomas Harris e Stephen King».
Ranieri Polese, «Corriere della Sera»
«Sarà difficile per voi sfuggire agli artigli dei noir di Shane Stevens!».
Luca Crovi
«Il padre dei serial killer amato da Stephen King».
Tommaso Pincio, «il venerdì»
Ranieri Polese, «Corriere della Sera»
«Sarà difficile per voi sfuggire agli artigli dei noir di Shane Stevens!».
Luca Crovi
«Il padre dei serial killer amato da Stephen King».
Tommaso Pincio, «il venerdì»
Shane Stevens è nato a New York nel 1941. Ha scritto
cinque romanzi tra il 1966 e il 1981, prima di sparire nel nulla. È
morto nel 2007. Il nome è uno pseudonimo: tuttora se ne ignora la reale
identità.
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