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mercoledì 11 novembre 2015

Recensione: "Dark Places" di Gillian Flynn



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Dark 
Places
nei luoghi oscuri
di Gillian Flynn
pagine 440 circa
prezzo 19.50€
Piemme 
già disponibile
voto:
 3/5
--o--








Libby non è una ragazza di buon carattere, non lo è mai stata. C’è qualcosa di cinico e meschino in lei, una sorta di lato oscuro di cui lei stessa ammette l’esistenza e con cui è costretta a fare i conti.
Libby aveva sette anni quando sua madre e le sue sorelle furono uccise in un rito satanico. Fu lei ad accusare suo fratello Ben di essere stato l’autore della strage. Ventiquattro anni dopo Ben è in carcere e Libby vive alle spalle delle associazioni di beneficenza che le hanno inviato donazioni per tutti quegli anni.
cover originale
A cambiare le carte in tavola sarà il Kill Club, una società segreta di “feticisti del crimine”, i cui soci sono convinti dell’innocenza di Ben e rintracciano Libby perché lo scagioni. I membri del gruppo le insinuano il dubbio di essere stata manipolata e Libby è infastidita da quei pagliacci fanatici che ficcano il naso nella sua memoria. Ma i soldi che le offrono per tornare a scavare nel suo passato e cercare il vero colpevole della strage le servono.
Così Libby inizia una dolorosa ricerca attraverso la quale, a poco a poco, i ricordi riaffiorano da quei luoghi della mente che fino a ora aveva volutamente oscurato. Saranno gli oggetti della sua infanzia e i racconti delle persone che avevano conosciuto la sua famiglia ad aiutarla a ricostruire gli avvenimenti che portarono all’eccidio, fino ad ammettere l’inconsistenza della sua precedente testimonianza.
Insospettabili verità verranno a galla e Libby ritroverà se stessa, ripartendo da dove aveva iniziato: in fuga da un killer.



Considerazioni.
Ho letto diversi romanzi della Flynn, e devo dire che di questa scrittrice apprezzo molto l'inventiva delle trame (non così prevedibili) e paradossalmente anche i personaggi che crea (che mi risultano sempre insopportabili, chissà!).

Non ho ben indagato sulla vita della Sig.ra Flynn, ma non vorrei mai abitare troppo la sua mente in quanto è piuttosto destabilizzante analizzare e vivere i rapporti familiari (ricordo che il grande successo di questa autrice è sopraggiunto alla pubblicazione de L’amore bugiardo) dei personaggi che la sua mente partorisce, come anche in questa storia.
Questa volta ad essere sottoposto alla sua lente d'ingrandimento è una famiglia dalla storia difficile e si focalizza in particolare sul rapporto tra fratelli (anche se non esclusivamente su quest'ultimo). 

Tutto ha inizio nell'ormai lontano 1985, quando Libby Day - sette anni e tanta paura - in una fredda giornata di gennaio, viene scoperta essere l'unica sopravvissuta al massacro di quello che rimane della sua famiglia spezzata: la madre e delle due sorelline Michelle e Debby.
Il caso è conosciuto come "il massacro della fattoria" e si conclude con l'incarcerazione del fratello di Libby, Ben, su denuncia della stessa Libby, che in questo modo manda in prigione l'unico componente della sua famiglia con cui è in contatto.

E' una vicenda complessa quella di Libby e della sua famiglia. Se, infatti, prima dell'incidente era senza soldi, indebitata fino al collo, con un padre andato via di casa solo per tornare quando aveva bisogno di soldi, un fratello maggiore con il super potere di calamitare le cattive compagnie e uno scandalo che pende come una spada di Damocle, dopo è ancora peggio.

Ma quello è il passato. Quello è il posto che Libby etichetta come il "luogo oscuro" al quale preferisce non tornare, nonostante sia in tutto quello che fa dopo. L'ha condotta ad abitare con sua zia Diane e poi altre numerose famiglie affidatarie, l'ha fatta diventare quasi insensibile agli affetti, l'ha resa un pò cinica e distaccata, l'ha "spinta" (o almeno così si auto convince) a costiutire un'associazione di beneficenza che usa come conto corrente bancario e tanto altro...

"Dopo" - che corrisponde ad "Ora" -  è quando Libby ha 31 anni, non ha un lavoro, ed è il posto e il momento dove deve trovare in fretta i soldi per mantenersi, altrimenti si troverà senza niente davvero...

L'occasione per trovare un pò di soldi "facili" le giunge dal Kill Club, una società segreta che si occupa di raccogliere cimeli dai vari "lughi del delitto", il quale le offre non pochi soldi per avere le prove che suo fratello Ben sia effettivamente il colpevole del massacro della sua famiglia.

Inizia così un viaggio nel passato per Libby. Perchè forse la verità, il passato e i suoi segreti non sono esattamente come credeva. Non sono risolti. Non sono sopiti. Non riposano in pace e l'aspettano nell'ombra.

Questo romanzo, un pò come tutti i romanzi della Flynn, parla di persone imperfette, con più lati oscuri e bui che positivi e luminosi, che si colpevolizzano della loro situazione senza riuscire a tirarsene fuori del tutto, nonostante gli forzi immensi. Sono personaggi, quelli creati dalla Flynn, che sono autodistruttivi, che vivono nella menzogna, nuotando nei fluidi oscuri della mente umana e che rimettono, quasi sempre.

Dapprima "Dark Places" sembra una detective story, poi diventa qualcosa di diverso, qualcosa di simile allo scavare nel torbido tra sette sataniche, omicidi, momenti di crudeltà pura, bruttura e squallore, in certi casi. Ma complessivamente è un romanzo completo e soddisfacente, che consegna una storia che fa male e che fa pensare.

"Dark Places" parte lentamente, prolissamente, verbosamente, per poi approdare a un'indagine psicologica importante, addirittura preponderante rispetto al thriller, ma lo fa bene, catturando l'attenzione e portando a evoluzioni significative di trama e personaggi che rendono il tutto dipendenti dal romanzo sino alla sua conclusione.

Per me, la Flynn, ha dato buona prova, consegnando una storia difficile dura ma con un personaggio femminile decisamente controverso e al contempo intenso, fenimenale e con un'evoluzione di tutto rispetto e intensità, nonchè con diversi messaggi da comunicare al pubblico, non tanto per emulazione quanto per ammonimento.




Gillian Flynn è cresciuta in Missouri ma vive a Chicago con suo marito. Figlia di un professore di cinema e di un’insegnante di lettura, non stupisce il fatto che sia diventata critico televisivo per Entertainment Weekly. Il suo libro Sulla pelle ha vinto due Dagger Award ed è stato tradotto in venti paesi. Dal thriller Nei luoghi oscuri, finalista all’Edgar Award e bestseller per il New York Times, è stato tratto il film Dark Places - Nei luoghi oscuri con Charlize Theron.

3 commenti :

  1. Splendida, splendida recensione! ^^
    Ti dirò, io non ho avuto modo di leggere il libro; in compenso ho visto il film, e tante delle cose che hai scritto a proposito della protagonista e della trama si direbbero corrispondere...
    Magari un giorno mi deciderò anch'io ad approcciarmi alle opere di questa brillante e prilifica autrice di thriller a sfondo "famigliare", chi lo sa! :)

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  2. Grazie mille e contenta di vederi intrigata dalla sua lettura!!!! Io invece andrò sicuramente a vedere il film sono decisamente incuriosita!!!
    Un abbraccio forte forte Sophie!!!
    Endi

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  3. Io lo sto leggendo proprio in questi giorni e per ora non mi sta piacendo molto... sto ancora impantanata nella parte prolissa del romanzo... devo ancora entrare nel vivo della storia... Speriamo che quando arrivi il thriller io non sia sprofondata nelle braccia di Morfeo :P bella recensione, come sempre! Ciao Maria

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